{"id":5320,"date":"2017-06-16T04:14:04","date_gmt":"2017-06-16T02:14:04","guid":{"rendered":"http:\/\/donnexdiritti.com\/?p=5320"},"modified":"2020-03-02T06:00:47","modified_gmt":"2020-03-02T05:00:47","slug":"femminicidio-davvero-basta-una-sentenza-esemplare","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/donnexdiritti.com\/2017\/06\/16\/femminicidio-davvero-basta-una-sentenza-esemplare\/","title":{"rendered":"Femminicidio: sentenza in appello condanna i giudici per “inerzia”"},"content":{"rendered":"
L’altro ieri Muhamed Vapri, 62 anni, ha ucciso con un coltello da cucina la moglie Diana Vapri Kon di 52, con la quale viveva in una palazzina di via Goito a Busto Arsizio: una coppia di albanesi con tre figli maggiorenni che lavoravano e avevano ormai la cittadinanza italiana da anni. I giornali scrivono che probabilmente lui l\u2019ha uccisa perch\u00e9 voleva lasciarlo, come se fosse normale prendere a coltellate una persona che desidera separarsi<\/strong>, mentre giornalisti indefessi continuano a intervistare i vicini i quali descrivono la coppia come affiatata e innamorata, quasi fosse una morte senza un briciolo di logica. Alcune testate riportano anche che non risulta che Diana Vapri Kon abbia mai sporto denuncia verso il marito, una precisazione a cui verrebbe da ribattere: perch\u00e9, sarebbe servito a qualcosa in Italia?<\/p>\n In questi stessi giorni abbiamo letto che la Corte d\u2019Appello di Messina ha condannato i giudici della Procura di Caltagirone<\/strong> che, ignorando le 12 denunce fatte da Marianna Manduca nei confronti dell\u2019ex marito Saverio Nolfo, hanno concorso alla sua uccisione da parte dell\u2019uomo per \u201cinerzia\u201d: una svista che in Italia potrebbe essere estesa a molte istituzioni che non credendo o sottovalutando la parola delle donne che denunciano una violenza, espongono queste stesse al rischio di ulteriori violenze e anche alla morte. Ma la ciliegina di questa storia \u00e8 un\u2019altra:<\/p>\n s\u00ec perch\u00e9 Saverio Nolfo sarebbe stato ritenuto un padre modello, tanto da ottenere l\u2019affidamento dei figli: Un uomo che poi ha ucciso la moglie a coltellate<\/p><\/blockquote>\n La responsabilit\u00e0 dello Stato nei confronti non solo di Marianna Manduca ma di tutte le donne, \u00e8 enorme e riguarda pi\u00f9 o meno potenzialmente tutte noi: perch\u00e9 se l\u2019elenco delle donne che sono state uccise malgrado le denunce arrivano al 70% dei femmicidi,<\/strong> nessuno conta le donne che ancora adesso, in questo momento, vengono messe a tacere sulle violenze subite dal partner con il ricatto di non vedere pi\u00f9 i figli se non si dimostrano accondiscendenti e collaboranti nel corso di delicate separazioni in cui la violenza domestica non viene riconosciuta dagli stessi magistrati grazie alle valutazioni errate di psicologi e assistenti sociali, intenti a stigmatizzare queste donne come madri malevoli e terribili manipolatrici, pur di salvare l\u2019idea del pater familias<\/em>.<\/p>\n