Gli stereotipi nella storia: quella femminile è una parità ambigua

Venerdì 21 maggio in diretta alle ore 18.00 sulla pagina facebook di DonnexDiritti intervista a Marilisa D'Amico

Donatella Martini
Donatella Martini
Manager e Presidente di Donne in Quota, associata alla Lobby Europea e alla Rete per la Parità



Docente ordinario di Diritto costituzionale all’Università degli Studi di Milano, e attivista per i diritti umani, Marilisa D’Amico ha scritto “Una parità ambigua. Costituzione e diritti delle donne” (Raffaello Cortina Editore), un interessantissimo libro sui diritti delle donne non solo da una prospettiva giuridica ma anche personale, storica, sociologica e filosofica. Uno spunto interessante da cui partirà il prossimo appuntamento di venerdì 21 maggio in diretta alle ore 18.00 sulla pagina facebook di DonnexDiritti 

Marilisa D’Amico

La riflessione dell’autrice, che è anche Prorettrice con delega alla Legalità, Trasparenza e Parità di Diritti presso l’Ateneo milanese, parte dalla persistenza degli stereotipi di genere, che hanno radici antiche che risalgono ai greci e ai romani, ma che ancora oggi ostacolano il raggiungimento della parità effettiva. Dai tempi antichi, si passa alla lotta per il suffragio (eh sì, anche noi abbiamo avuto le nostre suffragette ma a nessuno viene in mente di raccontarne la storia in un film) e la nascita delle rivendicazioni femminili. Una particolare attenzione è dedicata alle Madri costituenti e al loro contributo in Assemblea durante la stesura della nostra Costituzione.

Teresa Mattei, la più giovane costituente italiana, celebrava l’approvazione del principio di eguaglianza nella Costituzione, dicendo: “Nasce finalmente una democrazia di donne e uomini”. a questa domanda D’Amico risponde: “Ma oggi è davvero così?”

Un’ambiguità si riflette nei molti temi affrontati attraverso un percorso che passa dalla politica, al lavoro, la libertà riproduttiva e procreativa, la comunicazione sessista, la violenza, il multiculturalismo, le discriminazioni multiple e l’intelligenza artificiale.  Tutti argomenti discussi con competenza, sensibilità ed attenzione, con la precisa consapevolezza degli enormi passi in avanti fatti dalle donne negli ultimi 30 anni ma anche del lungo cammino che ancora ci aspetta: 329 pagine godibilissime che si leggono con facilità.

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