{"id":5708,"date":"2018-03-15T08:15:42","date_gmt":"2018-03-15T07:15:42","guid":{"rendered":"http:\/\/donnexdiritti.com\/?p=5708"},"modified":"2020-03-02T05:02:25","modified_gmt":"2020-03-02T04:02:25","slug":"media-il-dissenso-di-genere-che-serve-al-cambiamento","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/donnexdiritti.com\/2018\/03\/15\/media-il-dissenso-di-genere-che-serve-al-cambiamento\/","title":{"rendered":"Media: il dissenso di genere che serve a un reale cambiamento"},"content":{"rendered":"
Nella sede della Federazione nazionale della stampa a Roma, si \u00e8 svolta una giornata formativa per giornalisti e giornaliste su media, molestie sessuali, disparit\u00e0, organizzata da Odg Lazio, Fnsi, Articolo21 e GiULiA giornaliste. Una giornata moderata da Tiziana Ferrario e Anna Bandettini che sono riuscite a tenere insieme un numero molto alto di interventi su temi diversi, senza mai perdere il filo del discorso con voci di giornaliste e giornalisti, direttrici e direttori, rappresentanti degli enti di categoria, professioniste, docenti e alcune delle firmatarie del manifesto “Dissenso Comune”<\/strong> che hanno preso parola sullo squilibrio di potere tra uomini e donne con un ampio spettro di interventi: dalle molestie, allo squilibrio di salario e la difficolt\u00e0 di carriera per le donne, fino al femminicidio dimostrando come ancora in Italia ci sia molto da fare.<\/div>\n
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\"\"La presidente della Cpo Fnsi, Alessandra Mancuso, e la presidente dell\u2019Odg Lazio, Paola Spadari, hanno presentato l’evento, mentre la presidente della Rai, Monica Maggioni ha detto che “In Rai le questioni di genere sono gi\u00e0 state recepite nel contratto di servizio. In merito alla parit\u00e0 salariale \u00e8 stato avviato un monitoraggio sulle carriere per avere un quadro oggettivo dal quale partire per costruire azioni mirate a ridurre la disparit\u00e0 di retribuzione che \u00e8 oggi del 10 per cento\u00bb.<\/div>\n
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Tra i direttori, Maurizio Molinari della Stampa ha sottolineato come la parit\u00e0 salariale sia “una delle questioni cruciali per una reale parit\u00e0 in tutte le democrazie occidentali”, e il direttore dell’Ansa, Luigi Contu, <\/strong>ha descritto la difficolt\u00e0 dell’uso di un linguaggio corretto nelle redazioni a partire dalla sua dove sul caso di Cisterna di Latina –<\/strong> in cui un uomo ha ucciso le figlie e ferito gravemente la ex moglie – il dubbio amletico era se chiamarlo femminicidio o meno perch\u00e9 la donna non era morta (quando sappiamo che il termine femmincidio viene usato non per indicare un uxoricidio ma tutte le forme di violenza che una donna pu\u00f2 subire compresa l’uccisione o la tentata uccisione e qualsiasi forma di sofferenza, tra cui anche l’uccisione delle figlie). A questa difficolt\u00e0, ha risposto l’esempio positivo della corrispondente dall\u2019Italia del New York Times, Gaia Pianigiani, che ha raccontato come<\/div>\n
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il NYT ha non solo sostenuto le donne che hanno denunciato le molestie a Hollywood ma ha proseguito raccontando le storie di donne coraggiose che negli Stati Uniti hanno denunciato soprusi e molestie<\/p><\/blockquote>\n

Un giornale che oggi ha esperta di genere “che dal suo particolare punto di vista”\u00a0 sovrintende a tutti i contenuti riguardanti questi temi. Molto interessanti i numeri illustrati dalla presidente dell\u2019Inpgi, Marina Macelloni,<\/strong> che ha dato conto preciso della disparit\u00e0 salariale nell’ambito del giornalismo italiano precisando che siamo di fronte a uno squilibrio che si aggira sui 10mila euro l’anno, una cifra non di poco conto, come ha lei stessa sottolineato.<\/div>\n
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\"\"<\/strong>Mentre\u00a0Elisabetta Cosci,<\/strong> prima vicepresidente donna del Consiglio nazionale dell\u2019Ordine dei giornalisti, ha addirittura lanciato l’idea di una trasformazione dell\u2019Odg in un “organismo culturale”, e la direttrice del Tg2, Ida Colucci, ha raccontato come la sua testata affronta il problema della narrazione della violenza sulle donne rivelando che anche in quella redazione, probabilmente la prima in Italia, esiste una figura dedicata al genere che, nella figura di Maria Lepri, si occupa in maniera specifica di questi temi. Silvia Resta, consigliera dell\u2019Odg Lazio, ha infine lanciato il premio giornalistico dedicato alla memoria della collega Tania Passa, morta di cancro giovanissima, che premier\u00e0 i migliori articoli e servizi sul femminicidio.<\/div>\n
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Dal convegno \u00e8 uscito anche un interessante documento richiesta da\u00a0 Tiziana Ferrario: una lettera di impegno<\/a> rivolta alle redazioni, agli organismi di categoria, a tutte le giornaliste e i giornalisti italiani, in cui si chiede nello specifico:<\/div>\n<\/div>\n