{"id":4022,"date":"2021-03-01T00:14:36","date_gmt":"2021-02-28T23:14:36","guid":{"rendered":"http:\/\/bettirossa.com\/?p=4022"},"modified":"2021-03-04T09:28:12","modified_gmt":"2021-03-04T08:28:12","slug":"femminicidio-rivittimizzazione-e-convenzione-di-istanbul","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/donnexdiritti.com\/2021\/03\/01\/femminicidio-rivittimizzazione-e-convenzione-di-istanbul\/","title":{"rendered":"Violenza di genere: corretta informazione come prevenzione"},"content":{"rendered":"

In \u201cTransforming a Rape Culture\u201d, Patricia Donat e John D\u2019Emilio definiscono la cultura dello stupro come \u201cun complesso di credenze che incoraggiano l\u2019aggressivit\u00e0 sessuale maschile e supportano la violenza contro le donne\u201d, una cultura che \u201ccondona come normale il terrorismo fisico ed emotivo contro donne\u201d e in cui \u201csia gli uomini che le donne assumono la violenza come un fatto della vita inevitabile\u201d.<\/p>\n

Per contrastare la violenza contro le donne come fenomeno strutturale \u00e8 necessario un cambiamento di mentalit\u00e0<\/p><\/blockquote>\n

una trasformazione culturale che porti all\u2019adeguata consapevolezza che stereotipi e ruoli imposti sono cos\u00ec radicati nel modo di vivere da risultare spesso invisibili. Modelli che pongono uomini e donne su piani di superiorit\u00e0 e subalternit\u00e0 esclusivamente in base al sesso e senza altra motivazione, condizionando pesantemente le relazioni umane. Gabbie invisibili, sia per le donne che per gli uomini, e humus culturale su cui prolifera una discriminazione di genere che \u00e8 gi\u00e0 una forma di violenza in quanto considera la donna come un oggetto da conquistare, possedere, controllare, ed eventualmente sopprimere.<\/p>\n

L\u2019aspetto internazionale<\/strong><\/p>\n

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Luisa Betti Dakli<\/figcaption><\/figure>\n

Dal punto di vista internazionale, dati Onu ci dicono che nel mondo 7 donne su 10 subiscono una forma di violenza nel corso della vita<\/strong>, e che 600 milioni di donne vivono in nazioni che non lo considerano un reato. Un fenomeno planetario su cui Nazioni Unite e il Consiglio d\u2019Europa hanno recentemente delineato contenuti e forme di contrasto, sia con le \u201cconclusioni condivise\u201d per l\u2019eliminazione e la prevenzione di tutte le forme di violenza contro donne e ragazze, nel marzo 2013 (UN Women \u2013 57a Commission\u00a0on the\u00a0Status of Women, 4\/15 marzo 2013, New York), sia con la \u201cConvenzione sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica\u201d, presentata a Istanbul nel 2011 e ora in vigore negli Stati che l\u2019hanno ratificata, compresa l\u2019Italia. Documenti che insistono chiaramente sul pensante ruolo degli stereotipi. Nelle conclusioni della 57a CSW si legge che<\/p>\n

La violenza di genere \u00e8 una forma di discriminazione correlata agli stereotipi che nega il godimento da parte di donne e bambine dei diritti umani e delle libert\u00e0<\/p><\/blockquote>\n

\"\"mentre nella Convenzione di Istanbul si legge che \u201cil raggiungimento dell\u2019uguaglianza di genere de jure e de facto<\/em> \u00e8 un elemento chiave per prevenire la violenza contro le donne\u201d. Sulla stretta relazione tra femmicidio e stereotipi, durante il simposio viennese della \u201cAcademic Councilon United Nations System\u201d (ACUNS) del novembre 2012, esperte tra cui Diana EH Russell, Michelle Bachelet, Rashida Manjoo, hanno redatto un documento in cui viene chiarita la radice di genere delle varie forme di violenza contro le donne fino all\u2019uccisione. \u201cIl femmicidio \u2013 si legge – \u00e8 l\u2019ultima forma di violenza contro le donne e le ragazze\u201d, e le cause \u201csono radicate nelle relazioni di potere storicamente ineguali tra uomini e donne<\/strong>, e nella discriminazione sistemica basata sul genere\u201d.<\/p>\n

Sul femminicidio \u00e8 stata la Special Rapporteur dell\u2019Onu, Rashida Manjoo,<\/strong> a rompere il tab\u00f9 presentando a Ginevra nel giugno 2013 il primo \u201cRapporto tematico sul femminicidio\u201d, dove ha chiarito che la matrice della discriminazione delle donne non ha confini e oltrepassa paesi, societ\u00e0 e religioni diverse tra loro nel mondo, e che \u201cil riconoscimento dei diritti fondamentali da parte delle donne, resta un\u2019importante strumento strategico e politico per fronteggiare questa violazione dei diritti umani\u201d.<\/p>\n