{"id":7891,"date":"2019-03-05T09:49:40","date_gmt":"2019-03-05T08:49:40","guid":{"rendered":"http:\/\/donnexdiritti.com\/?p=7891"},"modified":"2021-03-18T16:11:11","modified_gmt":"2021-03-18T15:11:11","slug":"prostituirsi-e-una-libera-scelta-legge-merlin-al-vaglio-della-corte-costituzionale-le-donne-si-ribellano","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/donnexdiritti.com\/2019\/03\/05\/prostituirsi-e-una-libera-scelta-legge-merlin-al-vaglio-della-corte-costituzionale-le-donne-si-ribellano\/","title":{"rendered":"Prostituirsi \u00e8 una libera scelta? Legge Merlin va alla Corte Costituzionale: le donne dicono no"},"content":{"rendered":"

Oggi la Corte costituzionale si riunisce per stabilire o meno profili di incostituzionalit\u00e0 della legge Merlin del 1958 <\/a>che ha introdotto i reati di sfruttamento, induzione e favoreggiamento della prostituzione. Una legge che non dice che la prostituzione \u00e8 un reato\u00a0ma introduce quelli citati anche se fosse \u201cvolontariamente e consapevolmente esercitata\u201d. A contestarla sono Giudici di Bari su richiesta dei difensori degli imputati al processo sulle ragazze procacciate e offerte come merce sessuale, tra il 2008 e il 2009, all\u2019ex premier Silvio Berlusconi:<\/strong> un\u2019istanza fatta dagli avvocati Nicola Quaranta e Ascanio Amenduni, rispettivamente difensori di Gianpaolo Tarantini e Massimiliano Verdoscia, che chiedono di valutare l\u2019incostituzionalit\u00e0 della legge Merlin nella parte in cui punisce chi recluta ragazze che, secondo loro, si prostituiscono per libera scelta, e questo in base al \u201cprincipio della libert\u00e0 di autodeterminazione sessuale, qualificabile come diritto inviolabile della persona umana, che potrebbe esprimersi anche nella scelta di offrire prestazioni sessuali verso corrispettivo\u201d.<\/p>\n

A contestare gli estremi di questa accusa d\u2019incostituzionalit\u00e0 della legge Merlin, sono le donne<\/p><\/blockquote>\n

\"\"Rete per la parit\u00e0, Resistenza femminista<\/a>, Donne in Quota, Coordinamento Italiano della Lobby Europea delle Donne (Lef Italia), Iroko, Salute Donna, Udi Napoli, Differenza Donna, hanno presentato – grazie all\u2019azione della presidente della Rete per la parit\u00e0, Rosanna Oliva – atti di intervento depositati alla Corte Costituzionale sia dell\u2019avvocata Antonella Anselmo che dell\u2019avvocata di Differenza Donna, Teresa Manente,<\/strong> che saranno discussi stamattina davanti alla Corte, e poi riportati, insieme a quella che sar\u00e0 la decisione della Corte, nella conferenza stampa organizzata da queste associazioni presso la Federazione Nazionale della Stampa (Corso Vittorio Emanuele II, 349 | Primo piano \u2013 Roma) dalle 12.30 in poi, dal titolo La legge Merlin non si tocca,<\/em>\u00a0evento che ospiter\u00e0, tra le altre, le due scrittrici Rachel Moran e Julie Bindel (v. locandina in basso con interventi)<\/em>.<\/p>\n

Ma perch\u00e9 fa tanto discutere questo ricorso<\/a> e perch\u00e9 le donne si ribellano?
\nPer quanto mi riguarda non ho dubbi: la prostituzione non \u00e8 altro che complicit\u00e0 tra uomini nell\u2019assoggettamento della donna con il consenso tacito di tutti, anche di quello Stato che lascia impuniti i protagonisti della storia: gli uomini che pagano e acquistano come se fossero al supermercato a compare cose. Nient\u2019altro. Niente a che vedere con la libert\u00e0 sessuale, anzi, il contrario perch\u00e9 in una societ\u00e0 in cui il sesso \u00e8 veramente libero la prostituzione sarebbe un controsenso, non esisterebbe, in quanto una vera liberazione sessuale porrebbe uomini e donne sullo stesso livello e con la stessa possibilit\u00e0 di scelta: corpi non in vendita.<\/strong> Mentre “andare a mignotte”, come dicono loro, non \u00e8 altro che la scelta di dividere la sessualit\u00e0 regolata dal desiderio anche dell\u2019altra, da una sessualit\u00e0 esercitata con diritto di supremazia che non prevede il desiderio dell\u2019altra persona: un\u2019esibizione cerimoniale del proprio fallo.<\/p>\n

\"case-chiuse-984983-696x520.jpg\"Un agito possibile soltanto in una societ\u00e0 completamente tarata al maschile per cui uomini di ogni estrazione sociale – poveri, ricchi, potenti, o servi – esercitano il loro potere comprando un corpo ridotto a buco, o una serie di buchi, dove esporre al massimo la potenza del falloe umiliando, a volte pesantemente, quel corpo usato spesso come rivalsa su tutto quello ci\u00f2 che quell\u2019uomo non \u00e8 stato capace di fare, di affrontare nella vita quotidiana per le sue mancanze, e che si consuma su un corpo femminile estraneo e acquistato a tempo:<\/p>\n

tempo di cui lui \u00e8 proprietario al di l\u00e0 del consenso e del desiderio dell\u2019altro: uno stupro<\/p><\/blockquote>\n

Una pratica, quella della prostituzione, che non riguarda solo chi la esercita ma tutte le donne, perch\u00e9 richiama un immaginario di asservimento e di disprezzo tipico di quel maschile evidente anche nel linguaggio: “puttana, mignotta, brutta troia”, sono solo esempli che giudicano una donna al minimo gradino sociale, tanto da risultare gravemente offensivo nel linguaggio comune. Un mestiere vecchio come il mondo, dato che il mondo \u00e8 millenariamente plasmato intorno a quel fallo che diventa il centro intorno a cui tutto gira, e dove la prostituzione non \u00e8 altro che l\u2019ennesima discriminazione agita sulle donne e organizzata da maschi per altri maschi: i papponi.<\/strong>\u00a0Una pratica che anche quando non \u00e8 frutto di riduzione a schiavit\u00f9 o trafficking, come la maggior parte di questo mercato, \u00e8 comunque una scelta-non scelta, dato che chi dice di scegliere lo fa davanti a un mondo del lavoro che offre alle donne meno possibilit\u00e0 e quasi sempre meno remunerative rispetto a quelle di un uomo. Perch\u00e9 diciamocelo guardandoci nelle palle degli occhi:<\/p>\n

chi sogna da ragazzina di fare la puttana quando sar\u00e0 grande?<\/p><\/blockquote>\n

In parole povere, accettare di essere pagata per avere un rapporto intimo con un uomo che non ti piace e che non desideri ma che devi accontentare perch\u00e9 \u00e8 un cliente, non \u00e8 un lavoro qualsiasi, non \u00e8 prestazione di manodopera, ma \u00e8 accettare uno stupro in cambio di soldi che non equivale a un consenso: perch\u00e9 se cos\u00ec non fosse allora cadrebbe semplicemente il concetto di stupro in quanto il consenso si basa proprio sulla scelta che deriva da un desiderio che in questo caso viene completamente cancellato, almeno quello femminile, e che quindi l\u2019uomo baratta.<\/strong> Un baratto che \u00e8 inaccettabile soprattutto per chi lo esercita, ovvero gli uomini, i clienti, gli innominati di sempre.<\/p>\n

\"s-l300\"Un baratto assai caro da pagare da parte nostra perch\u00e9 coinvolge non solo chi si prostituisce ma tutte le donne e l\u2019immaginario che ruota intorno a noi. Responsabili e autori unici di questo baratto sono gli uomini che candidamente scelgono donne online come comprassero cibo o scarpe, facendo anche recensioni sulla qualit\u00e0 del prodotto, come se fosse un loro diritto, senza chiedersi neanche se quella o piuttosto l\u2019altra sono vittime di trafficking o magari minorenni, in quanto si sentono come in un recinto dove \u00e8 permessa loro qualsiasi cosa. Uomini che alimentano questo mercato in nome di un moralismo terrificante dove fidanzatini sempre presenti, mariti devoti, compagni di vita, comprano stupri di notte e magari lottano per l\u2019emancipazione delle donne, il giorno dopo.\u00a0<\/strong><\/p>\n

Mondi divisi ma complementari, perch\u00e9 se nel moralismo maschilista esiste la donna buona e quella cattiva, ricordiamoci che da buona potrai sempre diventare cattiva a seconda di come si sposta l\u2019asticella del patriarcato, in un immaginario dove tu sei, in ogni caso, un oggetto da mettere su un comodino, in una cucina, su un davanzale, insomma da usare.
\nRachel Moran <\/a>nel suo libro Stupro a pagamento<\/em>. La verit\u00e0 sulla prostituzione<\/em>\u00a0si chiede cosa resta \u201cdopo la carneficina mentale ed emotiva della prostituzione\u201d<\/strong>,\u00a0rispondendo che \u201cquesto svisceramento dell\u2019esperienza della prostituzione, scaturisce da un luogo dentro di me che rifiuta la prostituzione a un livello molto profondo, per me come per le altre, di conseguenza so che, qualsiasi cosa mi abbia spinto a scriverlo, \u00e8 qualcosa che la prostituzione non \u00e8 riuscita a distruggere\u201d.<\/p>\n

\"legge-merlin.jpg\"Contro la favola della \u201cprostituta felice\u201d e della libera scelta, c\u2019\u00e8 anche il libro di Julie Bindel<\/a>, Il mito Pretty Woman. Come la lobby dell\u2019industria del sesso ci spaccia la prostituzione<\/em>, dove la giornalista ha intervistato 250 persone in Europa, Asia, Nord America, Australia, Nuova Zelanda, Africa, tra bordelli legali e illegali, manager del sesso e papponi, pornografi, sopravvissute alla prostituzione, attiviste pro e contro, e clienti, per sfatare una volta per tutte che prostituirsi sia una cosa meravigliosa.<\/p>\n

Uno sfruttamento che viaggia tra la discriminazione sessuale e quella socio-economica<\/p><\/blockquote>\n

Un buon motivo, questo, per perseguire penalmente gli uomini che sono i veri protagonisti di questa scena sia quando comprano, come clienti, sia quanto spacciano, come papponi che costringono alla prostituzione con la minaccia, ma anche quando procacciano, quando favoriscono e gestiscono questo mercato.<\/strong>\u00a0Perch\u00e9 sempre di mercato di esseri umani si tratta.<\/strong><\/p>\n

\"s-l1600.jpg\"In Svezia, Islanda, Norvegia e in Francia lo hanno fatto e la prostituzione \u00e8 diminuita sensibilmente fino a quasi sparire in Svezia. In Italia, al contrario, per \u201cridare dignit\u00e0 alle donne che stanno per strada\u201d la Lega al governo ha proposto una legge per riaprire le case chiuse: \u201cUn gesto di civilt\u00e0 nei confronti delle prostitute che si trovano per strada per il decoro e l\u2019immagine delle stesse strade\u201d, ha detto il senatore leghista\u00a0Gianfranco Rufa, facendo capire che queste cose per strada non si fanno e che per decoro sono meglio quelle che Marlin citava come prigioni. Case legali che sono state un esperimento fallimentare in Germania, dove il 90% delle prostitute sono straniere, soprattutto dell\u2019Est Europa, dove sono state scoperte vittime di tratta, e dove chi gestiste questa violenza sessuale legalizzata a pagamento \u00e8 passato da pappone a ricco manager, dato che i clienti sono tanti e il giro d\u2019affari \u00e8 gigantesco.<\/p>\n

Un modo che lagalizza il fatto di considerare che \u201cil corpo di una donna possa essere considerato un luogo di lavoro\u201d, <\/em>come scrive Julie Bindel, rendendo cos\u00ec impuniti chi quel corpo sfrutta, schiavizza, consuma esercitando un diritto:<\/p>\n

in base a quale barzelletta le prostitute godono?<\/p><\/blockquote>\n

Una proposta di legge pericolosa per le donne, come molte proposte di questo governo a partire dal ddl Pillon che espone bambini, bambine e donne alla violenza domestica, e che vorrebbe non solo lucrare sulla prostituzione ma istituire elenchi di registrazione: un bel marchio che una volta messo non si leva pi\u00f9. Regolamentazione su un mercato che in Italia vale 4 miliardi di euro, coinvolge 120.000 donne (una su 10 \u00e8 minorenne) e 3 milioni di clienti:<\/strong><\/p>\n

un business che andrebbe spazzato via e non alimentato dallo Stato che si renderebbe cos\u00ec complice diventando lui stesso un pappone con tasse imposte e pagate su stupri a pagamento<\/p><\/blockquote>\n

“Chiunque esercita la prostituzione \u2013 dice la proposta – \u00e8 tenuto a sottoporsi ad accertamenti sanitari ogni sei mesi e a esibire, a richiesta dell\u2019autorit\u00e0 sanitaria o di polizia, l\u2019ultima certificazione sanitaria ottenuta\u201d, un po\u2019 come le bestie. E questo in barba alla risoluzione del Parlamento europeo sullo sfruttamento sessuale e la prostituzione della deputata laburista inglese\u00a0Mary Honeyball<\/a>,\u00a0per cui \u201ci paesi dell\u2019Ue dovrebbero ridurre la domanda di prostituzione\u00a0punendo i clienti\u201d, in quanto \u201cla prostituzione \u00e8 una\u00a0forma di schiavit\u00f9 incompatibile con la dignit\u00e0 umana e i diritti umani\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

Oggi la Corte costituzionale si riunisce per stabilire o meno profili di incostituzionalit\u00e0 della legge Merlin del 1958 che ha introdotto i reati di sfruttamento, induzione e favoreggiamento della prostituzione. Una legge che non dice che la prostituzione \u00e8 un reato\u00a0ma introduce quelli citati anche se fosse \u201cvolontariamente e consapevolmente esercitata\u201d. A contestarla sono Giudici […]<\/p>\n","protected":false},"author":2,"featured_media":14086,"comment_status":"closed","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[2],"tags":[232,283,395,397,615,815,857,864,1269,1287,1378,1413,1522],"yoast_head":"\nProstituirsi \u00e8 una libera scelta? 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