{"id":5121,"date":"2017-02-14T06:13:01","date_gmt":"2017-02-14T05:13:01","guid":{"rendered":"http:\/\/bettirossa.com\/?p=5121"},"modified":"2020-03-04T02:35:28","modified_gmt":"2020-03-04T01:35:28","slug":"il-sessismo-non-e-solo-di-chi-paragona-una-sindaca-a-una-patata-bollente","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/donnexdiritti.com\/2017\/02\/14\/il-sessismo-non-e-solo-di-chi-paragona-una-sindaca-a-una-patata-bollente\/","title":{"rendered":"Sessista non \u00e8 solo chi paragona la sindaca a una \u201cpatata bollente\u201d"},"content":{"rendered":"

Settimana di fuoco, quella appena trascorsa, sul titolo \u201cPatata bollente\u201d di Libero rivolto alla sindaca di Roma dopo le accuse dell\u2019assessore all\u2019urbanistica Berdini. Fiumi d\u2019inchiostro con cui l\u2019Italia riscopre l\u2019esistenza del linguaggio sessista nei media: un argomento che in molti luoghi dell\u2019attivismo femminista<\/strong> e dell\u2019associazionismo di categoria viene affrontato tutti i giorni ma che rimbalza da un giornale all\u2019altro, da un talk show all\u2019altro, solo quando in corso c\u2019\u00e8 un conflitto politico, sebbene sia molto pi\u00f9 comune e usato anche da chi, in questo momento, esprime solidariet\u00e0 a Virginia Raggi.<\/p>\n

\"raggi-prima-pagina-libero-675\"Il fatto che il giornale di Feltri usi un linguaggio sessista in maniera provocatoria per far parlare di s\u00e9, non \u00e8 una novit\u00e0. Solo per citare uno dei casi pi\u00f9 gravi, questo \u00e8 lo stesso giornale che quest’estate su Sara Di\u00a0Pietrantonio, uccisa dall\u2019ex partner a Roma tra l\u2019indifferenza della macchine che passavano mentre lei moriva nell’auto in fiamme, scrisse: \u201cE per gradire nella capitale arrostiscono una ragazza di 22 anni\u201d.<\/strong> Un titolo che Feltri ha difeso, come fa adesso con quello della Raggi, non capendo n\u00e9 dov’era la gravit\u00e0 n\u00e9 perch\u00e9 doveva chiedere scusa: un direttore che malgrado in quell\u2019occasione abbia visto l’intervento dell\u2019Ordine dei giornalisti, continua a scrivere in maniera sessista, rivendicando la sua fiera discriminazione verso le donne. Per quanto riguarda Sara, Feltri rispose:<\/p>\n

\u201cNon capisco dove stia il problema, la ragazza \u00e8 stata bruciata viva, proprio arrostita\u201d<\/p><\/blockquote>\n

mentre per quanto riguarda la sindaca capitolina ha esplicitamente dichiarato che non intende chiedere scusa, e che quando questo appellativo fu rivolto a Karima El Mahroug, alias Ruby, sullo stesso giornale, nessuno si indign\u00f2.<\/p>\n

\"\"
Sara Di\u00a0Pietrantonio<\/figcaption><\/figure>\n

Con uno salto triplo Feltri quindi ha accostato le vicende di Berlusconi alla presunta storia che Virginia Raggi avrebbe avuto con l’ex capo segreteria Salvatore Romeo \u2013 sempre secondo Berdini \u2013 asserendo che se \u201c<\/strong>Silvio pagava di tasca i propri vizietti, Virginia detta Giulietta ha attinto ai soldi pubblici per triplicare lo stipendio a Romeo\u201d. Per criticare Raggi \u2013 cosa che avrebbe potuto fare sicuramente in un altro modo – paragona cio\u00e8 un ex presidente del consiglio che per vent\u2019anni ha stigmatizzato, usato, denigrato in tutti i modi il corpo femminile, esaltando ed esasperando il peggio dell\u2019immaginario maschilista in Italia – uno che appell\u00f2 Angela Merkel come \u201cCulona inchiavabile\u201d – a una sindaca che molto probabilmente ha tutt\u2019altro per la testa, dimenticando che eventualmente l\u2019unica persona ad essere stata vittima del suo linguaggio sessista<\/strong>, oltre Raggi, \u00e8 stata Karima e sempre grazie alla sua penna (non certo Berlusconi). Un paragone, questo, forse pi\u00f9 grave dello stesso titolo.<\/p>\n

Ma qualcosa \u00e8 cambiato anche in Italia e rispetto a quando ogni giorno eravamo sottoposte alle battute di Silvio, ora c\u2019\u00e8 chi s\u2019indigna pi\u00f9 di quanto non si facesse nell’appena trascorso ventennio, a partire dalla Presidente della Camera, Laura Boldrini (che all\u2019epoca non c\u2019era ma oggi s\u00ec),<\/strong> che \u00e8 stata una delle poche a usare il termine \u201csessismo\u201d contro il titolo di Libero, oltre a giudizi morali come \u201cschifo\u201d, \u201cvolgare\u201d, \u201cpesante\u201d, \u201cdisgusto\u201d, \u201cvergognoso\u201d, \u201cdeplorevole\u201d, ecc.<\/p>\n

e la differenza \u00e8 quella che passa tra la violenza sessuale come reato contro la morale a reato contro la persona<\/p><\/blockquote>\n

(legge passata in Italia nel 1996), perch\u00e9 \u201cPatata bollente\u201d non \u00e8 un\u2019offesa contro la morale in quanto sessualmente allusiva<\/strong>, ma \u00e8 una discriminazione contro la persona<\/strong> \u2013 in questo caso Raggi ma potrebbe estendersi a qualsiasi donna – in quanto appartenente al genere femminile.<\/p>\n

\"\"Senza dubbio l\u2019uso del sessismo come attacco frontale a donne della politica italiana \u00e8 una pratica usata in abbondanza per screditare il ruolo che quella donna sta ricoprendo in quel momento attraversando i sentieri sicuri dello stereotipo: \u201cdonna che per la sua appartenenza di genere \u00e8 incapace di ricoprire i ruoli maschili, ruoli di potere che solo occasionalmente possono essere dati in mano a una donna ma che sono maschili per antonomasia\u201d,<\/strong> ma anche \u201cdonna che ragiona con l\u2019utero quindi inadatta al potere\u201d, \u201cdonna che sta bene a casa e non nelle stanze dei bottoni\u201d, e se \u00e8 esteticamente in linea con l\u2019immaginario maschile \u201cdonna pi\u00f9 adatta al letto che non a prendere decisioni importanti\u201d, insomma una delegittimazione basata sul genere in piena regola.<\/p>\n

Una cosa che per capirla basta chiedersi: se il sindaco di Roma fosse stato un uomo avrebbero titolato pollo alla diavola?<\/p><\/blockquote>\n

Come, in maniera \u201calleggerita\u201d, ha fatto notare Geppy Cucciari\u00a0sul palco dell’Ariston a Sanremo domenica, in Italia c\u2019\u00e8 l’abitudine di \u201cgiudicare una donna per quello che molti maschi vorrebbero\u201d, a partire da certi titoli di giornale come \u201ci giudici trivellano il ministro Boschi\u201d o \u201cpatata bollente\u201d, una modalit\u00e0 talmente comune e usata impunemente, forse in maniera inconscia, che anche tra quelli che hanno espresso solidariet\u00e0 alla sindaca, appaiono alcuni campioni di sessismo.<\/p>\n

\"\"
Beppe Grillo<\/figcaption><\/figure>\n

Primo fra tutti lo stesso Beppe Grillo che in un tweet chiese se l\u2019ex ministra Maria Elena Boschi non fosse per caso in tangenziale (a fare cosa?)<\/strong>, e sul suo blog e su FB espose all\u2019orda la presidente della camera chiedendo ai suoi: cosa fareste in macchina da soli con Laura Boldrini?<\/strong> Domanda a cui i seguaci dei 5stelle risposero in maniera violenta, tra cui l\u2019incitamento allo stupro, e su cui Claudio Messora, responsabile comunicazione dei pentastellati, scriveva su twitter (e poi cancellava): \u201cCara Laura, volevo tranquillizzarti\u2026 anche se noi del blog di Grillo fossimo potenziali stupratori, tu non corri nessun rischio\u201d, come se esistesse una categoria di \u201cdonne stuprabili\u201d.
\nOppure Matteo Salvini, capo della Lega, che nell\u2019esprimere solidariet\u00e0 alla sindaca, ha forse dimenticato quando quest\u2019estate esibiva sul palco di un suo comizio a Cremona una bambola gonfiabile definendola \u201cla sosia della Boldrini\u201d,<\/strong> dichiarando poi che non si sarebbe scusato perch\u00e9 \u201c\u00e8 lei che \u00e8 razzista\u00a0con gli italiani\u201d.<\/p>\n

\"\"
Matteo Salvini<\/figcaption><\/figure>\n

Salvini che, dimentico del suo sessismo, oggi – insieme a Gasparri \u2013 s\u2019indigna dell\u2019offesa messa su twitter contro Giorgia Meloni fotografata di nascosto e appellata da Asia Argento come una donna \u201cdalla schiena lardosa\u201d, forse perch\u00e9 non sa che non solo esiste la misoginia femminile (la cultura \u00e8 una sola e il maschilismo fa parte anche dell\u2019educazione di una donna, come dimostra Barbara Palombelli che si schiera pubblicamente con Feltri definendolo “un grande”), ma che Asia Argento – che tra l\u2019altro conduce la trasmissione Rai \u201cAmore criminale\u201d che vorrebbe raccontare il femminicidio – ha anche chiesto pubblicamente scusa, a differenza sua. Ma per parlare di sessismo solo nell\u2019informazione, escludendo pubblicit\u00e0, social e media generici, ci vorrebbero pagine e pagine:<\/p>\n

dall\u2019appellativo \u201cmaestrina\u201d alla descrizione di un femminicidio come delitto passionale<\/p><\/blockquote>\n

di una violenza in cui si descrive la vita privata di una donna per farla passare come \u201cuna che se l\u2019\u00e8 cercata\u201d, fino alla pubblicazione delle foto in bikini delle donne uccise dai loro partner perch\u00e9 avvenenti, o le allusioni all\u2019incapacit\u00e0 delle donne a fare qualsiasi cosa perch\u00e9 \u201cnaturalmente\u201d votate ai lavori domestici o a quelli sessuali, sul linguaggio e gli stereotipi usati per minimizzare o screditare quello che fanno o che vivono le donne, c\u2019\u00e8 l\u2019imbarazzo della scelta.<\/strong> Il problema \u00e8 che ancora troppo spesso tutto ci\u00f2 passa inosservato, come una cosa normale, e quando non \u00e8 cos\u00ec anche il sessismo viene fatto passare come semplice “volgarit\u00e0” e strumentalizzato per la bisticciata di turno.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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