{"id":3984,"date":"2017-07-06T11:37:59","date_gmt":"2017-07-06T09:37:59","guid":{"rendered":"http:\/\/bettirossa.com\/?p=3984"},"modified":"2021-03-04T09:25:10","modified_gmt":"2021-03-04T08:25:10","slug":"i-danni-di-una-informazione-che-sostiene-la-cultura-dello-stupro","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/donnexdiritti.com\/2017\/07\/06\/i-danni-di-una-informazione-che-sostiene-la-cultura-dello-stupro\/","title":{"rendered":"Femminicidio: per un’informazione che superi la rivittimizzazione"},"content":{"rendered":"
Si parla spesso di un cambiamento culturale per contrastare la violenza contro le donne in quanto fenomeno strutturale. Ma cosa significa cambiare la cultura? La cultura non \u00e8 un qualcosa di estraneo e si pu\u00f2 cambiare solo partendo da noi. Per questo cambiare la cultura, significa cambiare il modo di pensare, con una consapevolezza e una conoscenza che permetta di rintracciare stereotipi e ruoli nascosti nelle pieghe profonde della societ\u00e0, e cos\u00ec tanto radicati nel nostro modo di essere, da risultare quasi invisibili. Stereotipi che sono parte integrante del nostro modo di vivere, e che pongono uomini e donne su piani di superiorit\u00e0 e subalternit\u00e0 in base al sesso, e senza alcuna altra motivazione,<\/strong> condizionando pesantemente le relazioni umane attraverso un pregiudizio. Ruoli definiti, gabbie invisibili ma pesantissime, che sono l\u2019humus su cui proliferano la discriminazione e la violenza di genere con un pregiudizio cos\u00ec interno alla societ\u00e0 che anche l\u2019occhio pi\u00f9 attento pu\u00f2 non rendersi conto.<\/p>\n Una discriminazione che \u00e8 gi\u00e0 una forma di violenza che considera la donna come un oggetto da conquistare, possedere, controllare, e non un soggetto L\u2019aspetto internazionale<\/strong><\/p>\n La violenza maschile contro le donne non \u00e8 un fenomeno n\u00e9 nuovo n\u00e9 solo italiano, e i dati dell\u2019Onu ci dicono che nel mondo 7 donne su 10 subiscono una forma di violenza nel corso della vita, e che 600 milioni di donne vivono in nazioni che non considerano questo come reato: una violazione di diritti umani planetaria. Dati su cui si sono concentrati a livello internazionale le Nazioni Unite che hanno siglato una storica carta contro la violenza su donne e bambine alla \u201cCommission on the Status of Women\u201d dell\u2019anno scorso (CSW, 8\/15 marzo 2013), e il Consiglio d\u2019Europa con la \u201cConvenzione sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica\u201d<\/strong>, redatta a Istanbul nel maggio 2011: organi internazionali che hanno sentito il bisogno di dare disposizioni organiche in merito, previa consultazione di Ong e associazioni della societ\u00e0 civile, delineando chiaramente sia i termini in cui questa violenza si manifesta, sia le forme di contrasto.<\/p>\n Nel novembre del 2012 a Vienna, la \u201cAcademic Councilon United Nations System\u201d(ACUNS), ha redatto un documento sul femmicidio (da non confondere femminicidio), in cui esperte internazionali come Diana EH Russell (criminologa statunitense che ha coniato il termine), Michelle Bachelet (ex UN Women e ora presidente del Cile), Rashida Manjoo (relatrice speciale dell\u2019ONU sulla violenza contro le donne)<\/strong>, hanno discusso in un simposio di studiose ed esperte sulla radice di genere delle varie forme di violenza contro le donne che portano fino alla loro uccisione. Nel rapporto finale si pu\u00f2 leggere che<\/p>\n \u00abil femmicidio \u00e8 l\u2019ultima forma di violenza contro le donne e le ragazze, e assume molteplici forme\u00bb<\/em><\/p><\/blockquote>\n \u00a0e che\u00a0\u00abLe sue molte cause sono radicate nelle relazioni di potere storicamente ineguali tra uomini e donne, e nella discriminazione sistemica basata sul genere\u00bb<\/em>.\u00a0 <\/strong>Infine il documento rammenta che\u00a0<\/strong>\u00abPer considerare un caso come femmicidio, ci deve essere l\u2019intenzione implicita di svolgere l\u2019omicidio e un<\/em> collegamento dimostrato tra il crimine e il genere femminile della vittima\u00bb<\/em><\/strong>\u00a0e che\u00a0\u00abFinora, i dati sul femmicidio sono altamente inaffidabili e il numero stimato di donne che ne sono state vittime variano di conseguenza\u00bb<\/em>, ma che\u00a0\u00abi femmicidi avvengono in ogni paese del mondo e la pi\u00f9 grande preoccupazione \u00e8 che questi omicidi continuano ad essere accettati, tollerati o giustificati come fossero la norma\u00bb<\/em>.<\/p>\n
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