Olivier Duhamel ammette l’abuso sessuale sul figliastro minorenne

Il politologo francese ha detto di aver commesso violenze sessuali sul bambino dopo il libro "La familia grande"

AFP
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Agence France Presse



Ascoltato martedì come testimone nell’inchiesta di stupro e violenza sessuale di cui è accusato dal suo figliastro “Victor”, ha ammesso i fatti “con difficoltà”, secondo la fonte, durante l’udienza davanti alla la Brigade de protection des mineurs (BPM ou les Mineurs), incaricata dell’inchiesta aperta all’inizio di gennaio dopo la pubblicazione del libro dell’altra figliastra, Camille Kouchner, “La familia grande”. 

Il libro

Nel suo racconto autobiografico, Camille Kouchner accusa Olivier Duhamel, un rinomato e influente politologo, ex deputato e habitué dei media, di aver aggredito sessualmente il suo gemello, soprannominato “Victor”, alla fine degli anni ’80.

L’uomo di 45 anni ha presentato una denuncia contro Olivier Duhamel dopo la sua udienza del 21 gennaio da parte degli agenti di polizia della BPM

Figlio dell’ex ministro Bernard Kouchner e della professoressa di diritto Evelyne Pisier (morta nel 2017), risposata con Olivier Duhamel, “Victor” era stato interrogato in un primo procedimento aperto nel 2011. Ma aveva poi rifiutato di presentare una denuncia per questi fatti, probabilmente caduti in prescrizione. La pubblicazione del libro di Camille Kouchner ha portato a una ritrattazione dato le molte testimonianze sull’incesto, e ha avuto un forte impatto anche sui social network attraverso l’hashtag #Metooinceste.

Le dimissioni

Olivier Duhamel

Camille Kouchner aveva messo in evidenza la forma di omertà familiare su questo caso ma anche il silenzio del “microcosmo di persone di potere Saint-Germain-des-Prés”. La sua storia ha anche riaperto il dibattito sulla prescrizione delle aggressioni sessuali sui minori. Dopo le rivelazioni, Olivier Duhamel aveva inizialmente denunciato “attacchi personali” ma si era dimesso da tutte le sue funzioni subito dopo: oltre alla presidenza della Fondazione nazionale di scienze politiche (FNSP), che sovrintende a Sciences Po, il politologo ha lasciato anche quella dell’influente club “Le Siècle” e ha interrotto le sue trasmissioni su LCI o Europe 1.

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Questo articolo è stato scritto da Agence France Presse e pubblicato il 14 aprile 2021 su Le Temps – Traduzione di DonnexDiritti

 

 

 

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