{"id":7258,"date":"2019-02-05T07:23:54","date_gmt":"2019-02-05T06:23:54","guid":{"rendered":"http:\/\/donnexdiritti.com\/?p=7258"},"modified":"2020-03-10T02:30:05","modified_gmt":"2020-03-10T01:30:05","slug":"femminicidi-caro-salvini-non-serve-il-codice-rosso-ma-la-convenzione-di-istanbul","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/donnexdiritti.com\/2019\/02\/05\/femminicidi-caro-salvini-non-serve-il-codice-rosso-ma-la-convenzione-di-istanbul\/","title":{"rendered":"Caro Salvini non serve il Codice rosso ma la Convenzione di Istanbul"},"content":{"rendered":"

Nel giro di due giorni si sono succeduti tre gravissimi episodi legati alla violenza maschile sulle donne: Marisa Sartori, 25 anni, \u00e8 stata uccisa dall’ex marito<\/strong> a Curno, in provincia di Bergamo, mentre la sorella che ha cercato di difenderla \u00e8 stata gravemente ferita; a Vercelli Simona Rocca, 40 anni, \u00e8 stata picchiata in un centro commerciale dall’ex fidanzato<\/strong> che ha tentato di ucciderla dando fuoco alla macchina con lei dentro, e ora \u00e8 gravissima al Cto di Torino; e infine a Desio, in provincia di Monza e Brianza, un padre ha tentato di uccidere i figli di 11 e 12 anni per vendetta contro la moglie<\/strong> da cui si stava separando, minacciando di far saltare in aria la casa in cui si era barricato con loro, satura di gas.<\/p>\n

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Marisa Sartori<\/figcaption><\/figure>\n

Episodi che non sono nuovi alla cronaca di questo Paese ma su cui ancora nessuno riesce a prendersi la reale responsabilit\u00e0 di intervenire in maniera efficace. Solo chiacchiere, verrebbe da dire, soprattutto sentendo il ministro dell’interno Salvini che urla a gran voce l’approvazione di una legge, quella del Codice rosso,<\/strong> che non solo \u00e8 un iter preferenziale per le denunce delle donne gi\u00e0 esistente ma che, come dimostrato, non \u00e8 assolutamente la chiave di soluzione del femminicidio in Italia. Sappiamo invece bene che<\/p>\n

il 70% delle donne uccise in Italia aveva denunciato i propri assassini ben prima di essere uccise<\/p><\/blockquote>\n

perch\u00e9 cercavano di fuggire da una violenza da cui non sono state protette e su cui le istituzioni che sapevano, hanno sottovalutato la pericolosit\u00e0 di questi uomini, e non hanno considerato in maniera adeguata il fattore di rischio. Perch\u00e9? <\/strong>Marisa Sartori aveva denunciato l’ex marito e aveva paura, tanto che non rimaneva mai da sola: una precauzione che non \u00e8 stata sufficiente a salvarla da Arjoun Ezzedine, che l’ha colpita al cuore pi\u00f9 volte fino ad ucciderla. Mario D’Uonno, ex guardia giurata di 54 anni, aveva precedenti per stalking che sono un forte campanello d’allarme malgrado spesso siano procedimenti archiviati perch\u00e9 non considerati cos\u00ec gravi per impreparazione della stessa magistratura non formata sulla violenza di genere e sulle sue dinamiche.<\/p>\n

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Simona Rocca<\/strong><\/figcaption><\/figure>\n

Quello che Salvini vuole farci passare come un problemino che si risolve con un lasciapassare gi\u00e0 esistente, ha invece una complessit\u00e0 che prevede una serie di interventi mirati su cui investire un denaro che il governo invece continua a non destinare se non in parte: scelte di chi in realt\u00e0 disconosce la violenza di genere e ne \u00e8 assolutamente connivente. Senza dubbio l’unica azione reale per affrontare il femminicidio in Italia sarebbe implementare la Convenzione di Istanbul contro la violenza di genere<\/a>,<\/strong> una convenzione redatta dal Consiglio d’Europa che \u00e8 stata ratificata dall’Italia e che la societ\u00e0 civile ha sempre sostenuto, ma che in realt\u00e0 \u00e8 ancora lettera morta nella vergogna generale, anche nei tribunali e nelle procure.<\/p>\n

Una mancanza che pesa sulla coscienza dello stato e di quelle istituzioni che hanno permesso tutti i femminicidi in cui vi era una segnalazione o una denuncia, e che non hanno fatto nulla per impedire quelle morti, e che oggi continuano a far finta di non sentire cercando di deviare lo sguardo altrove. <\/strong><\/p>\n

Morti che sono sulla coscienza di chi sapeva e non \u00e8 intervenuto, e di chi ha il potere istituzionale e materiale di intervenire in maniera efficace e completa, e non lo fa<\/p><\/blockquote>\n

E questo perch\u00e9 per essere efficaci \u00e8 necessario rimuovere le cause del femminicidio che sono radicate nelle relazioni di potere storicamente ineguali tra uomini e donne, in quanto\u00a0la violenza sulle donne non \u00e8 solo un atto criminoso ma il frutto di un pensiero che basandosi sul genere discrimina storicamente e in maniera sistematica le donne in tutti i campi:<\/strong> nel lavoro in famiglia, per strada, a partire dall\u2019educazione e da quei libri di testo che studiamo a scuola e in cui le donne sono completamente cancellate, come se non fossero mai state protagoniste di una storia fatta di soli uomini. Ma per combattere questi stereotipi, che sono alla base della violenza, occorre una strategia\u00a0che va ben al di l\u00e0 dello sbanderiato Codice rosso, le cui indicazioni sono chiaramente contenute proprio della Convezione di Istanbul.<\/strong><\/p>\n