{"id":23530,"date":"2023-05-02T00:50:08","date_gmt":"2023-05-01T22:50:08","guid":{"rendered":"https:\/\/donnexdiritti.com\/?p=23530"},"modified":"2023-06-06T01:46:46","modified_gmt":"2023-06-05T23:46:46","slug":"cassazione-una-madre-denuncia-maltrattamenti-e-viene-punita-perche-simbiotica-cosa-dice-la-sentenza-e-quali-diritti-viola","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/donnexdiritti.com\/2023\/05\/02\/cassazione-una-madre-denuncia-maltrattamenti-e-viene-punita-perche-simbiotica-cosa-dice-la-sentenza-e-quali-diritti-viola\/","title":{"rendered":"#STOPVIOLENZA Cassazione, una madre denuncia maltrattamenti e viene punita perch\u00e9 “simbiotica”: cosa dice la sentenza"},"content":{"rendered":"

La task force #STOPVIOLENZA<\/strong><\/a> \u00e8 una rete della societ\u00e0 civile con lo scopo di monitorare l\u2019operato dei tribunali e del governo per il contrasto reale alla violenza maschile sulle donne, alla violenza subita e\/o assistita su persone di minore et\u00e0 e alla vittimizzazione secondaria di tali soggetti nei Tribunali, sulla base della piena applicazione della Convenzione di Istanbul e delle raccomandazioni della Commissione d\u2019inchiesta sul femminicidio al Senato XVIII legislatura. <\/strong><\/p>\n

\"\"Le esperte e gli esperti della task force prendono in esame, volta per volta, sentenze pubbliche di tribunali sul territorio nazionale in cui si rintracciano gravi violazioni in materia di diritti umani volti a rivittimizzare donne e bambini\/e<\/strong>. Violazioni che si riferiscono a iter giudiziari che si concludono spesso con sentenze che rivittimizzano queste donne, gi\u00e0 vittime di violenza domestica, e i loro figli minori, vittime di violenza assistita o direttamente subita (sessuale, fisica e\/o psicologica).<\/p>\n

Donne che pur avendo denunciato sono punite in quanto non credute dalle stesse istituzioni che dovrebbero proteggerle<\/p><\/blockquote>\n

\"\"Donne che vengono quindi sottoposte insieme ai figli a stressanti e ripetute osservazioni, nonch\u00e9 a monitoraggi da parte di servizi sociali e consulenti tecnici d\u2019ufficio (CTU),<\/strong> che non solo mettono la loro vita sotto la lente di ingrandimento ma che esprimono giudizi devastanti sulle loro persone, senza invece nessuna verifica per quanto riguarda le violenze denunciate. La Task Force prende in esame i casi in cui le donne, che hanno denunciato (formalmente o informalmente) partner violenti, vengono considerate responsabili rispetto a ci\u00f2 che accade nella relazione padri-figli sulla base di teorie ascientifiche derivanti e\/o collegate al costrutto dell\u2019alienazione parentale.<\/strong><\/p>\n

\"\"Casi in cui le donne, su questa base, sono private dei loro figli prelevati con la forza e collocati in strutture per essere \u201cresettati\u201d e obbligati a ristabilire un rapporto con il genitore violento e\/o abusante. La Task force<\/strong> segnala inoltre come tutto ci\u00f2 accada malgrado oggi, a sostegno del diritto delle donne e minori a non vedersi stravolgere la vita quando sono vittime di violenza, sia gi\u00e0 entrata in vigore la riforma Cartabia<\/strong> con i suoi articoli dedicati alle disposizioni speciali \u201csulla violenza domestica e di genere\u201d (Dlg 149\/22 – Capo terzo, sezione I artt. 473.Bis-40\/46).<\/p>\n

\"\"<\/em>In 10 punti: che cosa andiamo a cercare nelle sentenze<\/strong><\/h5>\n

1<\/strong> – Negazione della violenza domestica anche in presenza di denunce, procedimenti e\/o allegazioni o qualsiasi atto che dimostrino la sussistenza di comportamenti violenti da parte del partner.<\/em><\/p>\n

\"\"<\/em><\/strong><\/h5>\n

2<\/strong> – Nessuna indagine autonoma che tenga conto delle allegazioni di violenza domestica, secondo quanto indicato dalla Relazione Illustrativa del Dlg 149\/22 (G.U. n. 245 del 19.10.22).<\/em><\/p>\n

\"\"<\/em><\/strong><\/h5>\n

3<\/strong> – Principio della bigenitorialit\u00e0 anteposto all\u2019interesse del minore; affido condiviso imposto anche nei casi di violenza domestica contro l\u2019interesse del minore.<\/em><\/p>\n

\"\"<\/em><\/strong><\/h5>\n

4<\/strong> – Nessun ascolto diretto del minore da parte del giudice.<\/em><\/p>\n

5<\/strong> – Ricorso alle CTU con quesiti centrati sulla competenza genitoriale da valutare sulla base del criterio dell\u2019accesso ( il genitore migliore \u00e8 colui che favorisce l\u2019altro nel rapporto con il figlio) da proporre e raggiungere in qualsiasi circostanza , compresa la presenza di violenza domestica.<\/em><\/p>\n

\"\"<\/em><\/strong><\/h5>\n

6<\/strong> – Utilizzo di costrutti ascientifici come l\u2019alienazione parentale e\/o tutti i derivati da essa. Pregiudizio verso la madre vittima di maltrattamenti bollata come alienante e ostativa.<\/em><\/p>\n

\"\"<\/em><\/strong><\/h5>\n

7<\/strong> – Adesione acritica dei giudici alle conclusioni di Consulenze Tecniche d\u2019ufficio, alle relazioni servizi sociali e curatori, basate quasi sempre sul concetto di madre inattendibile, alienante e ostativa.<\/em><\/p>\n

\"\"<\/em><\/strong><\/h5>\n

8<\/strong> – Provvedimenti penalizzanti per la madre come sospensione della responsabilit\u00e0 genitoriale e allontanamento dai minori.<\/em><\/p>\n

\"\"<\/em><\/strong><\/h5>\n

9<\/strong> – Allontanamento coattivo del minore dalla madre senza valutazione dei danni per il bambino\/a e con uso della forza pubblica senza elementi di rischio grave per il minore.<\/em><\/p>\n

\"\"<\/em><\/strong><\/h5>\n

10<\/strong> – Prescrizione giudiziaria di trattamenti sanitari su minore e adulti; trattamenti imposti sui minori del tipo “ricongiungimento\/ riallineamento” con il genitore rifiutato.<\/em><\/p>\n

Il caso<\/strong><\/h5>\n

\"\"Questa sentenza di Cassazione riguarda il caso di una donna che, rimasta incinta a soli 16 anni, ha sposato il padre del bambino: un uomo denunciato dopo qualche tempo con l\u2019accusa di violenza domestica e per questo rinviato a giudizio.<\/strong> Un padre che, dopo la separazione dei genitori, il bambino non vuole incontrare con reazioni fisiche di paura evidenti a tutti. Reazioni che per gli assistenti sociali non sono da ascrivere al comportamento del padre, gi\u00e0 denunciato, ma a quelli della madre che alienerebbe il figlio, abbracciando cos\u00ec la teoria ascientifica dell\u2019alienazione parentale<\/strong> (PAS o AP) per cui se un bambino rifiuta il padre non \u00e8 responsabilit\u00e0 di quest\u2019ultimo ma della madre che per rancore o vendetta lo condiziona e gli istilla l\u2019immagine di un pap\u00e0 cattivo.<\/p>\n

Una motivazione inesorabile quella dell\u2019alienazione parentale che, sebbene non supportata da alcuna base scientifica, ha portato all\u2019allontanamento coattivo del bambino dalla madre<\/p><\/blockquote>\n

L\u2019iter giudiziario<\/strong><\/h5>\n

\"\"Il risultato \u00e8 quindi stato un decreto emesso dal Tribunale per i minorenni dell’Umbria<\/strong> con il quale sono state disposte: la sospensione della responsabilit\u00e0 genitoriale della madre nei confronti del figlio minore; l\u2019affido di quest’ultimo al Servizio sociale<\/strong> con collocamento dello stesso in idonea casa famiglia<\/strong>; l\u2019incarico per il Servizio sociale di attuare una graduale ripresa delle relazioni padre-figlio con incontri in modalit\u00e0 inizialmente protetta nonch\u00e9 di attuare la relazione madre-figlio in modalit\u00e0 protetta; incarico al Servizio di Riabilitazione Et\u00e0 Evolutiva di attuare un percorso di supporto psicologico in favore del minore e della sua relazione con il padre<\/strong>; incarico al Dipartimento di salute mentale territorialmente competente per mettere a disposizione della madre un percorso di sostegno psicologico.<\/p>\n

Decreto contro cui la madre ha fatto un ricorso respinto dalla Corte d\u2019appello e anche in Cassazione<\/p><\/blockquote>\n

La sentenza di Cassazione<\/strong><\/h5>\n

Sulla base dei criteri esposti sopra, la task force #STOPVIOLENZA<\/strong><\/p>\n