{"id":5061,"date":"2016-12-14T08:02:53","date_gmt":"2016-12-14T07:02:53","guid":{"rendered":"http:\/\/bettirossa.com\/?p=5061"},"modified":"2020-03-04T01:55:01","modified_gmt":"2020-03-04T00:55:01","slug":"se-quello-delle-donne-diventa-un-movimento-globale","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/donnexdiritti.com\/2016\/12\/14\/se-quello-delle-donne-diventa-un-movimento-globale\/","title":{"rendered":"Femministe: un movimento globale"},"content":{"rendered":"
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\u00c8 prevista per il 21 gennaio a Washington nel giorno dell\u2019insediamento del nuovo presidente degli Stati Uniti alla Casa Bianca, e si prospetta come un avvenimento storico. \u00c8 la marcia delle donne contro Donald Trump che ha gi\u00e0 pi\u00f9 di 100\u2019000 adesioni, da quando una nonna hawaiana ha invitato 40 dei suoi amici a manifestare contro la nuova amministrazione: un\u2019idea ispirata alla storica marcia sul Mall dove Martin Luther King pronunci\u00f2 il celebre \u00abI Have a Dream\u00bb, e diventata virale in pochissimo tempo.<\/strong><\/div>\n<\/section>\n<\/div>\n
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\u00abAccogliamo con favore i nostri alleati di sesso maschile e vogliamo che quest\u2019azione sia il pi\u00f9 inclusiva possibile\u00bb, ha detto una delle organizzatrici<\/p>\n<\/blockquote>\n

Una dimostrazione pacifica che rappresenti le donne di tutte le provenienze, razze, religioni, et\u00e0<\/strong> e che sotto lo slogan \u00abi diritti delle donne sono diritti umani\u00bb, porti nelle strade la voce di chi durante la campagna elettorale si \u00e8 sentito minacciato da Trump \u2013 compresi LGBTQ (acronimo che sta per lesbiche, gay, bisessuali e trasgender), nativi, neri, musulmane, i diversamente abili. Una dichiarazione d\u2019intenti nei confronti del neo presidente che, oltre ad aver affermato che un vip pu\u00f2 fare ci\u00f2 che vuole con una donna prendendola per i genitali e oltre le denunce pubbliche di donne molestate da lui nel corso degli anni, ha pi\u00f9 volte espresso l\u2019idea che l\u2019interruzione di gravidanza dovrebbe essere vietata, paventando l\u2019istituzione di un tribunale anti-aborto presso l\u2019Alta Corte.<\/p>\n

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Donald Trump<\/figcaption><\/figure>\n

Ma Trump \u00e8 stato eletto in un clima di controriforma in materia di diritti che non riguarda solo gli Stati Uniti, e che in un momento di crisi stagnante prende di mira i soggetti pi\u00f9 esposti con l\u2019aggancio della paura. Un attacco che molte donne hanno deciso di non stare a guardare. Nel mondo una donna su 7<\/strong> subisce una forma di violenza maschile: in Marocco 6 su 10 vivono una violenza domestica che solo il 3% denuncia, in Tunisia il 78% viene molestata nei luoghi pubblici e in Messico i femminicidi sono migliaia.<\/p>\n

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A Londra un rapporto delle autorit\u00e0 locali (GLA) ha segnalato come la violenza domestica sia aumentata del 57% in 4 anni nella sola citt\u00e0, mentre a Bruxelles il 60% delle donne dichiara di aver subito intimidazioni sessuali<\/p>\n<\/blockquote>\n

Il 25 novembre scorso, durante la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, in Francia le associazioni sono sfilate per le strade di Parigi al grido \u00abDebout contre les violences faites aux femmes\u00bb (In piedi contro la violenza<\/i>);<\/strong> mentre in Turchia le donne sono scese in piazza, in un clima di repressione, con le mani viola dipinte col volto di una bimba contro una legge che avrebbe legalizzato lo stupro delle minori prevedendo il matrimonio riparatore, e hanno vinto. Una proposta fatta dal partito Akp del presidente Erdogan con quella che l\u2019Unicef ha definito una \u00abamnistia per i colpevoli di abusi sui minori\u00bb, e che dopo la contestazione \u00e8 stata ritirata.<\/p>\n

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In Spagna, lo stesso giorno, la polizia ha divulgato un video di un\u2019aggressione avvenuta a San Juan de Alicante in cui un uomo colpiva ferocemente la compagnia per poi prenderla per i capelli e trascinarla per le scale di un luogo pubblico ripreso da una telecamera. Qui il governo di Mariano Rajoy (Partido Popular) un anno fa \u00e8 riuscito a limitare l\u2019aborto dai 16 ai 18 anni, previo consenso dei genitori,<\/strong> malgrado il grande movimento delle donne che nel 2014 port\u00f2 in piazza centinaia di migliaia di persone facendo ritirare la proposta di legge che avrebbe cancellato del tutto l\u2019interruzione di gravidanza.<\/p>\n

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Un diritto, quello all\u2019aborto, che riceve attacchi ovunque nel mondo e su pi\u00f9 fronti<\/p>\n<\/blockquote>\n

In Polonia \u2013 dove dal 2015 il partito di maggioranza \u00e8 Diritto e Giustizia (Pis), conservatore e di destra \u2013 le donne hanno difeso la cancellazione totale dell\u2019aborto, che sebbene sia applicato solo se la madre \u00e8 in pericolo, nel caso di malformazione del feto o di stupro, avrebbe spazzato via anche la norma applicata in maniera restrittiva: una proposta fatta dai cattolici e appoggiata dalla Conferenza episcopale polacca con 100 mila firme raccolte. Ma la Czarny Protest (La protesta in nero) \u00e8 stata vincente, e le migliaia di donne scese per le strade di Varsavia, Danzica<\/strong> e altre citt\u00e0, hanno avuto la meglio su Kaczy\u0144ski, leader del Pis, che aveva dichiarato: \u00abVogliamo che le donne partoriscano anche se il bambino \u00e8 gravemente malformato, affinch\u00e9 possa venire battezzato, seppellito e avere un nome\u00bb.<\/p>\n

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Valentina Miluzzo<\/figcaption><\/figure>\n

In Italia Valentina Miluzzo di 32 anni, incinta di due gemelli, \u00e8 morta al quinto mese di gravidanza all\u2019Ospedale Cannizzaro di Catania perch\u00e9, dopo aver espulso il primo feto morto, un medico \u00abperch\u00e9 obiettore di coscienza si sarebbe rifiutato di estrarre il feto, che aveva gravi difficolt\u00e0 respiratorie, fino a quando fosse rimasto vivo\u00bb: un episodio su cui il Ministero della salute ha svolto un\u2019indagine, concludendo che \u00abnon si evidenziano elementi correlabili all\u2019obiezione di coscienza\u00bb. Eppure nella denuncia presentata alla Procura si legge che dopo il ricovero della donna per dilatazione dell\u2019utero anticipata, e dopo 15 giorni di osservazione, Valentina comincia a peggiorare<\/strong> perch\u00e9 \u00abdai controlli \u2013 si legge \u2013<\/p>\n

emerge che l\u2019altro feto respira male e che bisognerebbe intervenire, ma il medico di turno si rifiuta perch\u00e9 obiettore: \u201cfino a che \u00e8 vivo io non intervengo\u201d, avrebbe detto\u00bb<\/p><\/blockquote>\n

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Un Paese, l\u2019Italia, in cui la legge 194 che regola l\u2019Igv\u00a0<\/strong> (interruzione volontaria di gravidanza) \u00e8 resa ormai inapplicabile dato che la maggior parte dei medici \u00e8 obiettore, e in cui ogni 3 giorni una donna viene uccisa da uomini all\u2019interno di relazioni intime: strangolate, colpite con oggetti vari, finite a coltellate, bastonate, chiuse in sacchi dell\u2019immondizia e abbandonate, bruciate vive, e spesso uccise con i propri figli, per un numero che rimane stabile sui 125 femminicidi all\u2019anno.<\/strong> Donne che non hanno fatto in tempo a chiedere aiuto ai centri antiviolenza, continuamente a rischio chiusura per mancanza di fondi,<\/p>\n

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donne che spesso rischiano di non essere credute nei tribunali e nei commissariati quando vanno a chiedere di essere protette<\/p>\n<\/blockquote>\n

Una situazione che il 26 novembre scorso ha portato in piazza 250\u2019000 persone contro la violenza maschile \u2013 inclusi LGBTQ e uomini \u2013 con lo scopo di denunciare l\u2019inefficienza delle istituzioni. Sotto lo slogan \u00abNon una di meno\u00bb, preso in prestito dalle argentine, la Rete centri antiviolenza (DiRe),<\/strong> l\u2019Unione delle donne in Italia (Udi), e la Rete Io decido, hanno creato un comitato che ha raccolto migliaia di adesioni organizzando una mobilitazione dal basso che in Italia non si vedeva da tempo, e che \u00e8 continuata il giorno dopo con l\u2019avvio di tavoli di discussione a cui hanno partecipato 1300 delegate per la scrittura di un Piano antiviolenza femminista.<\/p>\n

\"\"Manifestazione trattata dai Tg della sera come una notizia di costume e societ\u00e0, e relegata alle ultime notizie senza rilievo politico, per un movimento che ha in programma uno sciopero generale l\u20198 marzo prossimo,<\/strong> in sintonia con i movimenti dell\u2019America Latina che a ottobre sono scesi in piazza dopo che Lucia Perez \u2013 una ragazza di 16 anni \u2013 \u00e8 morta per essere stata drogata, stuprata, torturata e impalata in Argentina \u2013 dove i casi di femminicidio sono aumentati del 78% dal 2008 al 2015, malgrado ci sia una legge.<\/p>\n

Oggi \u00abNi Una Menos\u00bb<\/strong> \u2013 termine nato nel 2015 quando in 300.000 manifestarono per Chiara P\u00e1ez uccisa incinta a 14 anni dal fidanzato di 16 e sotterrata nel giardino con l\u2019aiuto dei genitori di lui \u2013 \u00e8 diventato un grido di battaglia<\/strong> a cui aderiscono migliaia di donne in Messico, Bolivia, Per\u00f9, Uruguay, Guatemala, Cile, ma anche italiane, spagnole e francesi: movimenti per i quali il prossimo appuntamento sar\u00e0 l\u20198 marzo per una mobilitazione che potrebbe diventare uno sciopero globale.<\/p>\n<\/div>\n<\/div>\n<\/div>\n<\/div>\n<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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