Battaglia tra politica e magistrati: Bonafede risponda sui bambini sottratti e sulla Pas nei tribunali

Dopo l'interpellanza parlamentare al ministro della giustizia di Giannone arriva quella della senatrice Cirinnà

Luisa Betti Dakli
Luisa Betti Dakli
Direttrice DonnexDiritti International Women



Continua a scatenare numerosi interrogativi il caso di Laura, condannata dal Tribunale dei minori a vedere il figlio qualche ora ogni 15 giorni in base alla teoria, mai dimostrata, dell’alienazione parentale (Pas – Parental alienation syndrome). Privata della responsabilità genitoriale, tolta anche al padre, e adesso anche del collocamento del bambino, che un’ordinanza del Tribunale ha deciso di togliere alla madre con cui è cresciuto per essere collocato presso il padre che non viveva più con loro da 6 anni, o in alternativa in casa famiglia, Laura ha deciso di non tacere e di portare all’attenzione il suo caso che in realtà è simile a migliaia di altri casi in Italia che però non fanno notizia (come in altri casi), pur riguardando sempre bambini sottratti.

Un numero sostanzioso di mamme che si vedono strappare via i figli non perché hanno commesso reati ma perché accusate di “parlare male” del partner

al bambino che di conseguenza rifiuta il genitore: una causa in ogni caso non sufficiente per privare un bambino dell’affetto della propria madre. Ma soprattutto una teoria autoreferenziale di chi l’ha inventata, un medico statunitense che promuoveva la pedofilia nei suoi libri, e che ipotizzava la teoria della minaccia verso il bambino che si permetteva di rifiutare un padre, adducendo che qualsiasi ragione, come violenze o abusi, erano in realtà false accuse.

Bambini sottratti e violenza istituzionale: il caso di #Laura

Laura Massaro racconta la sua storia: un'ordinanza del tribunale dei minori vuole allontanare il figlio che vive con lei e che l'ha cresciuto, perché accusata di un disturbo inesistente: l'alienazione parentale. Un costrutto mai accettato dal ministero della salute, bocciato dalla Cassazione, bandito in Spagna e in Francia per i danni che ha fatto e soprattutto frutto di una mente perversa, quella del medico statunitense Richard Gardner che sosteneva la pedofilia nei suoi scritti. Perché questa truffa è entrata nei tribunali? perché i giudici la accettano fomentando i dissidi invece di fare giuste indagini e risolvere le situazioni dividendo quelle realmente conflittuali dalla violenza domestica? perché? chi ci guadagna sulla pelle di questi bambini? ce lo spiega lei senatore Simone Pillon? Luisa Betti Dakli Differenza Donna Centro Antiviolenza Galatea @cCentro Antiviolenza Ass.ne Nazionale Centrailsogno Luisa Garribba Rizzitelli Contro l'uso della PAS nei Tribunali Andrea Coffari @Bruna Rucci#SAPEVATELO Se Non Ora Quando – MilanoSerena Fior Non Una Di Meno – Milano Non Una Di Meno – RomaNon Una Di Meno Bologna D.i.Re Donne in Rete contro la violenza Serena Omodeo Salè Cristina Cosentino @Maria Zegarelli Natalia Lombardo Silvia Garambois Laura Boldrini Valeria Fedeli Valeria Cucchiaroni Laura Aprati

Gepostet von DonnexDiritti am Dienstag, 15. Oktober 2019

Dopo l’interpellanza parlamentare di Veronica Giannone, deputata del Gruppo Misto e segretaria della commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, e la conferenza stampa a Montecitorio in cui diverse parlamentari, tra cui Laura Boldrini e Lucia Annibali, hanno espresso la loro netta contrarietà all’applicazione dell’alienazione parentale in questo come negli altri casi, è arrivata anche la risposta della presidente del Tribunale dei minori, Alida Montaldi, che alla richiesta della vicepresidente della camera, Mara Carfagna, per bloccare l’iter di tale ordinanza, la presidente del tribunale ha replicato dicendo che era suo dovere “astenersi da qualsiasi forma di ingerenza durante e al termine del procedimento, a tutela dell’autonomia e indipendenza del collegio chiamato a decidere”.

869299df2b4f7cf2142f5dbd90bf5517In questo braccio di ferro che si sta definendo tra la politica e la giustizia, sta emergendo in tutta evidenza come, pur avendo messo nel cassetto il ddl Pillon che proponeva di inserire la Pas in una legge di stato, la stessa venga applicata pedissequamente nei tribunali italiani e questo malgrado tutte le proteste che ci sono state lo scorso anno sul rifiuto di questa applicazione da parte di esperti e società civile, e la bocciatura da parte delle istituzioni. Ed è per questo che oggi, alcune parlamentari (Cirinnà, Mirabelli, Valente, Boldrini, De Petris, Fedeli, Iori, Modena) abbiano presentato una nuova interrogazione al ministro della giustizia Bonafede da cui si attende, a questo punto, urgente risposta.

 

 

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