La “fuga per la libertà” di un bambino costretto a rimanere in casa famiglia per 4 anni perché “dimenticato”

Claudio è vittima di bullismo e per questo separato dalla madre dichiarata "simbiotica". Rinchiuso in una struttura dove viene trattato con farmaci, vi rimarrà senza che il suo caso sia mai riesaminato e alla fine scapperà disperato per tornare a casa

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“Fuga per la libertà” è l’ottava puntata della video inchiesta “Crimini invisibili” dove un bambino vittima di bullismo viene segnalato dalla psicologa che lo segue e dove la mamma lo ha portato per aiutarlo. Segnalato ai servizi sociali e al tribunale dei minori viene allontanato dalla madre giudicata “simbiotica” e portato in una casa famiglia a più di 550 chilometri da casa sua senza vestiti di ricambio, dopo un traumatico prelievo fatto a scuola all’improvviso. Rivedrà sua madre dopo 9 mesi e rimarrà nella struttura per 4 anni perché il suo caso verrà “dimenticato”.

La storia

Claudio (nome di fantasia) è un bambino bullizzato a scuola che quando cresce comincia a ribellarsi alle angherie che subisce. La madre, dato che la scuola non ha mai affrontato la situazione, lo porta in un certo per essere aiutato ad affrontare la situazione e qui viene seguito da una psicologa che senza dire nulla, segnala il caso agli assistenti sociali e quindi al tribunale dei minori, attribuendo la causa del suo disagio alla madre dischiarata “simbiotica”. In una giornata d’estate e senza nessun tipo di avvisaglia, il ragazzino viene prelevato da scuola da poliziotti in borghese e assistenti sociali con modalità traumatiche: viene caricato su una macchina con le braccia dietro al schiena tanto che lui stesso chiede se lo stanno arrestando.

In casa famiglia

Una volta portato in struttura senza vestiti di ricambio e soltanto con una maglietta e dei pantaloncini addosso, viene di nuovo bullizzato di nuovo e sottoposto a un trattamento farmacologico come gli altri bambini, e rivedrà la madre soltanto dopo 9 mesi dal suo arrivo in casa famiglia. Il minore comincia ad accusare una forte depressione e comincia a chiedersi perché lo hanno portato li ma nessuno gli dà spiegazioni. Di fatto non esce mai dalla struttura se non per andare a scuola dove viene portato la mattina per poi essere di nuovo prelevato e riportato in casa famiglia. Claudio non festeggerà né un compleanno né un Natale, e durante tutta l’estate rimarrà là dentro senza mai uscire e vedendo la madre due volte al mese per ben 4 anni.

La fuga

Preso dalla disperazione e senza vedere la fine di questo incubo Claudio decide di scappare tornando a casa con mezzi di fortuna. Qui, dopo essersi imposto a non tornare in una struttura dove gli assistenti sociali vorrebbero portarlo, riesce a vedere il giudice che si rende conto di come a questo ragazzo siano stati sottratti 4 anni di vita tranquilla senza alcuna ragione, in quanto il suo caso non è mai stato riesaminato come di dovere dagli operatori.

Per la CAMPAGNA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE E LA VIOLENZA DOMESTICA donnexdiritti.com ti invita a seguire ogni settimana le 11 puntate della video inchiesta “CRIMINI INVISIBILI” di LUISA BETTI DAKLI, giornalista d’inchiesta esperta di diritti umani e direttrice del web journal DonnexDiritti Network (le puntate sono visibili su tutte le pagine social di donnexdiritti).