![\"\"](\"https:\/\/donnexdiritti.com\/wp-content\/uploads\/2012\/01\/1498747146-baby-1867222-960-720.jpg\")
<\/p>\nC\u2019\u00e8 una madre che sembra ridotta uno straccio. E\u2019 una donna che racconta la sua storia: quella di un figlio abusato sessualmente dal padre all\u2019et\u00e0 di quattro anni, un marito che la picchiava e che ha cercato di ucciderla. Un bambino che oggi ha 8 anni e che il tribunale dei minori costringe a vedere il padre malgrado la sua volont\u00e0 a non voler vedere pi\u00f9 il suo abusante. Un obbligo che il giudice ha deciso malgrado le indagini in penale e malgrado un abuso certificato da un grande ospedale di Roma, una scoperta agghiacciante che port\u00f2, a suo tempo, questa madre a denunciare quell\u2019uomo e a separarsi subito.<\/p>\n
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Una decisione che gli sta costando cara perch\u00e9 se da un lato il tribunale penale sta proseguendo l\u2019inchiesta, dall\u2019altra le perizie e la Ctu del tribunale dei minori l\u2019accusa di essere una madre malevola che si oppone al ricongiungimento tra padre e figlio il quale grida,<\/strong> inascoltato, il suo disagio e la volont\u00e0 di non vedersi pi\u00f9 davanti quell\u2019uomo come invece \u00e8 costretto a fare. \u201cE\u2019 come se l\u2019abuso sessuale certificato, il disagio del bambino e le indagini che si svolgono in penale non esistessero \u2013 dice la sua avvocata \u2013 \u00e8 assurdo, la trattano come se fosse responsabile delle violenze del marito, come se fossi lei la criminale, e questo grazie alla maledetta alienazione parentale che ormai mettono in tutte le Ctu che i giudici continuano a chiedere\u201d.<\/p>\n La donna conferma e aggiunge: \u201cDicono che mi oppongo al rapporto tra padre e figlio, che sto alienando mio figlio dal padre e che se lui si rifiuta la colpa \u00e8 mia, sono io che lo manipolo. Della violenza che ha subito mio figlio non si parla, non la prendono proprio in considerazione,<\/strong> anzi l\u2019assistente sociale mi ha anche detto che se non lo porto agli incontri con il padre, il tribunale ci mette 5 minuti a togliermelo e metterlo in casa famiglia. Sono disperata\u201d. Di storie cos\u00ec ne ho sentite tante in questi anni.<\/p>\n Le gemelline che ogni sera venivano molestate dal padre che imponeva il bagnetto: un uomo che cacciato dalla moglie e denunciato, \u00e8 stato assolto per \u201clavaggi maldestri\u201d a dispetto di una madre alienante<\/p><\/blockquote>\n Storie di ordinaria follia in un Paese dove ci si lamenta perch\u00e9 le donne non denunciano senza prendere in considerazione che quando denunciano vengono rivittimizzate e criminalizzate<\/p><\/blockquote>\n da quelle stesse istituzioni che dovrebbero invece sostenerle e aiutarle.\u00a0Il fenomeno della violenza domestica<\/a>, che in Italia raggiunge il 70% della violenza sulle donne, ha un aspetto che le istituzioni continuano a non voler vedere: l\u2019enorme sommerso che non dipende dal masochismo delle donne stesse ma dall\u2019inefficienza dello Stato, dalla paura di subire un processo, oltre alla violenza, e adesso anche dal terrore di perdere i propri figli per vederli rinchiusi in casa famiglia o addirittura affidati a un padre violento proprio grazie all\u2019alienazione parentale, che ormai si \u00e8 infiltrata nei tribunali tra la maggior parte degli psicologi che compilano le Ctu (consulenza tecnica d\u2019ufficio) richiesta ormai come prassi dal giudice quando si tratta di separazioni con minori.<\/strong>\u00a0Un boomerang che ormai \u00e8 nota a tutte le signore che vanno per ricevere giustizia e escono massacrate e bollate come criminali: punite come \u201cmadri malevole\u201d pericolose, per aver messo in discussione il nucleo familiare e la patria potest\u00e0.<\/p>\n Insomma una serie di giudizi redatti da periti, psicologi e assistenti sociali, assolutamente impreparati in materia di violenza domestica e che invece di andarsi a studiare come s\u2019imposta un colloquio con una donna che ha subito violenza,<\/strong> ricorrono in maniera indistinta alla mediazione – vietata dalla Convenzione di Istanbul in caso di violenza domestica – e applicano al caso, ormai metodicamente, una sindrome inesistente e mai dimostrata:<\/p>\n la Pas alias Alienazione parentale che ristabilisce di fatto un patriarcato cancellato solo sulla carta in questo Paese<\/p><\/blockquote>\n Ma oggi c\u2019\u00e8 di pi\u00f9. Si \u00e8 andati oltre. Del fatto che questa sindrome sia un\u2019inesistente bufala non riconosciuta scientificamente, e malgrado ci\u00f2 applicata nei tribunali italiani, se ne \u00e8 parlato molto e sono anni che insieme ad altri denunciamo questa grave violazione del diritto, su cui l\u2019Italia \u00e8 stata redarguita,<\/strong> ovviamente non ascoltata, anche dall\u2019Onu.\u00a0Oggi per\u00f2 assistiamo a qualcosa di osceno perch\u00e9 come se non bastasse la lobby pro-Pas ha trovato due sponsor inaspettate: Michelle Hunziker e Giulia Bongiorno,<\/strong> che pur avendo dato vita a un\u2019associazione che dovrebbe assistere le donne che subiscono violenza, \u201cDoppia difesa\u201d, sponsorizzano l\u2019Alienazione parentale – cavallo di battaglia di uomini e partner violenti nei tribunali quando si parla di affido dei minori<\/strong> – costruendo cos\u00ec un sistema di “doppia accusa” proprio nei confronti delle donne. La show-girl e l’avvocata hanno infatti presentato mesi fa una proposta di legge a iniziativa popolare<\/a> che vorrebbe mandare addirittura in galera chi si macchia dell\u2019inesistente sindrome (Pas alias Alienazione parentale), eludendo i racconti\u00a0delle donne che hanno avuto, e hanno tutt’ora, a che fare con la Pas: storie andrebbero ascoltate attentamente da chi si prefigge di aiutarle.<\/p>\n Una gaffe nella gaffe, dato che la Sindrome di alienazione parentale (Pas) e l\u2019Alienazione parentale sono la stessa cosa<\/p><\/blockquote>\n (un escamotage linguistico usato dagli \u201cesperti di Pas\u201d dal momento in cui \u00e8 stata respinta in diversi ambiti istituzionali come il Ministero della salute e la Cassazione), e dato che la stessa Bongiorno, durante la presentazione della proposta di legge fatta a Milano, di fronte a una platea accuratamente scelta, aveva chiaramente parlato di Pas, e quindi di Sindrome di alienazione parentale, dicendo che \u201ci minori sono della comunit\u00e0 e non solo dei genitori e siccome \u00e8 stato scoperto che esiste una sindrome che \u00e8 la Pas e che crea un problema psicologico nel figlio, a nostro avviso deve esistere una fattispecie incriminatrice che sanziona chi strumentalizza il figlio\u201d. <\/strong>Paole di cui non si capisce bene neanche il senso ma dimenticate durante l\u2019intervista rilasciata all\u2019Espresso.<\/p>\n Presentazione in cui Michelle Hunziker ha chiarito come la loro associazione, che si \u00e8 occupata di stalking e discriminazione, ha poi anche ricevuto \u201ctantissime richieste di aiuto da parte di padri che non riescono a vedere i loro bambini, che si separano e sono disperati\u201d e che \u201cquesta legge si chiamer\u00e0 Alienazione parentale<\/em> che provoca la sindrome sul minore della Pas, ma \u00e8 una violenza anche sul pap\u00e0 o sulla mamma che vive questa cosa\u201d (il testo \u00e8 rintracciabile nel video postato su Youtube da Affari Italiani<\/a>).<\/p>\n Dichiarazioni che dimostrano prima di tutto che loro stesse hanno parlato, e parlano, di Pas e Alienazione parentale in maniera indistinta – contrariamente a quanto dichiarato da Bongiorno nelle dichiarazioni successive – ma soprattutto evidenziano quanto le due promotrici di una legge cos\u00ec importante, tanto da prevedere misure detentive, abbiano davvero poco chiaro sia la provenienza e la storia della Pas<\/strong> (Buongiorno dice che \u201c\u00e8 stato scoperto\u201d senza dare nessun riferimento) sia la fattispecie e lo sviluppo del fantomatica sindrome, ora trasformata in disturbo (Alienazione parentale senza sindrome) dai professionisti della Pas stessa.<\/p>\n Le polemiche suscitate e la rivolta delle avvocate dei centri antiviolenza italiani<\/a>, che mesi fa hanno contestato questa proposta e l\u2019uso strumentale di concetti poco chiari con una lettera aperta alla Rai – dato che Hunziker aveva lanciato questa proposta su Rai tre durante una sua intervista da Fabio Fazio a \u201cChe tempo che fa\u201d – non hanno avuto per\u00f2 l\u2019effetto sperato: le due signore non solo non hanno chiesto un confronto per capire di pi\u00f9 su quale terreno si stavano avventurando ma hanno rilanciato la sfida, dopo l\u2019estate, con uno spot<\/a>\u00a0sulla pseudo Alienazione parentale<\/a>\u00a0al Festival di Venezia, che\u00a0da pochi giorni va in onda nelle case italiane, in cui chiedono anche dei soldi (dona due euro per combattere la Pas).\u00a0Un affronto che ha superato le soglie della decenza quando<\/p>\n lo spot \u00e8 stato presentato alla Scuola di perfezionamento delle Forze di polizia<\/p><\/blockquote>\n come si vede chiaramente sul sito del ministero degli Interni. <\/a>Eventi che hanno creato di nuovo lo sdegno dei centri antiviolenza<\/a> che si sono visti costretti a scrivere nuovamente per chiarire\u00a0come \u201cL\u2019Alienazione parentale (AP) nuova definizione della ex PAS (sindrome di alienazione parentale) \u00e8 uno strumento di pura invenzione di chi vuole paralizzare le scelte di vita delle donne che desiderano separarsi da un uomo violento\u201d, e che \u201cLanciare una campagna contro una sindrome inesistente al fine di sostenere un progetto di legge che vorrebbe introdurre il reato di alienazione parentale<\/strong>, significa fare danno a tutte le donne che hanno figli e vogliono separarsi da un uomo violento\u201d.<\/p>\n Tralasciando volutamente tutti i riferimenti gi\u00e0 elencati<\/a> tante volte in tanti articoli scritti in questi anni <\/a>su quanti hanno ricusato la pseudo-Pas,\u00a0mi soffermo oggi e volutamente su un fatto molto grave, ovvero sull\u2019evidenza che malgrado le raccomandazioni dell\u2019Onu, la bocciatura della Cassazione<\/a>\u00a0e del Ministero della salute, malgrado l\u2019assenza della Pas dal Dsm, e malgrado tutti gli appelli,<\/p>\n la Pas continua a essere usata nei tribunali e accettata come prassi nel pi\u00f9 assoluto silenzio delle istituzioni italiane<\/p><\/blockquote>\n che se da una parte si vantano di aver messo a punto strumenti contro la violenza domestica, dall\u2019altra non mettono un freno a una delle pi\u00f9 gravi violazioni dei diritti umani nel nostro Paese, mentre hanno il dovere di mettere al bando questo strumento di ricatto per le donne, rendendo incostituzionale l\u2019uso della Pas \u2013 Alienazione parentale (come \u00e8 stato gi\u00e0 fatto in Spagna e negli Stati uniti dove ha fatto seri danni), definendolo, quello s\u00ec, come un reato perseguibile per legge.<\/p>\n Gardner scriveva che il terapeuta del bambino alienato \u201cdeve avere la pelle dura ed essere in grado di tollerare le grida e le dichiarazioni sul pericolo di maltrattamento\u201d<\/p><\/blockquote>\n (Gardner, 1999a; p. 201).Riflessioni a cui aggiungiamo che proprio poche settimane fa\u00a0l’Italia \u00e8 stata redarguita dall’Onu in quanto, pur avendo le norme e rispettando sulla carta le linee guida internazionali, non riesce a garantire la tutela delle donne e dei figli che le accompagnano dalla violenza maschile, perch\u00e9,\u00a0secondo il V rapporto del Comitato ONU sui diritti economici, sociali e culturali (E\/C.12\/ITA\/CO\/5,\u00a0Documento1<\/strong><\/a>\u00a0del 28 ottobre 2015), il problema \u00e8 rappresentato proprio\u00a0dalla scarsa applicazione delle misure previste e\u00a0quindi\u00a0dalla carenza di tutele effettive.<\/p>\n Cosa aspettano allora le istituzioni italiane, il governo che si vanta delle sue leggi che rimangono solo sulla carta, i magistrati che ordinano prelevamenti coatti, a vietare che i bambini che sono in una separazione con un genitore violento siano rinchiusi in casa famiglia o affidati al padre abusante per merito di una sindrome che non esiste, inventata da uno pseudo professore venuto alla ribalta mediatica negli Usa grazie al caso Alle<\/strong>n e oggi sponsorizzata in maniera del tutto irresponsabile in Italia? Per non parlare dei giornalisti, colleghi che per la maggior parte continuano a trattare l\u2019argomento come se non fosse accaduto nulla a Cittadella, dove il bambino che venne trascinato fuori dalla scuola per essere messo in casa famiglia era stato dichiarato \u201calienato\u201d dalla madre nei confronti del padre.\u00a0Come se tutti questi casi di sottrazione di minore con accusa di madre malevola, alienante, inadeguata fossero normali e non degne di un approfondimento<\/strong>, casi descritti o tralasciati senza che nel cervello dei colleghi sorga spontanea la domanda: ma che cosa sta succedendo?<\/p>\n Un fenomeno che ha al suo interno tratti inquietanti se, d\u2019altra parte, quei pochi giornalisti che se ne sono occupati in maniera approfondita, sono stati minacciati in qualche modo<\/a>,\u00a0compresi i senatori e le senatrici perseguitati perch\u00e9 anni fa fermarono la proposta di legge\u00a0arrivata alla commissione giustizia al senato<\/a> in cui si chiedeva, con il ddl 957 <\/a>,proprio di inserire la Pas (Alienazione parentale) nella\u00a0modifica della legge che regola l\u2019affido condiviso (56\/2006) e che non pass\u00f2 proprio grazie all\u2019ascolto dei senatori nei confronti della societ\u00e0 civile e delle associazioni che lavoravano contro la violenza sulle donne e che avvertirono della pericolosit\u00e0 di queste modifiche.<\/strong>\u00a0Modifiche che in maniera trasversale ai partiti,<\/a> la lobby pro-Pas ha cercato di far entrare in tutti i modi con numerosi disegni di legge e proposte<\/a> – ce ne sono almeno una decina in ogni legislatura\u00a0– nel tentativo di farne passare almeno una.<\/p>\n Insomma dove c\u2019\u00e8 la Pas, ora camuffata in AP, c\u2019\u00e8 qualcuno che pur di far passare come valida questa sindrome falsa e ascientifica, \u00e8 pronto a tutto, tanto che chi prova a fermarla o a informare in maniera critica, pu\u00f2 passare dei guai.<\/strong> Ma allora facciamoci anche un\u2019altra domanda: ma dietro la Pas o l\u2019Alienazione parentale, dietro tutto questo accanimento e questa determinazione a far passare come buona una cosa che non esiste, malgrado le critiche e i respingimenti, cosa ci sta?<\/p>\n Forse un business cos\u00ec fiorente per cui vale la pena combattere?<\/p><\/blockquote>\n Oppure qualcosa di pi\u00f9? Credo che anche Bongiorno e Hunziker dovrebbero farsi queste domande perch\u00e9 come sono sicura che il loro operato sia fatto in buona fede, cos\u00ec anche sono certa che qualcosa di poco chiaro si nasconda dietro al fantomatico mondo della Alienazione parentale, alias Pas che, guarda caso, colpisce in maniera massiccia le\u00a0madri e quasi mai i padri.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" C\u2019\u00e8 una madre che sembra ridotta uno straccio. E\u2019 una donna che racconta la sua storia: quella di un figlio abusato sessualmente dal padre all\u2019et\u00e0 di quattro anni, un marito che la picchiava e che ha cercato di ucciderla. 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Il giovane collocato a 700 chilometri da casa, dove \u00e8 tornato con mezzi di fortuna da solo e a piedi scappando dalla casa famiglia dove \u00e8 stato per 4 anni, dopo essere stato prelevato con la forza da scuola dato che la madre era stata giudicata inadeguata dal tribunale dei minori. La bambina di otto anni che, dopo aver raccontato dettagliatamente le violenze sessuali subite dal padre, si \u00e8 vista costretta a incontrare il suo abusante perch\u00e9 i periti del tribunale erano convinti che dovesse riappacificarsi con la figura paterna, mentre la madre disperata era costretta a stare zitta<\/strong> perch\u00e9 minacciata di essere accusata di alienare la figlia dal genitore.<\/p>\n![\"\"](\"https:\/\/donnexdiritti.files.wordpress.com\/2013\/11\/femmincidio-2.jpg\")
Un boomerang che si chiama Alienazione parentale (o Sindrome di alienazione parentale che \u00e8 la stessa cosa) e che davanti a una richiesta di giustizia, fa arrivare a queste donne l\u2019accusa di non voler far vedere i figli all\u2019altro genitore, di alienarli e di metterli contro il coniuge o l\u2019ex partner, senza nessun ascolto n\u00e9 dei minori n\u00e9 delle donne che denunciano e si separano dai maltrattanti, riguardo le violenze vissute. La colpa, in quelle stanze, \u00e8 sempre delle madri qualsiasi cosa succeda: lei \u00e8 super protettiva, lei \u00e8 una nevrotica, lei \u00e8 inadatta a fare a madre, \u00e8 una madre nociva perch\u00e9 \u00e8 lei che mette il bambino contro suo padre<\/strong>, lei \u00e8 esagerata perch\u00e9 quest\u2019uomo \u00e8 comunque un buon padre, lei si \u00e8 cercata quest\u2019uomo quindi non si lamenti, lei fa la vittima ma in realt\u00e0 lo vuole solo alienare dal padre.<\/p>\n\u201cMa io non voglio affatto normare la Pas io voglio normare un abuso: chi mi critica non ha letto la mia proposta, che alla Pas non fa cenno\u201d, aveva detto mesi fa l\u2019avvocata Giulia Bongiorno all\u2019Espresso <\/a>dopo le accuse mosse dai centri antiviolenza su questa proposta di legge, aggiungendo di non aver mai immaginato che \u201canzich\u00e9 esaminare la proposta, si inventasse una polemica estrapolando da un discorso molto pi\u00f9 ampio una parola che, peraltro, nel testo nemmeno compare\u201d.<\/strong> \u00a0E per chiarire la loro distanza dalla Pas era anche apparso\u00a0un\u00a0comunicato\u00a0\u00a0in cui si dichiarava che l\u2019associazione \u201cDoppia Difesa\u201d aveva \u201cl\u2019obiettivo di combattere la violenza sulle donne e i minori\u201d e che con questa proposta di legge loro chiedevano solo che fosse \u201cintrodotta una legge sull\u2019Alienazione parentale\u201d.<\/p>\nTanto che DiRe (la Rete dei centri antiviolenza italiani) si chiede: ma \u201cDoppia difesa avr\u00e0 assistito donne che vogliono separarsi dal violento e non riescono a tenerlo lontano dalla loro vita perch\u00e9 ci sono i figli?\u201d.\u00a0<\/strong>Parole che se sono scritte da chi lavora da 30 anni sulla violenza maschile sulle donne e salva queste stesse donne anche dalla morte, devono avere un senso e devono essere ascoltate: il numero delle mamme che oggi hanno paura a separarsi da mariti violenti, perch\u00e9 terrorizzate di perdere i bambini\u00a0attraverso l\u2019accusa di alienare figli che non vogliono vedere il genitore abusante, \u00e8 in crescita proprio grazie al dilagare della Pas \u2013 AP nei tribunali attraverso le perizie degli psicologi e l’azione di avvocati super addestrati.<\/p>\nUn silenzio che sta provocando un danno irreparabile con bambini prelevati a forza da casa e a scuola, strappati dalle mani delle proprie madri senza alcun preavviso, donne che sono costrette a chiedere di vedere i figli in casa famiglia come se facessero l\u2019elemosina, umiliate da assistenti sociali da cui vengono rivittimizzate e trattate come criminali<\/strong> della peggior specie, e che da un po\u2019 di tempo vengono addirittura denunciate per calunnia dal momento che hanno osato segnalare un abusante. Una situazione che imploder\u00e0 in maniera devastante con bambini sedati, isolati dai propri affetti, scaraventati da una parte all\u2019altra, ridotti a pupazzi senza volont\u00e0, inascoltati e spostati come pacchi e tutto perch\u00e9 un tal Richard Gardner, abusante a sua volta, ha costruito una sindrome ad hoc, la Pas,<\/strong> per cui “su un bambino che \u00e8 manipolato dal genitore affidatario (la madre) e denigra e rifiuta il genitore non affidatario (il padre), si deve tener conto che le\u00a0eventuali denunce di abusi paterni sarebbero sempre false<\/strong> (false denunce in fase di separazione), e che terapia deve essere coatta, con minacce al bambino e alla madre, con trasmissione delle informazioni al giudice, e nessuna riservatezza” (Patrizia Romito, Corso di formazione, \u201cViolenze contro le donne e i minori: connessioni, continuit\u00e0 e discontinuit\u00e0\u201d<\/a>).<\/p>\n