{"id":3730,"date":"2013-11-24T15:58:42","date_gmt":"2013-11-24T14:58:42","guid":{"rendered":"http:\/\/donnexdiritti.wordpress.com\/?p=3730"},"modified":"2020-03-04T04:21:39","modified_gmt":"2020-03-04T03:21:39","slug":"le-donne-del-presidente-2012","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/donnexdiritti.com\/2013\/11\/24\/le-donne-del-presidente-2012\/","title":{"rendered":"Presidenziali: la War Against Women della destra fa vincere Obama"},"content":{"rendered":"

Avevano detto che una gravidanza \u00e8 \u00abun dono di Dio\u00bb anche se frutto di una violenza, avevano affermato che una donna vittima di stupro non pu\u00f2 rimanere incinta, avevano trattato la giovane studentessa Sandra Fluke come una \u00abprostituta\u00bb perch\u00e9 aveva sostenuto pubblicamente la campagna per la contraccezione di Obama: e alla \ufb01ne sono stati scon\ufb01tti.<\/p>\n

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Barak e Michelle Obama dopo la vittoria<\/figcaption><\/figure>\n

Stiamo parlando della campagna elettorale che nell\u2019ultimo anno ha visto fronteggiarsi il repubblicano Mitt Romney e il democratico Barak Obama, oggi riconfermato presidente degli Stati Uniti con le elezioni<\/strong> che si sono svolte lo scorso 6 novembre, e in cui il ruolo delle donne \u00e8 stato fondamentale. In particolare la netta scon\ufb01tta dei candidati repubblicani nella corsa per il Senato Richard Mourdock nell\u2019Indiana e Todd Akin nel Missouri \u2013 due Stati vinti dal repubblicano Mitt Romney nella corsa presidenziale<\/strong> \u2013 hanno messo in luce come l\u2019America non abbia gradito le affermazioni in cui<\/p>\n

Mourdock si era dichiarato contrario all\u2019aborto anche dopo uno stupro perch\u00e9 la nascita di un bimbo \u00e8 evento \u00abvoluto da Dio\u00bb<\/p><\/blockquote>\n

Akin da parte sua sosteneva che se una donna viene veramente stuprata secerne un liquido che neutralizza gli spermatozoi da cui non pu\u00f2 esserci nessuna gravidanza: affermazioni quanto pi\u00f9 gravi perch\u00e9 fatte da William-Todd Akin il quale, come appreso dagli archivi pubblicati da \u00abPost Dispatch\u00bb,<\/strong> cambi\u00f2 nome (col suo secondo nome), prima di entrare in politica per non lasciare traccia dei suoi 8 arresti avvenuti per violazione di domicilio e resistenza a pubblico u\ufb03ciale<\/strong> presso cliniche in cui le donne potevano interrompere gravidanze indesiderate.<\/p>\n

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Una War against women , quella del GOP, partita per porre un argine alla riforma sanitaria di Obama per poi sfociare in un\u2019ondata devastante contro il corpo delle donne<\/strong>, e che ha dato la possibilit\u00e0 alla campagna democratica di mettere a fuoco diverse gaffe degli avversari proponendo ribattute che hanno funzionato come boomerang dolorosi verso tutti i repubblicani. Dopo un iniziale tentennamento, Obama ha preso le redini di questa guerra non solo difendendo i diritti delle americane<\/strong> ma anche rendendole protagoniste della sua campagna perch\u00e9 si \u00e8 reso conto che se voleva vincere davvero, non poteva farne a meno. Durante la chiusura in Ohio, il presidente ha incontrato i suoi fan a Cleveland e ai piedi dell\u2019Air Force One ha detto chiaro e tondo alle sue elettrici: \u00abVoi non volete che un gruppo di politici a Washington, per la maggior parte uomini, prendano decisioni sulla salute delle donne.<\/strong> Le donne possono prendere da sole le proprie decisioni.<\/strong> \u00c8 questo che io chiedo e che continuer\u00f2 a fare come presidente degli Stati Uniti\u00bb.<\/p>\n

Ma Obama ha avuto il voto del 55% delle donne di cui il 68% nubili<\/p><\/blockquote>\n

\"\"non solo perch\u00e9 ha difeso pubblicamente i loro diritti contro l\u2019affronto del GOP, ma anche perch\u00e9 ha capito in tempo il ruolo delle americane nella societ\u00e0 e quanto il loro rapporto con il potere si stia rapidamente trasformando. Ha capito che le donne non hanno solo il polso della situazione tra tasse, bollette, e spese domestiche, ma rappresentano il blocco demogra\ufb01co elettorale pi\u00f9 ampio e consapevole. <\/strong>Per capire come le cose siano cambiate basta leggere l\u2019indagine del Pew Research Center in cui si dice che per il 66% delle americane, tra i 18 e i 34 anni, avere successo in una professione ben pagata \u00e8 \u00abuna delle cose pi\u00f9 importanti della vita\u00bb,<\/strong> con una percentuale al femminile che per la prima volta supera quella maschile (59%, nella stessa fascia di et\u00e0), e con un trend che ha avuto una crescita costante in questi ultimi 15 anni (si partiva dal 26% delle donne). Una realt\u00e0 confermata dalla stessa Hillary Clinton<\/strong> che alla conferenza di Lima aveva detto chiaramente che \u00able donne sono il motore dell\u2019economia mondiale e le restrizioni che colpiscono le donne ci stanno togliendo alti dati di crescita ed entrate in tutte le regioni del mondo\u00bb.<\/strong><\/p>\n

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Tammy Duckworth<\/figcaption><\/figure>\n

La vera cartina di tornasole di questo cambiamento, che vede le donne pretendere il comando nella stanza dei bottoni, sono state le elette durante queste votazioni in Usa: sono loro che hanno trascinato le folle nei comizi,<\/strong> convinto le altre donne a votare per Obama e persuaso queste stesse a far votare democratico anche mariti, \ufb01danzati, fratelli, zii, cugini, pap\u00e0. Ma vediamo chi sono queste donne. Tammy Baldwin, <\/strong>eletta nel Wisconsin, \u00e8 la prima lesbica che diventa senatrice battendo l\u2019ex governatore repubblicano<\/strong> Tommy Thompson con argomenti riguardanti pi\u00f9 l\u2019economia e l\u2019occupazione che non l\u2019orientamento sessuale (tanto pi\u00f9 che il Wisconsin ha bandito le nozze gay sei anni fa).<\/p>\n

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Elizabeth Warren<\/figcaption><\/figure>\n

Elizabeth Warren<\/strong>, avvocata e prof. ad Harvard, che non solo \u00e8 la prima donna eletta al Senato nel Massachusetts ma \u00e8 la democratica che ha riconquistato il seggio di Ted Kennedy <\/strong>occupato dal repubblicano Scott Brown. Tammy Duckworth, eletta nell\u2019Illinois, ex pilota di elicotteri che ha perso le gambe durante la guerra in Iraq nel 2004<\/strong>, e che entrer\u00e0 al Senato camminando grazie a due protesi in titanio. Tulsi Gabbard, che sar\u00e0 la prima ind\u00f9 al Congresso, e Mazie Hirono, prima donna dell\u2019Aloha State, prima buddista<\/strong>, e primo caso di emigrata giapponese Tche entra nel Senato americano.<\/p>\n

A loro si aggiungono, oltre a Claire McCaskill che ha scon\ufb01tto Akin, altre lady come Maria Cantwell (Washington), Dianne Feinstein (California), Kirsten Gillibrand (NY), Amy Klobuchar (Minnesota) e Debbie Stabenow (Michigan)<\/strong>, nonch\u00e9 la cinquina rosa del New Hampshire che \u00e8 diventato il primo Stato degli Usa rappresentato soltanto da donne con Maggie Hassan, eletta governatrice democratica, e Carol Shea-Porter e Ann McLane Kuster, democratiche elette alla Camera, mentre al Senato sono gi\u00e0 in carica la repubblicana Kelly Ayotte, e la democratica Jeanne Shaheen.<\/strong><\/p>\n

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Tulsi Gabbard<\/figcaption><\/figure>\n

Il risultato finale sar\u00e0 che al 113.mo Congresso, tra democratiche e repubblicane, siederanno 20 senatrici, mentre tra i 435 membri della Camera dei rappresentanti ci saranno almeno 77 donne (l\u2019attuale primato sono 73)<\/strong>. Tra le nuove Congresswomen ci saranno quindi donne che hanno esperienza militare di combattimento, Tulsi Gabbard e Tammy Duckworth, e due donne con et\u00e0 inferiore ai 40 anni, Gabbard e Grace Meng.<\/strong> E come afferma Susan J. Carroll, studiosa presso \u00abRutgers\u00bb (Center for American Women and Politics, University of New Jersey) molte di queste non sono donne qualsiasi ma democratiche convinte che svolgeranno \u00abun ruolo enorme nel passaggio alla parit\u00e0\u00bb<\/strong>. La lista Emily \u2013 organizzazione che recluta donne democratiche da eleggere al Congresso \u2013 ha fatto sapere che \u00abqueste elezioni hanno fatto emergere con chiarezza la scelta tra quelli che vogliono andare avanti e quelli che vorrebbero tornare indietro negando alle donne la parit\u00e0 di retribuzione e accesso ai servizi sanitari e controllo delle nascite\u00bb. Una pink revolution che Patty Murray, arrivata al Senato nel \u201992,<\/strong> riassume dicendo che quando lei \u00e8 entrata non esisteva un bagno per le donne vicino alla camera del Senato, tanto che \u00abhanno dovuto costruirne uno quando sei di noi sono arrivate nel \u201993\u00bb.<\/p>\n

Ma il vero asso nella manica della campagna \u00e8 stata Michelle Obama<\/p><\/blockquote>\n

la donna che davanti a una folla impazzita e in collegamento con milioni di spettatori, si \u00e8 sentita rivolgere dal marito, appena rieletto presidente degli Stati Uniti, parole che danno un\u2019idea della sua statura: \u00abMichelle, non ti ho amata mai cos\u00ec tanto \u2013 ha detto Obama \u2013 e sono \ufb01ero di guardare il resto dell\u2019America innamorarsi di te come \ufb01rst lady di questa Nazione\u00bb.<\/strong><\/p>\n

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Michelle Obama<\/figcaption><\/figure>\n

Lei, l\u2019onnipresente e inossidabile lady, ha galvanizzato e scosso folle di uomini e donne nell\u2019indicare non solo il marito come candidato \u2013 e anche uomo ideale \u2013 ma nel sostenere la continuit\u00e0 di un progetto politico non ancora terminato. Ha riciclato il vestito bordeaux sul palco del McCormick Center di Chicago, dando il messaggio che niente \u00e8 scontato e che una vera donna non prepara l\u2019abito da sera quando in ballo c\u2019\u00e8 il futuro di un Paese;<\/strong> ha parlato dritto al cuore alla Convenzione democratica di Charlotte appellandosi con un mum in chief che ha indicato chiaramente a tutte le americane chi \u00e8 che comanda in una casa<\/strong>; ed \u00e8 regolarmente apparsa in tv a \u00abThe Tonight Show\u00bb con Jay Leno e a \u00abThe Ellen DeGeneres Show\u00bb, prendendo anche parte nella serie \u00abIron Chef\u00bb con ingredienti del suo orto biologico alla Casa Bianca, perch\u00e9 sa che uno dei pi\u00f9 grossi problemi negli Stati Uniti \u00e8 proprio l\u2019obesit\u00e0, soprattutto dei bambini. Di lei, Hilary Estey McLoughlin \u2013 presidente della societ\u00e0 che produce \u00abThe Ellen DeGeneres\u00bb \u2013 aveva detto: \u00abPersonalmente mi piacerebbe vederla alla Casa Bianca ma se Obama non fosse rieletto vorrei Michelle in uno show televisivo\u00bb.<\/strong> Paragonata a Oprah Winfrey, la regina della tv americana, per la sua forza empatica e<\/p>\n

per la capacit\u00e0 di saper dire cose di\ufb03cili in maniera semplice, Michelle ha il potere di fare la differenza per tutte le donne<\/p><\/blockquote>\n

sia per chi lavora che per chi non lavora, sia per le casalinghe che per le donne in carriera. Figlia di schiavi e identi\ufb01cata nel 2008 come una \ufb01rst lady troppo rude e troppo a sinistra, lei \u00e8 riuscita a trasformare la sua immagine in qualcosa di pi\u00f9 familiare senza compromettere la sua forza e la sua idea di un Paese che deve andare \u00abavanti\u00bb.<\/strong> Oggi, dopo l\u2019elezione di Obama, molti sostengono che gli Usa siano pronti per un presidente-donna e gira voce che la stessa Hillary Clinton lasci il suo incarico per preparasi alla corsa per le presidenziali del 2016<\/strong>. A lei potrebbe aggiungersi Condoleezza Rice, protagonista alla Convention repubblicana di Tampa, ma anche la neo eletta Elizabeth Warren. Ma la vera sorpresa sar\u00e0 Michelle Obama: se non domani, sar\u00e0 dopodomani.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

Avevano detto che una gravidanza \u00e8 \u00abun dono di Dio\u00bb anche se frutto di una violenza, avevano affermato che una donna vittima di stupro non pu\u00f2 rimanere incinta, avevano trattato la giovane studentessa Sandra Fluke come una \u00abprostituta\u00bb perch\u00e9 aveva sostenuto pubblicamente la campagna per la contraccezione di Obama: e alla \ufb01ne sono stati scon\ufb01tti. 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