{"id":3763,"date":"2013-11-24T23:26:52","date_gmt":"2013-11-24T22:26:52","guid":{"rendered":"http:\/\/donnexdiritti.wordpress.com\/?p=3763"},"modified":"2020-03-04T04:00:01","modified_gmt":"2020-03-04T03:00:01","slug":"alle-donne-si-chiedono-passi-indietro-2013","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/donnexdiritti.com\/2013\/11\/24\/alle-donne-si-chiedono-passi-indietro-2013\/","title":{"rendered":"Turchia: Erdogan chiede alle donne di fare troppi passi indietro"},"content":{"rendered":"
Oggi a Istanbul della mobilitazione che nei mesi di giugno e luglio ha riversato migliaia di uomini e donne contro il governo di Erdo\u011fan, sembra rimasto ben poco. In compenso piazza Taksim sembra una caserma a cielo aperto, con 4 enormi pullman pieni di poliziotti in divisa nera, parcheggiati \ufb01ssi sul lato sinistro della piazza, e un continuo via vai di camionette che sfrecciano a sirene spiegate su \u0130stiklal Caddesi.<\/strong><\/p>\n Sotto lo sguardo svogliato dei turisti, i turchi che si ritrovano nel piccolo parco di Gezi, si dividono tra poliziotti in divisa, quelli in borghese, e il resto<\/strong>. Mentre, quasi in sordina, sono anche ripresi i lavori davanti al parco, dopo che un mese fa un tribunale amministrativo di Istanbul ha rovesciato la prima sentenza che sospendeva l\u2019abbattimento di Gezi Park per la costruzione del centro commerciale, sotto la pressione del Ministero della cultura e turismo, malgrado la promessa del premier a indire un referendum sulla questione.<\/strong> E c\u2019\u00e8 anche chi, come il sindaco Kadir Topbas, sta pensando di rimpiazzare Gezi con un Central Park da un milione di metri quadrati fuori le mura.<\/p>\n