{"id":3220,"date":"2012-07-26T05:08:43","date_gmt":"2012-07-26T03:08:43","guid":{"rendered":"http:\/\/blog.ilmanifesto.it\/antiviolenza\/?p=1058"},"modified":"2020-03-04T08:30:29","modified_gmt":"2020-03-04T07:30:29","slug":"fuori-dal-web-chi-istiga-alla-violenza","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/donnexdiritti.com\/2012\/07\/26\/fuori-dal-web-chi-istiga-alla-violenza\/","title":{"rendered":"Web, chi istiga alla violenza? Presi di mira i senatori contro il ddl 957"},"content":{"rendered":"
Nome, cognome, foto, tra un po\u2019 ci manca solo l\u2019indirizzo e poi te li trovi anche sotto casa, perch\u00e9 se sei contro di loro ti pu\u00f2 succedere di tutto. \u00c8 il partito trasversale dei padri separati (non tutti fortunatamente), tra cui si annoverano anche donne che difendono i loro partner da ex mogli \u201ccattive\u201d. Un gruppo compatto, politicamente trasversale, dove non fa differenza di che colore sei ma solo cosa pensi delle donne.<\/p>\n
Un piccolo esercito che rivendica l\u2019essere padre non come fosse un lavoro di cura nei confronti dei figli ma un imprescindibile strumento di potere<\/p><\/blockquote>\n
un diritto inalienabile dell\u2019adulto nei confronti della prole, a dispetto della madre, e sprezzante del genere femminile che, in fondo, cerca solo la distruzione dell\u2019altro sesso, quello maschile. Punte di misoginia difficili da comprendere e non contestualizzabili in un rapporto che non \u00e8 n\u00e9 personale n\u00e9 emotivo, ma che si innesta su questioni sociali, politiche, culturali, con discussioni che alla fine scadono sempre su un piano diretto,<\/strong> per di pi\u00f9 svilente e accusatorio. Sono padri separati arrabbiati, ma anche uomini senza figli o donne che sostengono la parte del maschio \u201cprivato\u201d del suo potere, ingiustamente vessato dalla femmina che rivendica i suoi diritti (ma che diritti ha una donna? Siamo sicuri che possa parlare?).<\/p>\n
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Sulla scia pericolosa di un ormai evidente ritorno alla cultura machista, che speravamo aver seppellito per sempre in nome della civilt\u00e0, sono nati anche siti web e pagine facebook che inneggiano alla difesa delle donne \u2013 copiando pari pari i titoli dei siti e dei blog \u201cfemministi\u201d – ma che in realt\u00e0 divulgano perle di saggezza machista, fino ad arrivare alla vera e propria istigazione alla violenza, in cui ci si pu\u00f2 imbattere in disquisizioni sul fatto che la violenza contro le donne sia una invenzione delle stesse<\/strong>, che in fondo a qualcuna di loro \u201cpiace\u201d, che lo stupro non \u00e8 un male cos\u00ec grande perch\u00e9 c\u2019\u00e8 di peggio, che il femminicidio \u00e8 un\u2019invenzione in quanto pure le donne uccidono e anche le donne sono violente (in Italia l’omicidio di genere \u00e8 per il 5% per mano delle donne contro il 95% dei maschi \u2013 dati ONU). In una veste pi\u00f9 contenuta, ma non meno aggressiva, ci sono poi i siti delle associazioni a sostegno della bigenitorialit\u00e0 che in realt\u00e0 \u2013 non tutte naturalmente – sono a senso unico: cio\u00e8 dalla parte del padre-padrone in quanto \u00a0l\u2019altra parte, ovvero la madre, \u00e8 considerata come bersaglio da denigrare e condannare.<\/p>\n
Un esercito sul web con vere e proprie incursioni verbali nei confronti di chi si occupa di diritti delle donne, bambini, violenza domestica<\/p><\/blockquote>\n