Capitalismo del Coronavirus: come potrebbe cambiare tutto in peggio

L'epidemia è un catalizzatore perfetto per concedere aiuti che assecondano gli interessi dei più ricchi a danno degli altri

Naomi Klein
Naomi Klein
Giornalista e scrittrice, è senior correspondent per The Intercept. È autrice di best-seller tra cui "No Logo. Economia globale e nuova contestazione" (Baldini & Castoldi), "Shock economy. L'ascesa del capitalismo dei disastri" (Rizzoli), "Il mondo in fiamme: contro il capitalismo per salvare il clima" (Feltrinelli)



Ho passato due decenni a studiare le trasformazioni che accadono sotto forma di disastri. Ho imparato che una cosa sulla quale possiamo contare è la seguente: durante i momenti di cambiamento cataclismatico ciò che prima era impensabile improvvisamente diventa realtà. Negli ultimi decenni il cambiamento è stato principalmente in peggio, ma non è sempre stato così, e per divenire futuro serve anche che non continui.

L’amministrazione di Trump e altri governi nel mondo hanno immediatamente sfruttato la crisi, spingendo verso salvataggi aziendali e riduzioni di governo

Il segretario al tesoro Steven Mnuchin si sta attivando per abrogare le regolamentazioni finanziarie che erano state attivate a seguito dell’ultimo importante crollo finanziario, come previsto nell’atto Dodd-Frank del 2010. La Cina a sua volta ha promesso di ridurre gli standard ambientali precedentemente adottati per stimolare l’economia del paese, eliminando così l’unico vantaggio che la crisi avrebbe prodotto finora: il calo del mercato all’interno del letale inquinamento atmosferico del paese. Ma questa non è tutta la storia: negli Stati Uniti abbiamo visto organizzare e vincere, sia a livello cittadino che statale, richieste per sospendere le elezioni durante la pandemia.

L’Irlanda ha annunciato sei settimane di sussidi di disoccupazione d’emergenza dati a tutti i lavoratori che si sono improvvisamente trovati senza lavoro, compresi i liberi professionisti. Nonostante negli Stati Uniti il candidato presidenziale Joe Biden ha sostenuto nell’ultimo dibattito che l’assistenza sanitaria pubblica garantita a tutti non abbia nulla a che fare con la pandemia,

molti americani si stanno improvvisamente rendendo conto che l’assenza di una rete di protezione funzionante aggrava la vulnerabilità al virus sotto molti punti di vista

La crisi, come le precedenti, potrebbe essere il catalizzatore perfetto per concedere aiuti che assecondano gli interessi dei più ricchi nella scala gerarchica sociale, compresi quelli che sono i responsabili delle nostre attuali vulnerabilità, i quali offrono quasi niente alla maggior parte dei lavoratori, spazzando via i piccoli risparmi delle famiglie e chiudendo i piccoli business. Tuttavia molti stanno resistendo e la storia non è ancora stata scritta.

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Questo articolo è stato scritto da Naomi Klein il 17 marzo 2020 e pubblicato su The Intercept.

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