Continua la violenza sui bambini e le bambine in Costa d’Avorio

I due terzi delle vittime sono bambine e il 60% è sotto i 15 anni: 213 i casi di violenza sessuale e 79 bambini mutilati

Luisa Betti Dakli
Luisa Betti Dakli
Direttrice DonnexDiritti International Women



In Costa d’Avorio ogni 36 ore un bambino/a subisce uno stupro. Questo il dato allarmante di Save the Children e Unicef presenti nel Paese. Nel periodo che va da novembre 2010 a settembre 2011, si legge nel rapporto “Minacce, violenze, gravi violazioni, dei diritti dei bambini – Rapporto sull’impatto della crisi post-elettorale sui minori in Costa d’Avorio” redatto dalle organizzazioni internazionali che lavorano sul territorio, oltre 1.000 donne e minori hanno subito gravi violazioni dei Diritti Umani e

due terzi delle vittime sono bambine: il 60% è sotto i 15 anni

213 i casi di violenza sessuale (pari al 55% di tutte le gravi violazioni documentate), 45 casi di bambini associati a gruppi armati (pari all’11,5% delle gravi violazioni e al 7% delle violazioni riportate), 79 casi di bambini feriti o mutilati (il 10,5% delle gravi violazioni e il 6,5% di violazioni commesse contro i bambini), 41 casi di bambini uccisi negli scontri armati, scoppio di granate (20,5% di gravi violazioni e 12,5% di violazioni), 10 casi di rapimento (il 50% di bambine la meta’ delle quali sotto i 10 anni). “I bambini sono stati le principali vittime del conflitto in Costa d’Avorio e questo rapporto permette per la prima volta di avere una chiara idea del numero dei bambini direttamente colpiti dalla crisi”, sottolinea Hervé Ludovic de Lys, Rappresentante di Unicef in Costa d’Avorio.

Nello stesso tempo, durante un incontro a Bruxelles, il Presidente Alassane Dramane Ouattara si è rivolto agli investitori economici dell’Unione Europea con l’invito esplicito a investire in Costa d’Avorio spacciandolo come un paese dove “c’è sicurezza” e in cui la crisi post-elettorale è ormai superata, ottenendo, dall’incontro con Philippe Maystadt presidente della Banca europea per gli investimenti, il sostegno finanziario ai vari progetti di ricostruzione in Costa d’Avorio.

Una situazione di stabilità smentita subito da Doudou Diene, esperto delle Nazioni Unite per i diritti umani in visita in Costa d’Avorio, che ha parlato di “grande instabilità e insicurezza”, citando il caso del villaggio di Duékoué dove gli abitanti di etnia guéré sono continuamente vittime di attacchi, saccheggi e violenze.

“Le sofferenze dei bambini in Costa d’Avorio sono state ignorate

– ha confermato Xavier Simon, Direttore di Save the Children in Costa d’Avorio – e molti minori sono terrorizzati dallo sporgere denuncia, quindi chi denuncia  dovrebbe ricevere supporto. Noi continueremo ad assistere le vittime e a monitorare le istituzioni che sono responsabili della salvaguardia dei diritti dei bambini ivoriani”.

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