{"id":5953,"date":"2018-09-26T08:12:02","date_gmt":"2018-09-26T06:12:02","guid":{"rendered":"http:\/\/donnexdiritti.com\/?p=5953"},"modified":"2020-03-10T04:47:38","modified_gmt":"2020-03-10T03:47:38","slug":"battuta-darresto-per-il-ddl-pillon-le-origini-della-proposta-e-la-lobby-pro-pas","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/donnexdiritti.com\/2018\/09\/26\/battuta-darresto-per-il-ddl-pillon-le-origini-della-proposta-e-la-lobby-pro-pas\/","title":{"rendered":"Battuta d’arresto per il ddl 735: le origini e la lobby dei padri separati"},"content":{"rendered":"
Il DDL Pillon<\/a> sulla riforma del diritto di famiglia avr\u00e0 tempi pi\u00f9 lunghi: la commissione giustizia al senato, dove \u00e8 in discussione in sede redigente, dovr\u00e0 prendere in esame tutte le audizioni richieste che cominceranno tra un mese. A voler essere ascoltati sono in tanti, soprattutto dopo le critiche arrivate dalla quasi totalit\u00e0 delle associazioni che si occupano di violenza su donne e minori a livello nazionale: prima fra tutti la Rete dei centri antiviolenza di DiRe che hanno lanciato una petizione arrivata a 75.000 <\/a>firme e una manifestazione prevista a Roma il 10 novembre<\/a> per bloccare il DDL Pillon.<\/p>\n A remare contro per\u00f2 non \u00e8 solo l\u2019associazionismo, perch\u00e9 a esprimere la \u201cviva preoccupazione\u00a0per le proposte contenute nel\u00a0DDL 735\u201d ci sono il Cismai<\/a> (Coordinamento italiano dei servizi contro il maltrattamento e l\u2019abuso all\u2019infanzia), che lo considera \u201cun pericoloso passo indietro nel percorso di tutela dei minori\u201d, l\u2019AIAF<\/a> (Associazione Italiana Avvocati per la famiglia e per i minori) per cui il DDL \u201csi pone in contrasto con uno dei principi fondamentali alla base del diritto di famiglia\u201d, l\u2019Unione Nazionale Camere Minorili<\/a>, per i quali \u201cla riforma presenta un grave rischio di compromissione delle garanzie di crescita dei minori\u201d, e addirittura l\u2019Anamef <\/a>(Associazione nazionale avvocati mediatori familiari) – ricordiamo che Pillon pone la mediazione obbligatoria nelle separazioni – che ha espresso \u201cforte preoccupazione\u201d per le \u201cpalesi criticit\u00e0 di applicazione\u201d.<\/p>\n <\/p>\n Nel governo \u00e8 lo stesso Ministro Fontana, che appartiene alla Lega come Pillon, a escludere che il ddl \u201csi possa parificare tutto\u201d, cos\u00ec come una parte dei 5 Stelle esprime forti perplessit\u00e0 per cui questa “legge deve assolutamente inglobare i presupposti della Convezione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne”.\u00a0<\/strong>Anche il mondo cattolico non approva il papista Pillon (come lui stesso si definisce): le donne delle Acli<\/a> sostengono che \u201ci bambini non sono oggetti\u201d e che le madri non possono essere \u201cpenalizzate\u201d, e per il\u00a0Cnca<\/a>\u00a0(Coordinamento nazionale comunit\u00e0 di accoglienza) si \u201crischia di ledere alcuni diritti fondamentali dei figli minorenni\u201d, mentre per il Forum Famiglie<\/a>, che raggruppa la maggior parte dell\u2019associazionismo cattolico, queste proposte \u201csono destinate a produrre disastri\u201d, in quanto nella stesura \u00e8 mancato il dibattito nella societ\u00e0 civile.<\/p>\n Eppure Pillon ha dichiarato di aver scritto la proposta con 60 associazioni di genitori separati: chi sono questi genitori?<\/p><\/blockquote>\n Ad aver partecipato materialmente alla stesura del disegno di legge ci sono il pediatra Vittorio Vezzetti<\/a>, che per mesi ha collaborato alla stesura del testo \u2013 come riporta Avvenire <\/a>in una sua intervista \u2013 e Giovanni Battista Camerini<\/a>, neuropsichiatra infantile, che ha contribuito a scrivere gli art. 17 e 18 del DDL<\/a>. Ma Verzetti e Camerini sono anche, insieme ad altri, alcune figure di spicco di quella che ormai si pu\u00f2 chiamare a pieno titolo lobby pro Pas: gruppi di sostegno per la divulgazione e il riconoscimento della Sindrome di alienazione parentale – poi ribattezzata Alienazione parentale per le polemiche suscitate dalla parola Sindrome.<\/strong> Una lobby che negli primi anni Novanta era gi\u00e0 attiva con gruppi come l\u2019Associazione Padri Separati <\/a>fondata nel \u201891 e la Gesef (Genitori separati dai figli) nata nel \u201894, e che vedr\u00e0 il fiorire di un numero altissimo di associazioni tra cui Adiantum<\/a> (Associazione di associazioni nazionali per la tutela del minore) nata nel 2008, una delle pi\u00f9 importanti reti di padri separati di cui Vezzetti \u00e8 stato il primo presidente, o Colibr\u00ec <\/a>(Coordinamento libere iniziative per la bigenitorialit\u00e0 e le ragioni dell\u2019infanzia) fondata nel 2012 sempre da Vezzetti che ha fondato anche\u00a0Figli per sempre onlus<\/a>.<\/p>\n