L’America e la Gran Bretagna scendono al di sotto della media OCSE, anche se entrambi i paesi hanno un punteggio relativamente buono sulle donne in posizioni dirigenziali di alto livello. L’indice annuale, che fa parte del lavoro del Gruppo Economist, mostra che la possibilità di avanzamento in ruoli decisionali all’interno delle compagnie è molto lento nella maggior parte dei Paesi OECD (Organisation for Economic Co-operation and Development).
Il Glass Ceiling Index
Il “Glass Ceiling Index” (GCI), l’indice pubblicato dall’Economist, mostra come le donne si trovino ancora a dover rimanere indietro alle loro controparti maschili nelle posizioni di rilievo. Il GCI offre una valutazione annuale in cui le donne hanno le possibilità migliori e peggiori di trattamento eguale nell’ambito lavorativo, nei paesi che fanno parte dell’Organizzazione per la Cooperazione Economia e lo Sviluppo (OECD), un gruppo composto prevalentemente da paesi ricchi. Il GCI racchiude i dati sull’istruzione superiore, la partecipazione al lavoro, i costi del lavoro di cura per i figli e i diritti alla paternità, le domande di ammissione alle scuole di business e la rappresentanza in lavori ad alta qualificazione, per creare così una classificazione dei 29 paesi OECD.
La classifica mostra che la Svezia è il luogo migliore per lavorare se si è donna, seguito dai suoi vicini al Nord: Islanda, Finlandia e Norvegia
I paesi Nordici sono particolarmente efficienti nell’aiutare le donne a completare l’università, assicurare un lavoro, accedere a posizioni dirigenziali e a godere dei vantaggi della qualità del sistema di congedo parentale insieme agli orari di lavoro flessibili. Il Sud Corea si trova in fondo all’indice per il nono anno consecutivo, seguito dal Giappone e dalla Turchia, per cui vediamo che le norme sociali in Asia richiedono ancora che le donne scelgano tra l’avere una famiglia e la propria carriera.
Secondo l’analisi che accompagna l’indice GCI di quest’anno, ci sono stati progressi in America, dove il 41% dei manager sono donne e il 28% dei membri dei consigli sono di sesso femminile, superando quindi la media OECD. Questo dato è stato evidenziato in parte da donne che hanno assunto dei ruoli CEO in importanti compagnie americane, come Citigroup, UPS, Walgreen e TIAA, durante l’anno appena trascorso.
Dati addizionali del Glass-Ceiling Index
- Gli USA sono avanzati di quattro posizioni rispetto l’anno scorso. Mentre la sua proporzione di donne in ruoli dirigenziali e nei consigli è al di sopra della media, rimane invece al di sotto della media OECD rispetto al congedo parentale retribuito con mandato federale.
- La Gran Bretagna è cresciuta di tre posizioni nell’indice quest’anno, la sua quota di donne in posti dirigenziali di alto livello si aggira intorno a un terzo.
- La Germania è scesa in classifica rispetto allo scorso anno, arrivando al 22esimo posto: le donne tedesche detengono solo il 29% dei posti da dirigente, e un quarto dei posti all’interno dei consigli e comitati
- La Francia si trova al quinto posto, lo stesso dell’anno precedente, mentre si trova al secondo posto per il numero più alto di donne che nei consigli e comitati delle compagnie, dietro all’Islanda.
Questo è il nono anno di fila di pubblicazione dell’GCI da parte dell’Economist. Quando era stato lanciato nel 2013, c’erano cinque indicatori di riferimento e 26 paesi, mentre oggi ha incrementato gli indicatori a dieci, incluso il congedo parentale per entrambi i genitori, per un totale di 29 paesi.
Report: “Donne nel mondo”
Il Glass-Ceiling Index adesso si trova insieme al nuovo report, “Donne nel mondo” (“Women Around the Wolrd”), focalizzandosi sulle vite delle donne in giro per il mondo, includendo storie riguardo le disuguaglianze politiche ed economiche che ancora persistono a livello internazionale. Il report è supportato da una campagna di marketing basata sui contenuti, “Andare avanti” (“Press Foward”), finalizzato ad attrarre un nuovo pubblico mostrando l’ampiezza e trasversalità degli argomenti riportati dall’Economist all’interno di questo format, mettendo in evidenza argomenti come l’uguaglianza, l’inclusione, la diversità e intersezionalità
Kim Miller, direttrice generale del marketing Economist, afferma: “A oggi ci troviamo nella straordinaria posizione di trattare la lotta per l’uguaglianza portata avanti dalle donne di tutto il mondo. In aggiunta al Glass Ceiling Index, stiamo mettendo in luce donne che stanno rompendo tutti gli schemi, e allo stesso tempo stanno portando luce laddove il progresso non è arrivato”
Il Glass-Ceiling Index del 2021
I migliori e i peggiori paesi dell’OECD per essere una donna in carriera
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Questo articolo è stato il 4 marzo 2021 su prnewswire.com tratto dal Report di The Economist – Traduzione di DonnexDiritti