{"id":3919,"date":"2014-02-04T12:56:41","date_gmt":"2014-02-04T11:56:41","guid":{"rendered":"http:\/\/bettirossa.com\/?p=3919"},"modified":"2020-03-02T23:01:28","modified_gmt":"2020-03-02T22:01:28","slug":"violenza-a-5-stelle-da-donne99-su-pagina99","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/donnexdiritti.com\/2014\/02\/04\/violenza-a-5-stelle-da-donne99-su-pagina99\/","title":{"rendered":"Su Boldrini la violenza a 5 stelle"},"content":{"rendered":"
Cosa succederebbe se durante un conflitto armato una donna in prima linea fosse indicata da un capo branco come causa del disastro e quindi bersaglio da punire? Semplice, la risposta \u00e8 stupro collettivo. Lo stupro come arma di guerra abbraccia culturalmente ambiti radicati nella vita quotidiana da cui non \u00e8 slegato – altrimenti non esisterebbe e non avrebbe senso – ed \u00e8 l\u2019extrema ratio\u00a0della violenza contro le donne in una situazione \u201climite\u201d come \u00e8 una guerra<\/strong>, ma porta in s\u00e9 gli stessi concetti di controllo, punizione, possesso, corpo ridotto a oggetto, distruzione di questo stesso corpo umiliato e ridotto a \u201cnulla\u201d, propri del femminicidio, e che considera lo stupro un\u2019arma a tutti gli effetti. Oggi, a proposito di questo, parliamo di stupro mediatico collettivo in un contesto di conflitto rappresentato da una bassa soglia di tollerabilit\u00e0 e assenza di confronto.<\/p>\n