Il massiccio affronto verso le donne e i diritti conquistati con lacrime e sangue, si espande come una nuvola minacciosa nel mondo. E non è solo per appartenenza politica che si attaccano le donne, ma perché culturalmente dà anche fastidio che le donne mettano bocca su tutto, possano togliere quei privilegi mantenuti per secoli nelle mani degli uomini, e perché è molto più conveniente che una donna stia a casa a svolgere un lavoro che “costa” anche in termini economici allo Stato.
Ed è anche all’insegna di una vera e propria aggressione nei confronti delle donne, che dall’antifemminismo sta sfociando nella sessuofobia, che è iniziata la campagna elettorale repubblicana negli Stati Uniti dove l’ideologia ultraconservatrice di far stare le donne “zitte e mosca” a figliare in maniera indistinta e di ringraziare il cielo se si rimane anche incinta a causa di uno stupro, sta prendendo una piega assai preoccupante.
Martedì prossimo dieci Stati saranno chiamati alle urne per quello che è chiamato il Super Tuesday, e di fronte alla proposta del Presidente Obama di inserire il controllo delle nascite e la prevenzione alla salute nelle prestazioni dei piani sanitari di ogni Stato, la campagna elettorale si è infiammata. I tre candidati repubblicani sono contrari alla contraccezione erogata dallo Stato, e soprattutto Rick Santorum, l’ultraconservatore figlio di un emigrato italiano e di una italo-irlandese, si è distinto per le sue dichiarazioni sulla contraccezione, sul “frutto dello stupro come un dono di dio”, sui gay e anche sulla povera Witney Houston che “dava il cattivo esempio”. A ruota, pochi giorni fa durante un talk show,
il conduttore radiofonico Rush Limbaugh ha insultato dando della prostituta la studentessa che aveva sostenuto le politiche di Obama sulla contraccezione
Rush Limbaugh ha detto: “Cosa possiamo dire della studentessa Sandra Fluke, che va davanti a una commissione parlamentare per dire fondamentalmente che deve essere pagata per fare sesso? Questo fa di lei una prostituta, giusto? Lei vuole essere pagata per fare sesso. Fa così tanto sesso che non si può permettere la contraccezione? Io se fossi suo padre mi vergognerei”. Un “incidente” che ha portato il presidente Obama a telefonare alla ragazza, impegnata politicamente all’Università, per congratularsi dicendo che “i suoi genitori dovevano essere invece orgogliosi del suo impegno”.
Fluke era comparsa il 23 febbraio davanti a una commissione parlamentare non solo per dire che le istituzioni legate al mondo religioso, come università e ospedali, dovrebbero comunque fornire una copertura assicurativa che comprenda anche il costo della contraccezione, ma anche che alle studentesse della Georgetown è negato il rimborso per la contraccezione a causa degli stretti rapporti dell’università con il mondo cattolico, ma senza mai essere offensiva verso nessuno.
Tanto che lo stesso rettore della Georgetown, John DeGioia, ha fatto sapere che Fluke è “un modello di confronto politico e civile”, definendo le frasi di Limbaugh “misogine, al vetriolo e completamente fuorvianti rispetto alla posizione della nostra studentessa”. La reazione però di Rush Limbaugh è stata quella di rincarare la dose e nella puntata successiva del suo show, nei confronti della studentessa, ha detto:
“Se dobbiamo pagare per i tuoi contraccettivi, e quindi pagare perché tu faccia sesso, pretendiamo qualcosa in cambio. Almeno che tu metta i video in rete così possiamo guardarceli”
La polemica riguarda uno dei punti della riforma sanitaria avviata dal presidente Obama nel 2010, un punto su cui il mondo cattolico statunitense ha reagito negativamente perché la legge chiede alle istituzioni legate alla Chiesa, come università e ospedali (esclusi ovviamnete i luoghi di culto), di offrire una copertura sanitaria anche per la contraccezione come forma di prevenzione. La disputa è aspra e anche se gli stessi repubblicani hanno ammesso che le parole di Rush Limbaugh sono forse state “pesanti”, la rettifica non c’è stata.
John Boehner, capo della maggioranza conservatrice alla Camera, ha definito “inappropriata” la frase di Limbaugh, ma i candidati repubblicani che hanno preso le distanze da questo intervento hanno avuto commenti ambigui: Santorum ha detto che “un conduttore che commette degli eccessi preoccupa poco, ma un Presidente che si vuole imporre alla popolazione invece preoccupa molto”; mentre Romney ha solo chiarito: “non avrei usato quel linguaggio”, lasciando intendere che il problema era soprattutto di forma. Alla fine però anche Rush Limbaugh è stato costretto a scusarsi e oggi sul sito di Limbaugh si può leggere sull’argomento che “la scelta delle parole non è stata delle migliori”, con un mea culpa che si conclude con “sincere scuse” alla giovane Fluke. Vedremo le donne americane cosa ne pensano.