{"id":22355,"date":"2022-03-23T15:34:11","date_gmt":"2022-03-23T14:34:11","guid":{"rendered":"https:\/\/donnexdiritti.com\/?p=22355"},"modified":"2022-04-08T11:38:49","modified_gmt":"2022-04-08T09:38:49","slug":"accanimento-pubblico-contro-una-mamma-che-rischia-di-perdere-il-figlio-gli-avvocati-insorgono","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/donnexdiritti.com\/2022\/03\/23\/accanimento-pubblico-contro-una-mamma-che-rischia-di-perdere-il-figlio-gli-avvocati-insorgono\/","title":{"rendered":"Accanimento pubblico contro una mamma che rischia di perdere il figlio: gli avvocati insorgono"},"content":{"rendered":"

Come sta accadendo a molte donne in Italia dinanzi agli uffici giudiziari civili e minorili sul territorio, la signora L.M., nel corso di una vicenda giudiziaria che dura ormai nove anni, \u00e8 accusata di \u201calienazione genitoriale\u201d.<\/strong> Questo argomento \u00e8 stato usato dalla difesa di controparte per accusare la nostra assistita in ogni sede, salvo poi negare che questa sia la motivazione dei provvedimenti adottati nella dolorosa vicenda che ci occupa<\/strong> e ci\u00f2 al solo fine di mistificare la realt\u00e0, in un panorama giurisprudenziale che nega fermamente ogni validit\u00e0 del paradigma dell\u2019alienazione genitoriale e di ogni suo corollario.<\/p>\n

I fatti accaduti<\/strong><\/h4>\n

\"\"Ci\u00f2 \u00e8 accaduto da ultimo in data 16 marzo 2022 durante l\u2019audizione del sig. G.A.<\/strong> e dei suoi difensori dinanzi alla Commissione parlamentare d\u2019inchiesta<\/strong> sulle attivit\u00e0 connesse alle comunit\u00e0 di tipo familiare che accolgono i minori.<\/strong> A seguito delle gravi e non corrispondenti alla realt\u00e0 dei fatti dichiarazioni rese in tale sede, si rendono urgenti i seguenti chiarimenti a tutela della nostra assistita. In primo luogo, si chiarisce che nei provvedimenti dell\u2019autorit\u00e0 giudiziaria minorile e d\u2019appello<\/strong> per decine di pagine si rinvengono intere parti delle tre consulenze tecniche d\u2019ufficio subite dalla signora negli anni, tanto che l\u2019ordinanza n. 2\/2020 della Corte d\u2019Appello di Roma riconosce che la \u201cCTU *****,\u00a0 fonda entrambi i decreti del TM<\/em> (ndr. quello di affidamento del minore al Tutore del 05\/07\/2019 e il primo di allontanamento dell\u201911\/10\/2019)\u201d e tale CTU formula inequivocabilmente nel suo elaborato peritale l\u2019accusa di \u201calienazione parentale\u201d contro la nostra assistita<\/strong> (la CTU \u00e8 a tutt\u2019oggi imputata per falso ideologico in atto pubblico).<\/p>\n

L\u2019accusa di alienazione parentale rimane, di conseguenza, la sola base dell\u2019allontanamento del minore dalla madre e della decadenza della responsabilit\u00e0 genitoriale<\/p><\/blockquote>\n

L’alienazione parentale non \u00e8 riconosciuta<\/strong><\/h4>\n
\"\"
Roberto Speranza<\/figcaption><\/figure>\n

Ci\u00f2 \u00e8 accaduto in un ordinamento nel quale finanche il Ministero della Salute<\/strong> sia intervenuto a chiarire sin dal maggio 2020 che la cosiddetta “sindrome da alienazione parentale”, non \u00e8 riconosciuta come disturbo psicopatologico<\/strong> da parte degli scienziati e non \u00e8 inclusa in nessuna delle classificazioni in uso, come la Classificazione Internazionale delle Malattie, data la mancanza di dati di supporto (29 maggio 2020 – Nota del Ministro della Salute, Roberto Speranza). La Corte di Cassazione<\/strong>, inoltre, ha fermamente escluso che teorie prive di riscontri scientifici come la PAS possano, anche se rilevate dal consulente nominato dal giudice, costituire il fondamento di decisioni delicate come quelle riguardanti i rapporti tra genitori e figli.<\/p>\n

\"\"<\/p>\n

Il rifiuto del bambino di incontrare il padre \u00e8 stato indebitamente e sistematicamente attribuito negli anni alla madre<\/strong>, e ci\u00f2 contro le evidenze documentali agli atti. Come \u201crimedio\u201d per ristabilire la relazione con il padre, che ha sempre esercitato il suo diritto di visita al figlio attraverso incontri protetti presso i servizi incaricati, il Tribunale per i minorenni di Roma e la Corte di Appello di Roma nel 2021 hanno deciso l\u2019allontanamento del bambino<\/strong>, ormai adolescente di dodici anni, dalla madre, con collocamento del minore in casa famiglia seppure la madre sia stata ritenuta dai numerosi operatori psico-sociali intervenuti negli anni sempre idonea<\/strong> sotto il profilo della cura e dell\u2019accudimento del figlio.<\/p>\n

I rischi dello spostamento del bambino in casa famiglia<\/strong><\/h4>\n

\"\"Questa\u00a0 gravissima \u00a0misura \u00e8 stata considerata ripetutamente contraria all\u2019interesse del minore dalla Corte di appello di Roma nel 2015, dal Tribunale per i Minorenni di Roma nel 2018 e, ancora, dalla Corte di Appello di Roma nel 2020 che, con decreto definitivo e passato in giudicato, revoc\u00f2 il precedente decreto di allontanamento del minore dalla madre<\/strong> emesso in data 11.10.2019 dal TM di Roma, evidenziando il pericolo di un trauma grave nei confronti del minore<\/strong>, l\u2019inadeguatezza della situazione socio-ambientale del padre e il grave rischio per la salute del minore (iperteso).<\/p>\n

\"\"Si precisa che anche i medici curanti del minore, cos\u00ec come quelli della ASL RMD interpellati direttamente dai Servizi Sociali, hanno espresso – a seguito della lettura della cartella clinica del minore (in atti) – grandissima preoccupazione per le conseguenze sulla salute del minore<\/strong> e quindi contrariet\u00e0 ad un allontanamento dello stesso dalla madre, peraltro, contro la sua volont\u00e0. Tali pareri medici sono tutti nel fascicolo processuale. Nonostante ci\u00f2, la misura \u00e8 stata non solo nuovamente disposta ma aggravata con l\u2019interruzione di ogni contatto tra il bambino e la madre<\/strong> (anche telefonico), ci\u00f2 sine die <\/em>atteso che nessun limite temporale si rinviene nei provvedimenti del termine di tali misure afflittive.<\/p>\n

Il ricorso in Cassazione e il volere del bambino<\/strong><\/h4>\n

\"\"A seguito di ricorso per Cassazione, la Corte di Appello di Roma \u00e8 stata investita della richiesta di sospensione dell\u2019esecuzione del provvedimento,<\/strong> alla luce del pericolo concreto e attuale di un danno grave derivante dall\u2019attuazione delle misure disposte alla luce delle condizioni di salute del minore e della paura viva manifestata dallo stesso e documentata dal servizio sociale<\/strong> di essere strappato contro la sua espressa volont\u00e0 dalla sua dimensione esistenziale ritenuta assolutamente adeguata. Nelle more, il minore \u00e8 giunto a scrivere una lettera al Presidente della Repubblica On. Sergio Mattarella e alla Ministra della Giustizia Marta Cartabia<\/strong>, ai quali ha espresso continuamente la sua disperazione per non essere stato ascoltato nella sua volont\u00e0 di non essere allontanato dalla madre e dalla sua vita.<\/p>\n

\"\"Nonostante parere favorevole alla sospensione del provvedimento espresso dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Roma sin dal 9 settembre 2021<\/strong>, in data 12 novembre 2021 \u00e8 stato comunicato provvedimento di rigetto della richiesta di sospensione dell\u2019esecuzione dell\u2019allontanamento<\/strong> del minore dalla madre contro la sua volont\u00e0, con una motivazione che appare completamente avulsa dalle prove documentali prodotte negli ultimi mesi.<\/strong><\/p>\n

Attualmente pende impugnazione dinanzi alla Corte di Cassazione promossa dalla signora che lamenta gravi violazioni di legittimit\u00e0 del provvedimento impugnato<\/p><\/blockquote>\n

\"\"In vista dell\u2019udienza camerale del 26 gennaio scorso dinanzi alla Corte di Cassazione, sezioni civili, la Procura Generale presso la Corte di Cassazione \u00e8 intervenuta con una requisitoria durissima nella quale si sottolineano le gravissime violazioni di legge <\/strong>in cui sono incorse le autorit\u00e0 giudiziarie di merito, ponendo l\u2019accento sull\u2019assenza di profili di inadeguatezza alcuna della signora L.M. in quanto madre e sulla grave compressione della libert\u00e0 personale del figlio minore<\/strong> che consegue all\u2019applicazione delle misure disposte dalle autorit\u00e0 giudiziarie di merito.<\/p>\n

\"\"In ultimo si ricorda che il minore, ormai dodicenne, non \u00e8 stato ascoltato dalla Corte di Appello<\/strong> prima della decisione impugnata, adempimento che viene ritenuto\u00a0dalla consolidata giurisprudenza motivo\u00a0di nullit\u00e0 del procedimento<\/strong>, e divenuto uno dei principi cardine della legge di riforma del processo minorile, dovendo il Giudice accertare<\/strong> nell\u2019attualit\u00e0, con urgenza e soprattutto personalmente, le cause del rifiuto del minore, senza possibilit\u00e0 di delega a consulenti, proprio ci\u00f2 che \u00e8 del tutto mancato nel presente caso.<\/p>\n

Il caso \u00e8 stato posto in sede internazionale<\/strong><\/h4>\n

\"\"In sede internazionale, la dolorosa vicenda della signora L.M. \u00e8 stata sottoposta alla Commission on the status of women<\/em> e alla Special Rapporteur ONU contro ogni forma di violenza nei confronti delle donne<\/em> dall\u2019associazione “Differenza Donna”, che sin dal 2017 sostiene la signora per affrontare la persecuzione personale e giudiziaria attivata nei suoi confronti dall\u2019ex partner e la grave vittimizzazione secondaria derivante dalla risposta istituzionale<\/strong>, e ci\u00f2 su segnalazione dello stesso servizio sociale.<\/p>\n

\"\"
Valeria Valente<\/figcaption><\/figure>\n

Oltre alle azioni giudiziarie che rientrano nel formale diritto di difesa garantito alla signora L.M. dall\u2019ordinamento, in ragione della gravit\u00e0 dell\u2019escalation provvedimentale subita nel corso degli anni, il fascicolo processuale \u00e8 stato segnalato alla “Commissione parlamentare d\u2019inchiesta sul femminicidio e ogni forma di violenza nei confronti delle donne”,<\/strong> all\u2019attenzione di tutte le istituzioni e gli organismi di monitoraggio della tutela dei diritti dell\u2019infanzia e dell\u2019adolescenza, al Ministero della Salute, considerata la raccomandazione ad assicurare che le autorit\u00e0 giudiziarie minorili espungano dalla loro attivit\u00e0 ogni riferimento all\u2019alienazione genitoriale, al Ministero della Giustizia, da ultimo alla “Commissione parlamentare d\u2019inchiesta sulle attivit\u00e0 connesse alle comunit\u00e0 di tipo familiare che accolgono i minori”, dinanzi alla quale in data 09.03.2022 \u00e8 stata audita la signora L.M.<\/p>\n

Le violazioni nei confronti delle mamme<\/strong><\/h4>\n

\"\"La signora, nel corso della sua audizione alla “Commissione parlamentare d\u2019inchiesta sulle attivit\u00e0 connesse alle comunit\u00e0 di tipo familiare che accolgono i minori”, mantenendosi nel solco dell\u2019oggetto di indagine dell\u2019organismo parlamentare, ha rigorosamente ripercorso la vicenda processuale, documentando scrupolosamente ogni considerazione e allegazione, lamentando esclusivamente le disfunzioni,<\/strong> le irregolarit\u00e0 e finanche l\u2019illegittimit\u00e0 del sistema normativo e delle prassi in materia di affido e provvedimenti di limitazione della responsabilit\u00e0 genitoriale, cos\u00ec focalizzandosi sui profili di vittimizzazione secondaria e ingerenza illegittima dell\u2019ordinamento nella vita privata<\/strong> e familiare delle persone, compresi i minorenni, in violazione dell\u2019articolo 8 CEDU.<\/p>\n

Tutti temi, peraltro, sui quali la signora, partendo dalla sua vicenda particolare, ha richiamato l\u2019attenzione dell\u2019opinione pubblica e delle istituzioni per rendere nota la dimensione pi\u00f9 vasta e generalizzata della vittimizzazione cui sono esposte le donne<\/strong> nel nostro ordinamento all\u2019interno dei giudizi relativi all\u2019affidamento dei figli.<\/p>\n

Stigmatizzazione di L.M. durante l’audizione dell’ex compagno\u00a0<\/strong><\/h4>\n

\"\"Per contro, l\u2019audizione del sig. G.A. \u00e8 stata ennesima occasione di inaccettabile denigrazione della persona della signora<\/strong>, accusata falsamente di comportamenti illeciti mai tenuti, stigmatizzata quale destinataria di \u201cplurime condanne\u201d, mai intervenute in sede penale, offesa reiteratamente nella reputazione<\/strong>, nel solco dell\u2019inarrestabile campagna diffamatoria che ormai da anni subisce senza freno alcuno, con l\u2019attribuzione, negli atti giudiziari cos\u00ec come in ogni occasione di comunicazione pubblica e sui social media, di etichette denigratorie di ogni tipo, definita a pi\u00f9 riprese \u201ccriminale\u201d e pericolosa per suo figlio.<\/p>\n

\"\"A fronte delle gravi e false dichiarazioni rese in sede di audizione del sig. G.A., \u00e8 d\u2019obbligo precisare che la signora\u00a0non ha mai commesso nessuna delle condotte attribuitele falsamente: tra le varie, non ha mai apposto registratori addosso al figlio e non si \u00e8 mai allontanata con suo figlio dalla sua casa di residenza. <\/strong>Ogni iniziativa di rintraccio ordinato dall\u2019autorit\u00e0 giudiziaria deriva esclusivamente dall\u2019impulso dello stesso G.A., nei confronti del quale, si rammenta, vige sospensione della responsabilit\u00e0 genitoriale, e il quale, come si legge dagli atti, nel luglio 2021 \u00e8 giunto a incaricare un investigatore privato del pedinamento dei nonni materni tramite dispositivo GPS sulla loro automobile<\/strong> e di appostamenti presso l\u2019abitazione in cui vive il minore, investigatore al quale si \u00e8 aggiunto lo stesso G.A. ripetutamente fuori casa nell\u2019intento di fotografare gli anziani genitori della nostra assistita.<\/p>\n

Denunce strumentale portate in Commissione<\/strong><\/h4>\n

\"\"Per mero tuziorismo e dovere di verit\u00e0, ci preme sottolineare come la lettura in Commissione di stralci di atti processuali estrapolati dal contesto e scelti ad hoc<\/em> dalla difesa di G.A. al fine unico di denigrare L.M., sono riferiti a fatti datati e per i quali G.A. aveva sporto plurime denunce strumentali contro la nostra assistita<\/strong> per inottemperanza dei decreti (ex art. 388) e fatti tutti gi\u00e0 vagliati e archiviati dalla Procura di Roma la quale il 15 febbraio 2021 (avendo G.A. ripresentato nel luglio 2020 querela per stessi fatti gi\u00e0 denunciati nel 2014 e archiviati definitivamente nel 2015) nella richiesta di archiviazione afferma come: \u201cDalla documentazione prodotta emerge altres\u00ec come, il querelante, abbia sporto gi\u00e0 in passato ben 24 querele ai danni di L.M., tutte archiviate dal GIP e tutte scaturenti da futili motivi<\/strong> che lo inducono ad ogni minimo disaccordo con l\u2019ex coniuge a inoltrare querela. Infine, giova rilevare che, dai verbali di incontri prodotti dall\u2019indagata, si evince altres\u00ec come L.M. non abbia mai frapposto alcun ostacolo alla frequentazione del querelante con il figlio\u201d.<\/p>\n

Casa famiglia<\/strong><\/h4>\n

\"\"Si richiama, infine, l\u2019attenzione della “Commissione parlamentare d\u2019inchiesta” sulle attivit\u00e0 connesse alle comunit\u00e0 di tipo familiare che accolgono i minori sulla natura particolarmente discriminatoria nei confronti delle donne che si registra in tema di decisioni sull\u2019affidamento dei figli minori<\/strong>: esemplificativo di ci\u00f2 \u00e8 un recente decreto definitivo del Tribunale per i minorenni di Roma che in un caso nel quale il minore coinvolto manifesta rifiuto nell\u2019incontrare la madre, ha ritenuto insuperabile e non coercibile la volont\u00e0 del figlio lasciandolo cos\u00ec a vivere col padre e lasciando che sia il minore a decidere se e quando vorr\u00e0 riprendere i contatti con la madre.<\/p>\n

Summenzionata decisione \u00e8 stata adottata dal medesimo collegio che ha deciso l\u2019allontanamento e collocamento extra familiare del minore nei confronti di L.M. con l\u2019intervento della stessa psicologa da ultimo nominata come CTU<\/p><\/blockquote>\n

\"\"Altro esempio risale al 2020 e ha suscitato anche l\u2019attenzione del Senatore Pillon che, in modo del tutto opposto al caso di specie, tuttavia si \u00e8 fortemente speso pubblicamente sostenendo l\u2019incoercibilit\u00e0 della volont\u00e0 del minore che non voleva allontanarsi dal padre, malgrado provvedimento di segno contrario. Il doppio standard \u00e8 evidente e inaccettabile e trasforma un contesto come quello di un\u2019indagine parlamentare che dovrebbe rappresentare uno spazio improntato alla tutela dei diritti costituzionali inviolabili<\/strong> dei cittadini e delle cittadine, primo tra tutti l\u2019uguaglianza garantita dall\u2019articolo 3 Cost., in un\u2019ulteriore occasione di feroce e violenta vittimizzazione secondaria della nostra assistita, strumentalizzando un\u2019opportunit\u00e0 funzionale a sottoporre le criticit\u00e0 del sistema affidi alla Commissione nell\u2019ennesima occasione di denigrazione pubblica della nostra assistita.<\/p>\n

________________________<\/p>\n

Roma, 21 marzo 2022<\/p>\n

Avv. Ilaria Boiano, Avv. M. Teresa Manente, Avv. Lorenzo Stipa, Avv. Antonio Voltaggio<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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