Germania: la candidata cancelleria Annalena Baerbock, bersaglio di violenza sessista e odio in rete

Aumentano le minacce contro i politici tedeschi in vista delle elezioni di settembre ma la principale candidata al posto di Angela Merkel, è subito diventata il bersaglio principale per la misoginia, l'hate speech e le fake news

Kate Brady
Kate Brady
Giornalista di Dwnews e corrispondente da Berlino per Euronews. ,



Sono passate solamente tre settimane da quando Annalena Baerbock è stata nominata candidata Cancelleria per il suo Partito, i Verdi. Ma ci sono volute poche ore dalla sua nomina del 19 aprile per cominciare a diffondere informazioni false e odio online contro di lei. Il leader della campagna elettorale del partito verde Michael Kellner, afferma che l’odio e le false notizie hanno assunto una “dimensione completamente nuova.”

La punta dell’iceberg

Annalena Baerbock

Gli esperti segnalano che l’onda di odio e disinformazione che hanno colpito Baerbock è solo la punta dell’iceberg rispetto alle elezioni che si terranno a settembre. “Non è stato l’incremento di odio e di contenuti falsi che ci hanno colto di sorpresa, ma è stata la modalità rapidissima e estesa”, afferma Josephine Ballon, capo della sezione legale di HateAid, l’unico centro di ascolto tedesco che supporta coloro che sono stati colpiti dalla violenza digitale.

“Quello che sta venendo fuori è l’odio specificatamente di genere. Un tipo di odio che cerca in tutti i modi di screditare e silenziare il bersaglio”

Josephine Ballon

L’odio maschilista online non è niente di nuovo: a febbraio uno studio del magazine tedesco Der Spiegel ha riportato che il 69% delle parlamentari in Germania ha sperimentato “”odio misogino come membri del Bundestag”. Mentre il 64% ha detto di aver ricevuto messaggi, principalmente online ma anche lettere, il 36% ha invece sperimentato attacchi fisici alla persona, ai propri uffici o alla propria casa. “L’odio contro le donne online è significativamente più forte e ha una proporzione e qualità differenti rispetto a quello nei confronti degli uomini bianchi eterosessuali” ha detto Ballon.

Misoginia radicata

Da quando è stata nominata, Baerbock è stata l’obiettivo di odio sessualizzato e affermazioni senza fondamento. Ci sono stati insulti sul suo aspetto fisico, notizie false come quella secondo cui Baerbock aveva chiesto di abolire gli animali domestici per combattere il cambiamento climatico, e addirittura una finta foto nuda, che in realtà ritraeva una giovane pornostar russa che somiglia vagamente alla politica tedesca.

Tutto questo è stato diffuso nel tentativo di screditare Baerbock, che è al momento la candidata più popolare per sostituire la Merkel, secondo recenti sondaggi

Johannes Hillje

“Quello che stiamo vedendo in questo momento non era purtroppo inaspettato”, dice il consigliere politico e di comunicazione Johannes Hillje. “Accanto alle storie di cospirazione, islamofobia e sentimento anti-migrazione, la misoginia è una parte chiave dell’ideologia dei gruppi che creano e diffondono questo tipo di contenuti”. “Per il nuovo scenario di estrema destra, Baerbock è la nuova Merkel”, dice Hillje. Baerbock è diventata rapidamente più popolare ed è politicamente più a sinistra di Merkel. “Come donna, politica di successo, liberale, Baerbock soddisfa un sacco di criteri della loro immagine classica del nemico“.

Per anni, anche prima dell’esistenza di piattaforme come Facebook, Twitter, Telegram e Whatsapp, Merkel, come altre figure pubbliche in tutto il mondo, è stata il bersaglio di misoginia e teorie di cospirazione

Vecchi contenuti incentrati sulla migrazione, per esempio, sono stati rapidamente adottati nell’ultimo anno per adattarsi alla pandemia di Covid: le linee guida e le immagini sono cambiate, ma la terminologia e le tattiche rimangono invariate. Uno degli argomenti principali della campagna di Baerbock, il cambiamento climatico, è diventato un argomento chiave per la disinformazione diffusa da gruppo di estrema destra e cospirazionisti.

Ma chi c’è dietro la disinformazione e l’odio?

Till Eckert

Al momento sono due i grandi gruppi che hanno lo sguardo puntato su Baerbock, secondo Hillje. Uno è un network di estrema destra di cui fanno parte populisti ed estremisti, mentre il secondo è pro-Russia, che punta il dito contro le critiche che Baerbock ha mosso contro Mosca, insieme al desiderio del Partito dei Verdi di interrompere la costruzione di Nord Stream 2, il controverso gasdotto tra la Germania e la Russia. “Ma rintracciare l’esatta origine della disinformazione e dell’odio rimane ancora un compito difficile”, dice Till Eckert, reporter e ricercatore di disinformazione e moderno estremismo di destra al Correctiv. “Diverse piattaforme sono più adatte a diversi tipi di contenuti e disinformazione, quindi non possiamo permetterci di avere un occhio solo su una, ma dobbiamo osservarle tutte”, ha detto Eckert. “Dark social”, la condivisione di contenuti social media attraverso canali privati come Whatsapp e Telegram, si aggiunge alla sfida.

I verdi vogliono combattere l’hate speech

Julian Jaursch

I Verdi dicono di voler combattere l’aumento dell’odio e della disinformazione con il gruppo “Netzfeuerwehr” (Vigili del fuoco della rete), che è stato istituito in vista delle elezioni federali del 2017 per segnalare contenuti falsi e discorsi online di odio. Diversi incidenti sono già stati segnalati ai sensi del Network Enforcement Act (Netzdg). La legge, approvata nel 2017 che mira a combattere l’odio e la disinformazione sui social network. Julian Jaursch, che guida il progetto “Strengthening the Digital Public Sphere” al think tank “Stiftung Neue Verantwortung” (SNV), afferma che non esiste una bacchetta magica per fermare l’odio e la disinformazione online. “Ma come società, c’è una combinazione di cose che possiamo fare per cercare di combatterla”, dice, sottolineando la necessità di un giornalismo forte e indipendente e di un controllo dei fatti per sfatare la disinformazione.

“I cittadini stessi devono anche essere competenti nel modo in cui affrontano le notizie. Dobbiamo chiederci sempre: da dove viene questa notizia? Cosa vuole dirmi questa fonte? È una fonte seria? devo  inoltrarla ai miei contatti?”

La crescente radicalizzazione

Angela Merkel con Annalena Baerbock

La più grande preoccupazione degli esperti ora non è l’effetto sui risultati elettorali, ma più che mai l’odio online e la disinformazione che potrebbero convertirsi in violenza nella vita reale: qualcosa che è già accaduto in diverse occasioni. Durante la pandemia, in cui c’è stata una spinta verso le teorie del complotto, l’Istituto Robert Koch per la salute pubblica, così come i centri di vaccinazione, sono stati attaccati da sospetti negazionisti Covid. Gli autori di diversi attacchi estremisti di destra contro civili e politici negli ultimi anni sono stati collegati anche a piattaforme che diffondono odio e disinformazione. “Diverse parti della società stanno diventando sempre più radicalizzate”, dice Eckert di Correctiv. “E questo fenomeno non dovrebbe essere sottovalutato.”

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Questo articolo è stato scritto da Kate Brady e pubblicato il 10 maggio 2021 su dw.com – Traduzione di DonnexDiritti

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