{"id":23198,"date":"2022-11-26T04:30:05","date_gmt":"2022-11-26T03:30:05","guid":{"rendered":"https:\/\/donnexdiritti.com\/?p=23198"},"modified":"2022-12-02T21:02:27","modified_gmt":"2022-12-02T20:02:27","slug":"stopviolenza-la-prima-task-force-delle-donne-contro-il-femminicidio","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/donnexdiritti.com\/2022\/11\/26\/stopviolenza-la-prima-task-force-delle-donne-contro-il-femminicidio\/","title":{"rendered":"#Stopviolenza: la prima task force delle donne contro il femminicidio"},"content":{"rendered":"

\u00a0<\/strong>\u00c8 vero, il lavoro della Commissione d\u2019inchiesta sul femminicidio al senato ha messo nero su bianco quello che la societ\u00e0 civile delle donne grida da tempo: le enormi falle di un sistema giudiziario inadatto al un reale contrasto alla violenza maschile sulle donne<\/strong> e il nodo centrale da sciogliere in un massiccio quanto costoso cambiamento culturale.<\/p>\n

Il lavoro della Commissione Femmincidio al senato<\/strong><\/h4>\n
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Giorgia Meloni<\/figcaption><\/figure>\n

Lo ha fatto con i numeri, la statistica, l\u2019elaborazione di dati raccolti in tutta Italia e l\u2019analisi di 1500 fascicoli. Per la prima volta una istituzione si \u00e8 presa la briga di vedere se quello che dicono le associazioni, da anni in trincea con le sopravvissute, corrisponde a realt\u00e0 e come. Lo ha fatto con 13 relazioni consegnate dalla presidente della Commissione, Valeria Valente<\/strong>, alla presidente del consiglio, Giorgia Meloni,<\/strong> gioved\u00ec scorso alla sala Zuccari al senato. Non solo, perch\u00e9 Valente ha anche presentato la proposta di continuare questo importante lavoro in una Commissione bicamerale, stavolta, che \u00e8 gi\u00e0 stata approvata al senato in maniera unanime, e che ora passa alla camera.<\/strong> Ma siamo sicure che questo basti a risolvere il bollettino di guerra tra donne uccise a coltellate e richiuse in una valigia, madri private dei loro figli dopo aver denunciato maltrattamenti o abusi in famiglia, e giovani ragazze marchiate come \u201cbugiarde\u201d e \u201cpoco di buono\u201d perch\u00e9 non sono state zitte davanti a uno stupro?<\/p>\n

La societ\u00e0 civile sembra dire: no, non siamo sicure, quindi ci organizziamo<\/p><\/blockquote>\n

La societ\u00e0 civile non si fida di Meloni<\/strong><\/h4>\n
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Valeria Valente<\/figcaption><\/figure>\n

Cos\u00ec nasce l\u2019idea di una task force dall\u2019inequivocabile nome #Stopviolenza<\/strong>, che si ispira proprio alle conclusioni di questa Commissione che ha mostrato come l\u201980% dei tribunali civili agisca vittimizzando e punendo una seconda volta donne che cercano protezione<\/strong>, sempre che sopravvivano, attraverso l\u2019applicazione di stereotipi sessisti e machisti che ancora fanno parte della struttura della nostra societ\u00e0, compresa la giustizia. Una Task force della societ\u00e0 civile che nasce dall\u2019esigenza di vedere applicata, una volta per tutte, quella Convenzione di Istanbul che \u00e8 stata ratificata quasi 10 anni fa<\/strong>, e che oggi sembra diventata carta straccia.<\/p>\n

I pericoli della destra estrema al governo<\/strong><\/h4>\n
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Eugenia Roccella<\/figcaption><\/figure>\n

Perch\u00e9 sebbene Giorgia Meloni <\/strong>due giorni fa al senato abbia accolto il testimone di Valente dicendo che \u201csulla violenza contro le donne non ci sono differenze politiche\u201d, e ricordando il femminicidio di Anastasia<\/strong>, la ragazza ucraina uccisa dal marito a Fano, le donne non se la sentono di dormire sonni tranquilli. Meloni, che finalmente ha parlato per la prima volta della violenza contro le donne da quando ha insediato il suo governo<\/strong>, ha parlato del \u201csommerso degli esiti di violenza\u201d, di \u201cadozione dei protocolli sul codice rosso\u201d, \u201cbraccialetti elettronici che non vengono usati abbastanza\u201d, e di quanto sia brava la nostra ministra Eugenia Roccella<\/strong> (presente in sala) che ha gi\u00e0 finanziato centri antiviolenza e Cam (senza dire quanto).<\/p>\n

\"\"E ci ha tenuto a ricordare, sempre Meloni, \u201cil tema dell\u2019immigrazione\u201d che \u201cimpatta per cultura come l\u2019omicidio d\u2019onore con forme di violenza giustificate per religione e cultura\u201d<\/strong>, dimenticando per\u00f2 di ricordare, come \u00e8 scritto nero su bianco sulle relazioni della Commissione femminicidio di cui ha preso il testimone, che la maggior parte della violenza maschile sulle donne \u00e8 violenza domestica e che l\u201985% degli offender sono maschi italiani per lo pi\u00f9 partner e mariti<\/strong> che fanno parte di quella \u201cfamiglia tradizionale\u201d che lei ama tantissimo.<\/p>\n

Gli “amici” di Meloni che hanno gi\u00e0 distrutto la Convenzione di Istanbul<\/strong><\/h4>\n
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Valeria Valente consegna le relazioni della Commissione femminicidio alla ministra Eugenia Roccella<\/figcaption><\/figure>\n

Meloni che indica come esempi virtuosi leader che la Convenzione di Istanbul l\u2019hanno gi\u00e0 buttata nel secchio da un pezzo, come l\u2019Ungheria e la Polonia,<\/strong> e che sperano ardentemente di equiparare la violenza maschile a quella \u201cfemminile\u201d (meno del 10% a fronte di un fenomeno endemico) svuotando completamente la Convenzione, come vorrebbero i suoi cari amici di Vox in Spagna che ne hanno gi\u00e0 chiesto il ritiro della ratifica.<\/strong> Una distruzione della Convenzione di Istanbul auspicata e voluta, dato che per loro metterebbe in pericolo la \u201cfamiglia tradizionale\u201d, in quanto si tratta di una Convenzione pensata e redatta dal Consiglio d\u2019Europa per contrastare tutte le forme di violenza maschile sulle donne a partire dalla violenza domestica basata sullo squilibrio di forza dei sessi e quindi dalla disparit\u00e0 sostanziale nella societ\u00e0 tra uomini e donne.<\/strong> Particolari che dovrebbero farci intuire la causa per cui la Convenzione di Istanbul non \u00e8 mai stata veramente applicata in un paese cattolico, a proposito di religione, e bigotto come l\u2019Italia.<\/p>\n

ma soprattutto dovrebbero farci anche intravedere che nel futuro non andr\u00e0 certo meglio<\/p><\/blockquote>\n

Il problema di un paese cattolico e bigotto fa deflagrare quello culturale<\/strong><\/h4>\n
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Linda Laura Sabbadini<\/figcaption><\/figure>\n

Italia in cui il problema culturale \u00e8 cos\u00ec profondo che, come ha ricordato Linda Laura Sabbadini<\/strong>, direttrice centrale dell\u2019Istat e Chair di Women20 che lavorato nella Commissione, non solo il 63% delle donne non parla della violenza subita ma che quel 15% che denuncia non viene protetto e per questo ammazzato dal partner o dall\u2019ex.<\/strong> \u201cNelle Ctu (Consulenze tecniche d\u2019ufficio richieste dai giudici, ndr<\/em>), non c\u2019\u00e8 nessun riferimento alla violenza \u2013 dice Sabbadini – perch\u00e9 c\u2019\u00e8 un processo di rimozione che si attiva fin dall\u2019inizio, e si ripropone continuamente con i riferiti del minori che vengono rimossi, per cui ci troviamo di fronte a un problema culturale gravissimo\u201d.<\/p>\n

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Teresa Manente<\/figcaption><\/figure>\n

Per Teresa Manente<\/strong>, avvocata responsabile dello studio legale di Differenza Donna, \u201cGli stereotipi di genere sono diffusi anche in sede giudiziaria dove la violenza si confonde con il conflitto di coppia, pregiudicando diritti e libert\u00e0 di donne e bambini, perch\u00e9 si mette allo stesso livello le responsabilit\u00e0, negando la sproporzione del rapporto di forze tra uomini e donne. Un fattore che espone le sopravvissute a ulteriore violenza e alla vittimizzazione secondaria\u201d.<\/strong><\/p>\n

Affidi dei figli minorenni in sede separatoria in cui l\u2019articolo 31 della Convenzione di Istanbul non viene mai applicato anche se \u00e8 evidente la presenza di violenza domestica<\/p><\/blockquote>\n

La “famiglia tradizionale”<\/strong><\/h4>\n

\"\"Perch\u00e9? Ma perch\u00e9 si tratta della famiglia e la famiglia non si tocca neanche se c\u2019\u00e8 violenza e abusi sessuali sui bambini, e guai a pronunciare queste parole.<\/strong> Denunce che non a caso vengono per lo pi\u00f9 archiviate con donne che vengono anche minacciate e messe a tacere. Ma se la \u201cfamiglia\u201d non \u00e8 stata toccata finora neanche davanti all\u2019evidenza dei fatti di cronaca efferati, perch\u00e9 dovrebbe farlo proprio adesso che c\u2019\u00e8 un governo che sbandiera come un vessillo \u201cla famiglia tradizionale\u201d<\/strong>, cara a tutti gli ambienti della destra estrema in Europa e nel mondo?<\/p>\n

Cosa si propone la task force delle donne<\/strong><\/h4>\n

\"\"Ed \u00e8 in base a queste premesse, e in base al lavoro portato a galla dalla Commissione d’inchiesta sul femminicidio al Senato in questa XVIII legislatura, che la task force #Stopviolenza si propone,<\/strong> come si legge nel documento, di vigilare sulla piena applicazione della Convenzione di Istanbul,<\/strong> ma anche di monitorare gli esiti dell\u2019inchiesta della Commissione femminicidio nei Tribunali<\/strong> e negli ambiti di contrasto alla violenza maschile sulle donne e di pretendere:<\/p>\n