MEDFemiNiswiya, è una parola composta da due parti: la prima è Med che sta per Mediterraneo e media, la seconda è feminiswiya, ovvero la contrazione di feminist e niswiya (femminismo) in lingua francese, inglese e araba. Tutta insieme è la nuova piattaforma di informazione femminista che (per ora) parla arabo, spagnolo, italiano, francese e inglese, online dalla fin del 2021, arrivata finalmente dopo molti anni di incubazione. L’idea parte nel lontano 2011 dalla rivista Marea in occasione del decennale di “PuntoG-Genova, genere, globalizzazione”, l’evento femminista al G8 di Genova del 2001 riproposto a dieci anni di distanza con l’aiuto e il sostegno del Fondo per le donne del Mediterraneo.
Ed è stato da allora che è germogliato il desiderio di realizzare un mezzo di informazione che mettesse in connessione le giornaliste femministe con una visione comune nel mare nostrum
Da dove nasce l’idea
Non per caso in una culla simbolica come quella di un appuntamento internazionale con al centro le proposte femministe per fronteggiare le disuguaglianze e le ingiustizie, dove hanno risuonato molte lingue ed esperienze glocal di critica alla globalizzazione neoliberista, raccolte in due dvd con registrazioni audio, immagini e video. Per raccontare le vite quotidiane, i progetti di cambiamento, le notizie che non troviamo sui giornali e sui media tradizionali, ovvero tutto il sommerso di una realtà che non trova spazio nella narrazione dominante. Fondativa l’ispirazione della piattaforma e quindi anche i suoi contenuti e come si legge nella Carta dei principi: “l’uguaglianza tra donne e uomini è la premessa fondamentale di chi collabora”.
“MEDFemiNiswiya si rivolge principalmente alle donne, e a tutti coloro che sono sensibili alle questioni di genere”
Carta che continua sottolinenando che “MEDFemiNiswiya si rivolge ai colleghi e alle colleghe dei media femministi e/o generalisti, a chi difende i diritti umani, insegnanti, ricercatori/trici, ONG, associazioni e realtà locali e/o nazionali. MEDFemiNiswiya è in grado di formare le giovani generazioni femministe agli strumenti digitali e al giornalismo in tutte le sue componenti”.
Di cosa si tratta
A gennaio 2022 al sito sono pubblicati 80 articoli in francese, 71 in inglese, 68 in arabo, (tutti con la versione nella lingua originale), redatti dalle circa 20 giornaliste professioniste sparse in quasi tutti i paesi del Mediterraneo (Algeria, Egitto, Spagna, Francia, Italia, Libano, Libia, Marocco, Palestina, Tunisia, Turchia, Montenegro), entrate in questa impresa non facile per fare risuonare e amplificare notizie di cronaca, reportage e inchieste, anche transnazionali, traducendo finalmente materiali giornalistici che altrimenti non si potrebbero leggere e conoscere.
I temi e i focus
Supportato dal Mediterranean Women’s Fund, il Fondo per le donne del Mediterraneo, ong francese che sostiene finanziariamente le associazioni femministe dell’area, il sito propone diverse sezioni che compongono la piattaforma. I dossier tematici comuni a tutti i paesi, gli editoriali sugli argomenti di attualità, le interviste, i ritratti delle figure femministe più significative (tra queste anche l’italiana Lidia Menapace e l’egiziana Nawal El Saadawi, recentemente scomparse), oltre ai podcast, i video e le schede sui principali dibattiti che animano il confronto femminista paese per paese. Non potevano mancare, data la straordinaria e terribile fase che il mondo sta attraversando, un focus sulla violenza maschile sulle donne intrecciata con la pandemia e la peculiare condizione dentro ad essa che vive la popolazione femminile. Medfeminiswiya è anche su Meta, Twitter e Instagram, dove sono disponibili video e audio di presentazione della piattaforma e dei suoi materiali. Stay tuned!