Contro il ddl 957 sono presenti blog e gruppi di contro informazione sul web e su Fb<\/figcaption><\/figure>\nL\u2019affido condiviso, giustamente applicato in Italia dal 2006, instaura una bigenitorialit\u00e0 sacrosanta ma nel momento in cui siano presenti violenze, maltrattamenti, abusi, sufficientemente documantati, pu\u00f2 non essere applicato. Questo ddl e quindi la Pas, farebbe un salto ulteriore, dando comunque al padre, ma non alla madre, la possibilit\u00e0 di agire nel caso sussista \u201cun incombente pericolo di grave pregiudizio per il figlio\u201d, e veicola legalmente la Pas, che gi\u00e0 adesso viene usata acriticamente nei tribunali,<\/strong> per rigettare segnalazioni di maltrattamenti domestici che gi\u00e0 ora le donne stentano a far presente per paura di perdere i figli.\u00a0In Italia e in Europa,<\/strong> come scrive l’avvocata Barabara Spinelli<\/strong> – dossier per l’Onu “Femicide and feminicide in Europe. Gender-motivated killings of women as a result of intimate partner violence” <\/strong><\/p>\nil 70% dei femminicidi \u00e8 legato a violenza domestica<\/p><\/blockquote>\n
mentre \u00e8 ancora attuale la ricerca del progetto Daphne III, Spettatori e Vittime: i bambini e le bambine che assistono ad un atto di violenza, lo<\/em>\u00a0subiscono<\/em>, (Save the Children e Garante dell\u2019Infanzia e dell\u2019Adolescenza, Regione Lazio),<\/strong> per cui delle 7\u00a0<\/strong>milioni di donne che tra i 16 e i 70 anni hanno subito una violenza fisica (18,8%), sessuale (23,7%), psicologica (33,7%) o stalking (18,8%), ce ne sono sono quasi 700mila che avevano figli al momento della violenza, con un totale di circa 400mila bambini che hanno assistito a violenze.<\/p>\nMarcella Pirrone, avvocata del Coordinamento Internazionale dell\u2019Associazione italiana \u201cD.i.Re\u201d (Donne in Rete contro la violenza<\/em>) all\u2019interno della Rete Europea dei Centri antiviolenza Wave (Women against Violence Europe<\/em>), ha stimolato e messo a punto una ricerca,\u00a0Joint Custody\u00a0and Domestic Violencein Europe,<\/em>\u00a0con avvocate di altri 11 paesi europei<\/strong> (Svezia, Norvegia, Danimarca, Islanda, Austria, Serbia, Portogallo, Italia, Belgio, Armenia, Irlanda), coordinata dall\u2019ufficio Wave, che ha un osservatorio di 4.000 centri antiviolenza in Europa.<\/p>\n <\/p>\n
Pirrone dice che \u201cQuando si parla di violenza assistita il sommerso \u00e8 enorme e non solo in Italia. A questo si aggiunga che, oltre alla violenza fisica e sessuale, molti danni vengono provocati dalla violenza psicologica o economica, e a volte \u00e8 vero un supplizio. I minori si abituano a convivere con questa situazione ed \u00e8 come avere una giostra nel cervello. Gi\u00e0 a 2 o 3 anni i bambini percepiscono esattamente quando sta per scoppiare una violenza in famiglia e si preparano: rifiutandosi di allontanarsi dalla madre, pretendendo di dormire con lei, oppure si nascondono sotto il letto, mentre se sono pi\u00f9 grandi cercano di tutelare la madre, di non uscire di casa per paura che la violenza si scateni, e possono anche intromettersi direttamente per difenderla.<\/strong> Il problema pi\u00f9 grande \u00e8 nei tribunali \u2013 conclude Pirrone – dove si consumano delle vere e proprie tragedie perch\u00e9 a volte si impone il genitore violento anche se c\u2019\u00e8 un grave pregiudizio e anche se il minore esprime la volont\u00e0 di non vederlo:<\/p>\nin Portogallo un padre, pur avendo una sentenza di condanna penale per abuso sessuale sul figlio, poteva vedere il minore perch\u00e9 il giudice sosteneva fosse pi\u00f9 importante la ricostruzione che non il rischio<\/p><\/blockquote>\n
Mentre in Italia una bambina abbandonata dal padre, sparito quando lei aveva due anni, \u00e8 stata costretta ad andare un anno dallo psicologo per un percorso di preparazione perch\u00e9 dopo 9 anni il padre si era ricordato di lei, un padre che \u00e8 riscomparso dopo pochi incontri minando la psiche della ragazzina\u201d. Il gruppo di ricerca adesso sta lavorando anche con l\u2019Australia dove l\u2019affido condiviso c\u2019\u00e8 da 20 anni e perch\u00e9, a differenza dell\u2019Europa che applica la legge\u00a0 da circa 10 anni, ha gi\u00e0 sotto occhi gli effetti devastanti di una mancata regolamentazione e valutazione del rischio in caso di violenza.<\/strong> Un rischio che in Italia andrebbe ad aumentare non solo la violenza domestica (che \u00e8 il 70-80% della violenza di genere globale) ma anche, e di conseguenza, il femminicidio.<\/p>\n\n
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Oggi, in queste ore, la Commissione giustizia del Senato discute il ddl 957, un controverso disegno di legge che reintrodurrebbe\u00a0il concetto di patria potest\u00e0 cancellata dalla normativa sul diritto di famiglia del ’75, e introdurrebbe\u00a0la Pas (Parental Alienation Syndrome) come norma di legge. Per esteso i due punti recitano:\u00a0\u201cIl figlio \u00e8 soggetto alla potest\u00e0 dei […]<\/p>\n","protected":false},"author":2,"featured_media":10790,"comment_status":"closed","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[8],"tags":[201,294,431,1193,1203,1327,1411],"yoast_head":"\n
Oggi al senato si gioca sui bambini - DonnexDiritti<\/title>\n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n\t \n\t \n\t \n \n \n \n\t \n\t \n\t \n