{"id":22827,"date":"2022-10-23T14:40:35","date_gmt":"2022-10-23T12:40:35","guid":{"rendered":"https:\/\/donnexdiritti.com\/?p=22827"},"modified":"2022-10-27T05:58:55","modified_gmt":"2022-10-27T03:58:55","slug":"blacklash-la-violenza-online-come-contraccolpo-per-le-donne-che-si-azzardano-a-parlare","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/donnexdiritti.com\/2022\/10\/23\/blacklash-la-violenza-online-come-contraccolpo-per-le-donne-che-si-azzardano-a-parlare\/","title":{"rendered":"“Blacklash”: la violenza online come contraccolpo per le donne che si azzardano a parlare"},"content":{"rendered":"

Il film si apre con alcune donne che parlano di quelle che sono state le loro esperienze con l\u2019hate speech e con le minacce da parte degli uomini. Si tratta di “Blacklash: misogyny in the digital age”, <\/strong>documentario girato da Lea Clermont-Dion e Guylaine Maroist<\/strong>, che racconta appunto della misoginia nell’era digitale o meglio della violenza maschile sulle donne online e di come questa pu\u00f2 portare a effetti devastanti, compresa la morte.<\/p>\n

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Lea Clermont-Dion e Guylaine Maroist<\/figcaption><\/figure>\n

Se ne parla oggi, 23 ottobre alle 17, al Maxxi<\/strong> (Via Guido Reni 4a) alla proiezione in anteprima del documentario, in un incontro organizzato da Alice nella Citt\u00e0 in collaborazione con la Casa Internazionale delle Donne<\/strong> nell\u2019ambito della diciassettesima edizione della Festa del Cinema di Roma, dove insieme a Laura Boldrini<\/strong> ci saranno le giornaliste Luisa Betti Dakli, direttrice di <\/strong>DonnexDiritti, e Silvia Garambois, presidente di <\/strong>GIULIA Giornaliste, con la moderazione di Giulia Minoli<\/strong>.<\/p>\n

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Laura Boldrini<\/figcaption><\/figure>\n

Un documentario che rivela gli effetti devastanti dell’hate speech e l\u2019obiettivo della cyber-misoginia, ovvero mettere a tacere le donne. Un odio raccontato seguendo quattro donne in due continenti: l’ex presidente della Camera dei deputati italiana, Laura Boldrini<\/strong>, l’ex rappresentante democratica alla Camera statunitense Kiah Morris<\/strong>, l’attrice francese e youtuber Marion S\u00e9clin<\/strong> e Donna Zuckerberg<\/strong>, specialista in violenza online contro le donne e sorella del fondatore di Facebook.<\/p>\n

Laura Boldrini e l’onda di odio sessista<\/strong><\/h4>\n

\"\"La prima ad essere intervistata nel film \u00e8 Laura Boldrini<\/strong>, ex presidente della camera dei deputati in Italia, che mostra l\u2019ala della Camera dove ha deciso di inserire le foto di alcune delle donne pi\u00f9 importanti della politica italiana e due specchi al posto dei ritratti della Presidente del Consiglio (riempito proprio ieri con la nomina di Giorgia Meloni<\/strong>) e della Repubblica.\u00a0 Eletta nel 2013 Presidente della camera, Boldrini racconta del suo primo discorso dove al centro c’erano i diritti delle donne, applaudito e sostenuto dal Centro e dalla Sinistra, ma non dalla Destra.<\/p>\n

\"\"Un momento in cui niente lasciava presagire quello che sarebbe successo dopo, quando l\u2019odio nei suoi confronti ha cominciato a diventare un’onda devastante che la sommerger\u00e0.<\/strong> Il primo a renderla violentemente bersaglio politico in chiave sessista \u00e8 stato per\u00f2 il fondatore di MS5. Chi non ricorda Beppe Grillo<\/strong> che post\u00f2 sulla sua pagina facebook, seguita pi\u00f9 di un milione di persone, una foto che ritraeva un uomo in macchina con una caricatura di Boldrini e che si chiedeva: \u201ccosa faresti se fossi in macchina con la Boldrini?\u201d.<\/p>\n

Un post in cui essendo stata esposta produsse migliaia di commenti di una violenza inimmaginabile comprese minacce di stupro, di morte, violenza ripetuta come un’orda inarrestabile<\/p><\/blockquote>\n

Matteo Salvini e la Lega<\/strong><\/h4>\n