{"id":4634,"date":"2015-05-07T18:47:33","date_gmt":"2015-05-07T18:47:33","guid":{"rendered":"http:\/\/bettirossa.com\/?p=4634"},"modified":"2020-03-04T03:02:10","modified_gmt":"2020-03-04T02:02:10","slug":"piano-antiviolenza-governo-renzi-allo-sbaraglio","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/donnexdiritti.com\/2015\/05\/07\/piano-antiviolenza-governo-renzi-allo-sbaraglio\/","title":{"rendered":"Piano Antiviolenza del governo Renzi: dilettanti allo sbaraglio"},"content":{"rendered":"

Dopo diversi rinvii e incertezze, \u00e8 stato presentato oggi a Roma il Piano d\u2019azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere<\/em> (come previsto dall\u2019articolo 5 della legge 119 che nel suo interno conteneva norme per il contrasto alla violenza contro le donne).<\/p>\n

\"\"
Matteo Renzi<\/figcaption><\/figure>\n

Un momento atteso per un Piano che \u00e8 passato di mano in mano e che ha avuto traversie ben prima della sua nascita, con le dimissioni della ex ministra Josefa Idem che fu costretta a passare, suo malgrado, le redini delle Pari opportunit\u00e0 alla viceministra del lavoro, Cecilia Guerra, durante il governo Letta,<\/strong> fino ad arrivare all\u2019attuale Giovanna Martelli, consigliera di pari opportunit\u00e0 del presidente del consiglio, Renzi.<\/strong><\/p>\n

Un Piano straordinario che ha avuto nella sua incubazione un lungo momento di confronto in un tavolo interministeriale, e precisamente quello che Idem aveva ideato come task force ad hoc sulla violenza <\/strong>contro le donne e che doveva essere, nelle sue intenzioni, un tavolo istituzionale affiancato da un altro tavolo in cui si sarebbero sedute le associazioni che da tempo lavorano in Italia sul fenomeno.<\/p>\n

\"\"
Giovanna Martelli<\/figcaption><\/figure>\n

Un confronto che la viceministra Guerra ha abilmente assottigliato, non solo togliendo di mezzo il tavolo della societ\u00e0 civile ma decidendo di invitare a quello interministeriale soltanto alcune associazioni del vasto panorama italiano,<\/strong> e precisamente quelle che oggi hanno firmato\u00a0dichiarazioni congiunte contro l\u2019attuale Piano varato da Giovanna Martelli: un comunicato critico che nasce dal fatto che alla fine neanche quelle associazioni che sono state invitate al tavolo interministeriale, sono state prese in seria considerazione nella stesura del Piano antiviolenza.<\/p>\n

DiRe, Telefono Rosa, Udi, Pangea e Maschile Plurale<\/strong> – questi i gruppi che hanno partecipato al tavolo istituzionale – lamentano oggi che \u201cil ruolo dei centri antiviolenza risulta depotenziato in tutte le azioni del piano e vengono considerati alla stregua di qualsiasi altro soggetto del privato sociale senza alcun ruolo se non quello di meri esecutori di un servizio\u201d, che \u201cla distribuzione delle risorse\u00a0viene frammentata\u00a0senza una regia organica e competente\u00a0e che quindi, non avr\u00e0 una ricaduta sul reale sostegno dei percorsi di autonomia delle donne\u201d, e infine che<\/p>\n

\u201cil sistema di governance<\/em> delineato nel Piano non garantisce il buon funzionamento del sistema nazionale e pone problemi giuridici di coordinamento a livello locale”<\/p><\/blockquote>\n

\"\"vanificando “il funzionamento delle reti territoriali gi\u00e0 esistenti indispensabili per una adeguata protezione e sostegno alle donne\u201d. Un comunicato, quello delle associazioni, in cui viene fatto notare sia che \u201cil linguaggio del Piano \u00e8 discriminatorio rispetto al genere\u201d, sia che al suo interno \u201cnon c’\u00e8 la declinazione al femminile quando si parla di figure professionali femminili\u201d,<\/strong> e che \u201cla funzione dell\u2019Istat, l\u2019istituzione dello Stato che fino ad oggi ha raccolto, validato ed elaborato i dati sulla violenza di genere, \u00e8 cancellata dal Piano\u201d.<\/p>\n

Affermazioni che ci fanno capire come questo Piano sia stato elaborato, in quanto malgrado si dica che\u00a0\u201cAi fini della predisposizione del Piano – si legge nel testo – \u00e8 stato richiesto il contributo delle Amministrazioni centrali competenti, delle Regioni e degli enti locali, nonch\u00e9 delle Associazioni impegnate sul tema della violenza sulle donne\u201d,<\/strong> si capisce come questa\u00a0inclusione in realt\u00e0 non ci sia mai stata sia perch\u00e9 la societ\u00e0 civile italiana non ha partecipato \u2013 in quanto molto pi\u00f9 ampia \u2013 sia perch\u00e9 quella che \u00e8 stata interpellata, nemmeno \u00e8 stata ascoltata.\u00a0Ma che significa tutto questo?<\/p>\n

\"\"La doppia Governance<\/em><\/strong>
\nA leggerlo, il Piano presentato da Martelli, appare come un manifesto di buone intenzioni con grandi proclami copiati qua e l\u00e0, ma senza una reale e concreta intenzione di contrastare la violenza sulle donne. Manca cio\u00e8 l\u2019indicazione pratica e precisa su chi fa cosa e come la fa, facendo anche intravedere la possibile grande confusione che si potr\u00e0 creare sull\u2019esistente, e il grande spreco che avverr\u00e0 di quelle gi\u00e0 esigue risorse nel coprire l’essenziale. <\/strong>Un risultato provocato dalla mancanza di una realistica fotografia della realt\u00e0 del fenomeno e anche dal fatto che nessuno, prima di fare questo Piano, \u00e8 andato a vedere cosa aveva prodotto il primo Piano antiviolenza nazionale varato in Italia dalla ex ministra Mara Carfagna (e gi\u00e0 in scadenza tre anni fa).<\/p>\n

\"\"Nelle molte parole del testo, si legge che \u201cContrastare la violenza maschile contro le donne richiede necessariamente il riconoscimento del fatto che essa si configura all\u2019interno della nostra societ\u00e0 come un fenomeno di carattere strutturale e non episodico o di carattere emergenziale\u201d, si citano le Nazioni Unite, la Convenzione di Istanbul, le raccomandazioni Internazionali, ma stranamente non se ne tiene veramente conto, come se fosse una presa in giro<\/strong>. Si parla di \u201cmultifattorialit\u00e0\u201d, \u201cfenomeno strutturale\u201d, \u201capproccio olistico\u201d, \u201ccontrasto allo stereotipo di genere\u201d ma senza dare reali strumenti concreti per un cambiamento profondo, e senza porsi il problema che per attuare una trasformazione cos\u00ec radicale sono necessari finanziamenti adeguati.<\/p>\n

\"\"Il Piano parla di una \u201cstrategia basata su una governance multilivello\u201d, <\/em>le cui redini sono ben strette nelle mani del governo che si avvale del Dipartimento per le Pari Opportunit\u00e0 per le \u201cfunzioni centrali di direzione\u201d e per coordinare un sistema e la pianificazione \u201cdelle azioni in sinergia con le Amministrazioni centrali, le Regioni, gli Enti locali e le realt\u00e0 del Privato Sociale e dell\u2019associazionismo non governativo<\/strong> impegnate nel contrasto alla violenza e nella protezione delle vittime (Centri Anti Violenza)\u201d.<\/p>\n

Da una parte, dice il Piano, rimarr\u00e0 il tavolo interistituzionale<\/strong> presieduto dalle PO e composto da Interno, Giustizia, Salute, Istruzione, Esteri, Sviluppo Economico, Difesa, Economia, Lavoro, Regioni, enti locali; e dall\u2019altro, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, si attiver\u00e0 \u201cun apposito Osservatorio nazionale sul fenomeno della violenza, con il compito di supportare il Tavolo interistituzionale\u201d, in cui \u00e8 prevista la partecipazione, oltre dei rappresentanti istituzionali, \u201canche delle Associazioni impegnate sul tema della violenza sulle donne\u201d.<\/strong><\/p>\n

\"\"Ci sar\u00e0 cio\u00e8 un \u201cTavolo di Coordinamento\u201d, costituito da \u201cPrefettura, Forze dell\u2019Ordine, Procura della Repubblica, Comuni, Associazioni e gli organismi del Privato Sociale e dell\u2019associazionismo non governativo, ASL\/Aziende ospedaliere (operatori dei Pronto Soccorso), Parti sociali, Associazioni di categoria\u201d, con la costituzione quindi di una governance<\/em> politica che controlla tutto, e una governance tecnica <\/em>di secondo livello, in cui tutti saranno apparentemente sullo stesso piano.<\/strong> Un disegno in cui\u00a0la societ\u00e0 civile non avr\u00e0 un ruolo decisionale n\u00e9 un peso reale, con la conseguente perdita dell\u2019occasione di allargare importanti metodologie sperimentate nel tempo dalle donne per le donne, a livello nazionale.<\/p>\n

Associazioni e centri antiviolenza saranno cos\u00ec usati e controllati nel loro operato – con dati sensibili che dovranno fornire facendo parte di questa governance<\/em> tecnica – in cui una parte predominante lo avranno comunque i Prefetti<\/strong> (come gi\u00e0 ipotizzato nella stesura del testo nominato \u201cCodice rosa\u201d del tavolo degli Interni che prevedeva che tutti i soggetti nominati facessero riferimento al Prefetto designato al vertice di questa governance <\/em>e ora astutamente corretto nel Piano).<\/p>\n

\"\"Finanziamenti<\/strong>
\nIn poche parole i centri antiviolenza e le reti locali delle donne avranno un ruolo secondario e al massimo di supporto all\u2019azione istituzionale che render\u00e0 conto al governo il quale per\u00f2 a oggi, a leggere il Piano, non ha la pi\u00f9 pallida idea su come si presenta la violenza sulle donne in questo Paese. Una sensazione che si vede bene dai finanziamenti stanziati:<\/p>\n

    \n
  • 10 milioni di euro per il 2013 (Legge 119\/2013)<\/li>\n
  • 10 milioni di euro per il 2014 (Legge 147\/2013)<\/li>\n
  • 9 milioni di euro per il 2015 (Legge n.147\/2013)<\/li>\n
  • 10 milioni di euro per il 2016 (Legge n. 147\/2013).<\/li>\n<\/ul>\n

    \"\"Soldi dei quali \u201cnell\u2019ambito delle risorse stanziate di cui sopra e relative agli anni 2013-2015\u201d: 13 milioni di euro sono stati ripartiti, in sede di Conferenza Stato-Regioni, tra le Regioni e le Province Autonome per la \u201cformazione, inserimento lavorativo, all\u2019autonomia abitativa per le donne vittime di violenza, sistemi informativi relativi ai dati\u201d; 7 milioni di euro per la prevenzione;<\/strong> 7 milioni di euro per \u201cprogetti per sviluppare la rete di sostegno alle donne e ai loro figli e attraverso il rafforzamento dei servizi territoriali, dei centri antiviolenza e dei servizi di assistenza, prevenzione, contrasto che, a diverso titolano, entrano in relazione con le vittime\u201d; 2 milioni di euro per la “Banca dati nazionale dedicata al fenomeno della violenza sulle donne basata sul genere”. Peccato che i soldi del 2013 e \u201914 siano stati gi\u00e0 spesi con bandi regionali di cui ancora non abbiamo avuto riscontro nella ripartizione che \u00e8 stata fatta: un gruzzolo, quello del Piano,<\/strong> di cui rimangono<\/p>\n

    i 9 milioni del 2015 e i 10 milioni del 2016 che non bastano neanche per rifinanziare i centri antiviolenza, le case rifugio e gli sportelli di ascolto gi\u00e0 esistenti<\/p><\/blockquote>\n

    \"\"Finanziamenti esigui che, insieme all\u2019accordo Stato-Regioni fatto lo scorso anno in cui venivano date rigide linee per i requisiti dei centri antiviolenza italiani, finir\u00e0 per ridurre alla fame i centri pi\u00f9 deboli, riducendo cos\u00ec la gi\u00e0 esigua presenza di strutture nate dalle donne e per le donne. Centri antiviolenza che saranno comunque usati, grazie al Piano, \u201cnella rilevazione e trasmissione delle informazioni acquisite nel corso delle attivit\u00e0\u201d.\u00a0<\/strong>Perch\u00e9 un altro trabocchetto \u00e8 quello che riguarda i dati e precisamente l\u2019Istat dalle cui mani \u00e8 stata tolta l\u2019elaborazione sulla violenza contro le donne,<\/strong> in quanto \u00e8 presso il Dipartimento per le pari opportunit\u00e0 che \u201cviene costituita una Banca dati nazionale dedicata al fenomeno\u201d, con un altro gruppo di esperti – che pullulano nel Piano e che non sono mai specificati per la loro qualit\u00e0, professionalit\u00e0 e criteri di scelta \u2013 \u201cavente il compito di elaborare proposte di progettazione e di sviluppo del sistema informativo della Banca dati\u201d. Un Gruppo che avr\u00e0 il compito, di \u201celaborare proposte di collaborazione con Istat\u201d<\/strong>: un Istituto che ha sempre svolto egregiamente la sia funzione, e che chiamerei, anche qui, pi\u00f9 in un rapporto di controllo con il Dpo che di collaborazione.<\/p>\n

    \"\"<\/p>\n

    Comunicazione, educazione e formazione<\/strong>
    \nSulla comunicazione poi, il Piano sfiora il ridicolo: \u201cObiettivo prioritario deve essere quello di sensibilizzare gli operatori dei settori dei media per la realizzazione di una comunicazione e informazione, anche commerciale, rispettosa della rappresentazione di genere e, in particolare, della figura femminile anche attraverso l\u2019adozione di codici di autoregolamentazione da parte degli operatori medesimi\u201d. Si parla cio\u00e8 di<\/p>\n

    sensibilizzazione e non di formazione specifica e di un codice di autoregolamentazione che nessuno seguir\u00e0<\/p><\/blockquote>\n

    (soprattutto i giornalisti), mischiando tutto ci\u00f2 che \u00e8 comunicazione – dall\u2019informazione alla pubblicit\u00e0<\/strong> – e mostrando una totale ignoranza su tutto quello che la societ\u00e0 civile ha fatto a riguardo negli ultimi anni: un lavoro apprezzato all’estero ma non nel Paese di appartenenza. Senza individuare percorsi differenti e mirati che distinguano fiction, giornali, pubblicit\u00e0, ecc.<\/p>\n

    \"\"Il Piano Martelli<\/strong> si preoccupa esclusivamente del linguaggio (vietati \u201cvolgarit\u00e0 e turpiloquio\u201d) senza guardare n\u00e9 ai contenuti n\u00e9 alla testa di chi confeziona informazioni e immaginari, e non regala una sola riga ai criteri di formazione specifica, richiamando solo a una vaga attivazione di \u201cprogrammi di formazione in collaborazione con l\u2019ordine professionale dei giornalisti, finalizzati allo sviluppo e al rispetto di un\u2019ottica di genere nell\u2019informazione\u201d, ma soprattutto delega una parte cos\u00ec complessa e cos\u00ec essenziale per la prevenzione della violenza – che significa prima di tutto trasformazione culturale in cui la parte mediatica \u00e8 uno strumento potentissimo – a un altro dei tanti \u201cgruppi di esperti\u201d, di cui \u00e8 disseminato il piano e di cui non si sa nulla (n\u00e9 criteri di scelta n\u00e9 le linee su cui svolger\u00e0 il lavoro n\u00e9 da chi sar\u00e0 composto)<\/strong>.<\/p>\n

    Un gruppo che si dovr\u00e0 occupare anche di modificare il linguaggio \u201cnella pubblica amministrazione\u201d e tutto a titolo gratuito: insomma un tutto fare di dubbia utilit\u00e0 che dovr\u00e0 svolgere un lavoro delicatissimo a gratis e senza criteri prestabiliti n\u00e9 competenze specifiche e senza alcuna linea di demarcazione nell\u2019universo mediale<\/strong> con rispettive e differenziate azioni per ogni ambito specifico, senza probabilmente avere gli strumenti adatti per un cambiamento duraturo.<\/p>\n

    \"\"Sull\u2019educazione poi, altra chiave di volta per la trasformazione della mentalit\u00e0, si parla \u201cdi educare alla parit\u00e0 e al rispetto delle differenze\u201d. E per fare questo cosa fa? \u201cil Governo provveder\u00e0 a elaborare un documento di indirizzo che solleciti tutte le istituzioni scolastiche autonome ad una riflessione e ad un approfondimento dei temi legati all’identit\u00e0 di genere e alla prevenzione della discriminazione di genere, fornendo, al contempo, un quadro di riferimento nell’elaborazione del proprio curricolo all’interno del Piano dell’Offerta Formativa\u201d. Cio\u00e8 ancora una volta il nulla. <\/strong><\/p>\n

    Ci sar\u00e0 poi l\u2019opportunit\u00e0 di fare una formazione dei docenti che per\u00f2 non sar\u00e0 obbligatoria<\/p><\/blockquote>\n

    e la possibilit\u00e0 di rivedere i libri di testo \u201csulla base anche dei documenti elaborati dal Gruppo di esperti sul linguaggio di genere\u201d (di cui sopra),<\/strong> \u201cfermo restando la libert\u00e0 di scelta e di rispetto dei destinatari dei libri di testo, nonch\u00e9 della libert\u00e0 di edizione\u201d.\u00a0Nel senso che nessuno \u00e8 obbligato a fare nulla se non lo vuole o non lo desidera, in barba alla Convenzione di Istanbul nel suo complesso.<\/p>\n

    \"\"Per la formazione di chi ha a che fare con le donne che vivono violenza (un punto fondamentale), a elaborare le linee \u00e8 stato il tavolo del ministero della Sanit\u00e0 che ha deciso la formazione per tutti e senza distinzione, e il risultato \u00e8 stato che \u201cFermo restando il fatto che la Convenzione di Istanbul impegna gli Stati a porre in essere misure atte a garantire una specifica formazione per le figure professionali che si occupano delle vittime e degli autori di atti di violenza di genere e domestica\u201d, il Piano prevede una formazione specifica per operatori e operatrici, mandando al mittente la raccomandazione di un personale femminile che accolga le donne fatta dalle associazioni.<\/strong><\/p>\n

    \"\"Il Piano prevede cos\u00ec formazione per \u201cassistenti sociali, educatrici\/tori professionali, operatrici\/tori socio-sanitari, mediatrici\/tori culturali, volontarie dei Centri Antiviolenza, delle Case rifugio, volontarie\/i del soccorso, forze dell\u2019ordine, docenti di ogni ordine e grado, ispettrici\/ori del lavoro, responsabili di gruppi sociali anche informali e di comunit\u00e0 religiose, consigliere\/i di parit\u00e0 regionali e provinciali, operatrici\/ori degli Sportelli di ascolto, Operatrici\/tori dei servizi per le politiche attive del lavoro\u201d, e addirittura \u201cOperatrici\/tori dedicati alla gestione delle graduatorie per gli alloggi di edilizia residenziale pubblica\u201d: insomma tutti ma senza specificare per\u00f2 n\u00e9 chi fa questa formazione n\u00e9 le sue linee differenziate secondo gli ambiti, <\/strong><\/p>\n

    ma soprattutto non si fa cenno alcuno a uno dei nodi fondamentali, ovvero la formazione della magistratura<\/p><\/blockquote>\n

    e di quei giudici che si trovano poi a decidere sulla pelle donne e di quegli psicologi e psichiatri che spesso con le loro Ctu mandano in casa famiglia molti di quei bambini e bambine che assistono a violenza domestica sulle madri, o che la subiscono – tanto che c\u2019\u00e8 da aspettarsi che in un Paese come questo nella formazione per chi opera contro la violenza sulle donne spunti anche la Pas (sindrome di alienazione parentale) che sta massacrando le donne che denunciano violenze su se stesse e sui figli e che chiedono di separarsi da mariti violenti sia ai tribunali dei minori che ai tribunali civili.<\/p>\n

    \"\"La valutazione del rischio<\/strong>
    \nA dimostrare la smaccata incompetenza di chi ha redatto questo Piano, \u00e8 per\u00f2 la parte che riguarda le \u201cLinee di indirizzo per la Valutazione del Rischio\u201d che per il Dpo \u201csono orientative e non vincolanti\u201d in quanto \u201crappresentano un metodo di valutazione semplificato da mettere a disposizione delle operatrici e degli operatori che si trovano a trattare situazioni di violenza contro le donne\u201d, mentre il fattore della valutazione rischio pu\u00f2 salvare le donne dal femmicidio: e allora perch\u00e9 \u00e8\u00a0facoltativo? Stessa vaghezza per il Reinserimento socio-lavorativo delle donne che escono dalla violenza (chi lo fa? chi ne \u00e8 responsabile?) su cui si parla di \u201cindividuazione di un referente e\/o un\u2019equipe<\/em> di professionisti di riferimento della rete stessa\u201d.<\/p>\n

    \"\"<\/strong>Infine, il ministero della sanit\u00e0 non raccoglier\u00e0 i dati sulla violenza (scandaloso), mentre non si parla n\u00e9 di formazione specifica dei giudici (fondamentale), ma neanche di corsi specifici nelle Universit\u00e0 che sono il fulcro per la formazione delle nuove leve in ogni ambito<\/strong>: dai medici, ai giornalisti, ai docenti stessi, alle operatrici, magistratura, ecc. In questo Piano sono assenti\u00a0pezzi essenziali e tutto sembra rimanere\u00a0al caso,\u00a0ma soprattutto\u00a0manca\u00a0di quel mero senso pratico come di chi cerca di risolvere un problema complesso di cui non ha assolutamente cognizione, dando tutto in mano a gruppi di lavoro non ben definiti con assenza completa di specificazione, di linee guida, di criteri di reclutamento, ben ontano quindi dalla metodologia della Convenzione di Istanbul a cui si richiama.<\/strong><\/p>\n

    Un dubbio, quello dell\u2019incompetenza di\u00a0chi ha redatto il Piano, che era gi\u00e0 sorto\u00a0quando abbiamo visto pubblicate sul sito delle Pari opportunit\u00e0 le linee, ancora pi\u00f9 vaghe, di questo Piano affinch\u00e9 il \u201cpubblico\u201d esprimesse la sua opinione: un escamotage di falsa apertura che ha causato solo l\u2019intervento di troll che hanno infestato le pagine.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

    Dopo diversi rinvii e incertezze, \u00e8 stato presentato oggi a Roma il Piano d\u2019azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere (come previsto dall\u2019articolo 5 della legge 119 che nel suo interno conteneva norme per il contrasto alla violenza contro le donne). Un momento atteso per un Piano che \u00e8 passato di mano in […]<\/p>\n","protected":false},"author":2,"featured_media":11413,"comment_status":"closed","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[24],"tags":[462,499,515,593,687,709,724,751,873,988,1043,1194,1224,1314,1591,1662,1675],"yoast_head":"\nPiano Antiviolenza del governo Renzi: dilettanti allo sbaraglio - DonnexDiritti<\/title>\n<meta name=\"robots\" content=\"index, follow, max-snippet:-1, max-image-preview:large, max-video-preview:-1\" \/>\n<link rel=\"canonical\" href=\"https:\/\/donnexdiritti.com\/2015\/05\/07\/piano-antiviolenza-governo-renzi-allo-sbaraglio\/\" \/>\n<meta property=\"og:locale\" content=\"it_IT\" \/>\n<meta property=\"og:type\" content=\"article\" \/>\n<meta property=\"og:title\" content=\"Piano Antiviolenza del governo Renzi: dilettanti allo sbaraglio - DonnexDiritti\" \/>\n<meta property=\"og:description\" content=\"Dopo diversi rinvii e incertezze, \u00e8 stato presentato oggi a Roma il Piano d\u2019azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere (come previsto dall\u2019articolo 5 della legge 119 che nel suo interno conteneva norme per il contrasto alla violenza contro le donne). Un momento atteso per un Piano che \u00e8 passato di mano in […]\" \/>\n<meta property=\"og:url\" content=\"https:\/\/donnexdiritti.com\/2015\/05\/07\/piano-antiviolenza-governo-renzi-allo-sbaraglio\/\" \/>\n<meta property=\"og:site_name\" content=\"DonnexDiritti\" \/>\n<meta property=\"article:published_time\" content=\"2015-05-07T18:47:33+00:00\" \/>\n<meta property=\"article:modified_time\" content=\"2020-03-04T02:02:10+00:00\" \/>\n<meta property=\"og:image\" content=\"https:\/\/donnexdiritti.com\/wp-content\/uploads\/2015\/05\/1393002231_renzi.jpg\" \/>\n\t<meta property=\"og:image:width\" content=\"960\" \/>\n\t<meta property=\"og:image:height\" content=\"394\" \/>\n\t<meta property=\"og:image:type\" content=\"image\/jpeg\" \/>\n<meta name=\"author\" content=\"Luisa Betti Dakli\" \/>\n<meta name=\"twitter:card\" content=\"summary_large_image\" \/>\n<meta name=\"twitter:label1\" content=\"Scritto da\" \/>\n\t<meta name=\"twitter:data1\" content=\"Luisa Betti Dakli\" \/>\n\t<meta name=\"twitter:label2\" content=\"Tempo di lettura stimato\" \/>\n\t<meta name=\"twitter:data2\" content=\"14 minuti\" \/>\n<script type=\"application\/ld+json\" class=\"yoast-schema-graph\">{\"@context\":\"https:\/\/schema.org\",\"@graph\":[{\"@type\":\"WebPage\",\"@id\":\"https:\/\/donnexdiritti.com\/2015\/05\/07\/piano-antiviolenza-governo-renzi-allo-sbaraglio\/\",\"url\":\"https:\/\/donnexdiritti.com\/2015\/05\/07\/piano-antiviolenza-governo-renzi-allo-sbaraglio\/\",\"name\":\"Piano Antiviolenza del governo Renzi: dilettanti allo sbaraglio - DonnexDiritti\",\"isPartOf\":{\"@id\":\"https:\/\/donnexdiritti.com\/#website\"},\"datePublished\":\"2015-05-07T18:47:33+00:00\",\"dateModified\":\"2020-03-04T02:02:10+00:00\",\"author\":{\"@id\":\"https:\/\/donnexdiritti.com\/#\/schema\/person\/3213e72143e028513562f18c8fc3efd3\"},\"breadcrumb\":{\"@id\":\"https:\/\/donnexdiritti.com\/2015\/05\/07\/piano-antiviolenza-governo-renzi-allo-sbaraglio\/#breadcrumb\"},\"inLanguage\":\"it-IT\",\"potentialAction\":[{\"@type\":\"ReadAction\",\"target\":[\"https:\/\/donnexdiritti.com\/2015\/05\/07\/piano-antiviolenza-governo-renzi-allo-sbaraglio\/\"]}]},{\"@type\":\"BreadcrumbList\",\"@id\":\"https:\/\/donnexdiritti.com\/2015\/05\/07\/piano-antiviolenza-governo-renzi-allo-sbaraglio\/#breadcrumb\",\"itemListElement\":[{\"@type\":\"ListItem\",\"position\":1,\"name\":\"Home\",\"item\":\"https:\/\/donnexdiritti.com\/\"},{\"@type\":\"ListItem\",\"position\":2,\"name\":\"Piano Antiviolenza del governo Renzi: dilettanti allo sbaraglio\"}]},{\"@type\":\"WebSite\",\"@id\":\"https:\/\/donnexdiritti.com\/#website\",\"url\":\"https:\/\/donnexdiritti.com\/\",\"name\":\"DonnexDiritti\",\"description\":\"\",\"potentialAction\":[{\"@type\":\"SearchAction\",\"target\":{\"@type\":\"EntryPoint\",\"urlTemplate\":\"https:\/\/donnexdiritti.com\/?s={search_term_string}\"},\"query-input\":\"required name=search_term_string\"}],\"inLanguage\":\"it-IT\"},{\"@type\":\"Person\",\"@id\":\"https:\/\/donnexdiritti.com\/#\/schema\/person\/3213e72143e028513562f18c8fc3efd3\",\"name\":\"Luisa Betti Dakli\",\"image\":{\"@type\":\"ImageObject\",\"inLanguage\":\"it-IT\",\"@id\":\"https:\/\/donnexdiritti.com\/#\/schema\/person\/image\/\",\"url\":\"https:\/\/secure.gravatar.com\/avatar\/7f827ed95fbb6ca518093414a4a6f61d?s=96&d=mm&r=g\",\"contentUrl\":\"https:\/\/secure.gravatar.com\/avatar\/7f827ed95fbb6ca518093414a4a6f61d?s=96&d=mm&r=g\",\"caption\":\"Luisa Betti Dakli\"},\"description\":\"Direttrice di DonnexDiritti Network e International Women\",\"url\":\"https:\/\/donnexdiritti.com\/author\/donnexdiritti\/\"}]}<\/script>\n<!-- \/ Yoast SEO plugin. -->","yoast_head_json":{"title":"Piano Antiviolenza del governo Renzi: dilettanti allo sbaraglio - DonnexDiritti","robots":{"index":"index","follow":"follow","max-snippet":"max-snippet:-1","max-image-preview":"max-image-preview:large","max-video-preview":"max-video-preview:-1"},"canonical":"https:\/\/donnexdiritti.com\/2015\/05\/07\/piano-antiviolenza-governo-renzi-allo-sbaraglio\/","og_locale":"it_IT","og_type":"article","og_title":"Piano Antiviolenza del governo Renzi: dilettanti allo sbaraglio - DonnexDiritti","og_description":"Dopo diversi rinvii e incertezze, \u00e8 stato presentato oggi a Roma il Piano d\u2019azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere (come previsto dall\u2019articolo 5 della legge 119 che nel suo interno conteneva norme per il contrasto alla violenza contro le donne). Un momento atteso per un Piano che \u00e8 passato di mano in […]","og_url":"https:\/\/donnexdiritti.com\/2015\/05\/07\/piano-antiviolenza-governo-renzi-allo-sbaraglio\/","og_site_name":"DonnexDiritti","article_published_time":"2015-05-07T18:47:33+00:00","article_modified_time":"2020-03-04T02:02:10+00:00","og_image":[{"width":960,"height":394,"url":"https:\/\/donnexdiritti.com\/wp-content\/uploads\/2015\/05\/1393002231_renzi.jpg","type":"image\/jpeg"}],"author":"Luisa Betti Dakli","twitter_card":"summary_large_image","twitter_misc":{"Scritto da":"Luisa Betti Dakli","Tempo di lettura stimato":"14 minuti"},"schema":{"@context":"https:\/\/schema.org","@graph":[{"@type":"WebPage","@id":"https:\/\/donnexdiritti.com\/2015\/05\/07\/piano-antiviolenza-governo-renzi-allo-sbaraglio\/","url":"https:\/\/donnexdiritti.com\/2015\/05\/07\/piano-antiviolenza-governo-renzi-allo-sbaraglio\/","name":"Piano Antiviolenza del governo Renzi: dilettanti allo sbaraglio - DonnexDiritti","isPartOf":{"@id":"https:\/\/donnexdiritti.com\/#website"},"datePublished":"2015-05-07T18:47:33+00:00","dateModified":"2020-03-04T02:02:10+00:00","author":{"@id":"https:\/\/donnexdiritti.com\/#\/schema\/person\/3213e72143e028513562f18c8fc3efd3"},"breadcrumb":{"@id":"https:\/\/donnexdiritti.com\/2015\/05\/07\/piano-antiviolenza-governo-renzi-allo-sbaraglio\/#breadcrumb"},"inLanguage":"it-IT","potentialAction":[{"@type":"ReadAction","target":["https:\/\/donnexdiritti.com\/2015\/05\/07\/piano-antiviolenza-governo-renzi-allo-sbaraglio\/"]}]},{"@type":"BreadcrumbList","@id":"https:\/\/donnexdiritti.com\/2015\/05\/07\/piano-antiviolenza-governo-renzi-allo-sbaraglio\/#breadcrumb","itemListElement":[{"@type":"ListItem","position":1,"name":"Home","item":"https:\/\/donnexdiritti.com\/"},{"@type":"ListItem","position":2,"name":"Piano Antiviolenza del governo Renzi: dilettanti allo sbaraglio"}]},{"@type":"WebSite","@id":"https:\/\/donnexdiritti.com\/#website","url":"https:\/\/donnexdiritti.com\/","name":"DonnexDiritti","description":"","potentialAction":[{"@type":"SearchAction","target":{"@type":"EntryPoint","urlTemplate":"https:\/\/donnexdiritti.com\/?s={search_term_string}"},"query-input":"required name=search_term_string"}],"inLanguage":"it-IT"},{"@type":"Person","@id":"https:\/\/donnexdiritti.com\/#\/schema\/person\/3213e72143e028513562f18c8fc3efd3","name":"Luisa Betti Dakli","image":{"@type":"ImageObject","inLanguage":"it-IT","@id":"https:\/\/donnexdiritti.com\/#\/schema\/person\/image\/","url":"https:\/\/secure.gravatar.com\/avatar\/7f827ed95fbb6ca518093414a4a6f61d?s=96&d=mm&r=g","contentUrl":"https:\/\/secure.gravatar.com\/avatar\/7f827ed95fbb6ca518093414a4a6f61d?s=96&d=mm&r=g","caption":"Luisa Betti Dakli"},"description":"Direttrice di DonnexDiritti Network e International Women","url":"https:\/\/donnexdiritti.com\/author\/donnexdiritti\/"}]}},"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/donnexdiritti.com\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/4634"}],"collection":[{"href":"https:\/\/donnexdiritti.com\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/donnexdiritti.com\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/donnexdiritti.com\/wp-json\/wp\/v2\/users\/2"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/donnexdiritti.com\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=4634"}],"version-history":[{"count":12,"href":"https:\/\/donnexdiritti.com\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/4634\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":13395,"href":"https:\/\/donnexdiritti.com\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/4634\/revisions\/13395"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/donnexdiritti.com\/wp-json\/wp\/v2\/media\/11413"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/donnexdiritti.com\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=4634"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/donnexdiritti.com\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=4634"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/donnexdiritti.com\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=4634"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}