{"id":21570,"date":"2021-12-22T07:25:53","date_gmt":"2021-12-22T06:25:53","guid":{"rendered":"https:\/\/donnexdiritti.com\/?p=21570"},"modified":"2021-12-31T12:18:47","modified_gmt":"2021-12-31T11:18:47","slug":"la-storia-della-bambina-di-cuneo-sequestrata-dallo-stato-affidatari-si-fanno-chiamare-mamma-e-papa","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/donnexdiritti.com\/2021\/12\/22\/la-storia-della-bambina-di-cuneo-sequestrata-dallo-stato-affidatari-si-fanno-chiamare-mamma-e-papa\/","title":{"rendered":"La storia della bambina di Cuneo sequestrata dallo Stato: “Affidatari si fanno chiamare mamma e pap\u00e0”"},"content":{"rendered":"

Una mamma ha quattro figli, tre adolescenti e una bambina di 7 anni, e a marzo del 2018 si separa dal marito dopo 15 anni di convivenza perch\u00e9 lui \u00e8 diventato un uomo violento. Una storia che inizia nel 2008, quando, dopo pochi mesi dal matrimonio, lui torna casa ubriaco e inizia a spaccare tutto davanti e lei, incinta del terzo figlio,<\/strong> e davanti ai due bambini piccolissimi. Lei che non sa che fare e chiama i suoi genitori i quali, per disperazione, chiamano il 118.<\/p>\n

Prima e dopo le violenze<\/strong><\/h4>\n

\"\"Portato in un reparto psichiatrico, quando esce l\u2019uomo peggiora, diventa sempre pi\u00f9 violento, e anche se a parole dice di voler smettere, non lo fa. Poi cominciano le bugie, dice a tutti che \u00e8 diventato astemio, nasconde le bottiglie nei posti pi\u00f9 incredibili: vino, birra, superalcolici, infilati negli zaini, dentro le gomme della macchina, sotto i sedili dell\u2019auto, dentro la legnaia.<\/strong> Arriva addirittura a dire che porta i bimbi a fare una scampagnata in montagna, per poter bere di nascosto e indisturbato.<\/p>\n

Nel 2017 la signora \u00e8 al mare e lui va a ubriacarsi in un nightclub dove spende 600 euro, e quando viene scoperto, sostiene che qualcuno ha clonato il suo bancomat<\/p><\/blockquote>\n

\"\"Le cose precipitano completamente per\u00f2 quando, nei primi mesi 2018, la donna decide di separarsi: non ce la fa pi\u00f9, \u00e8 esausta, una vita cos\u00ec non \u00e8 sostenibile. Ma \u00e8 qui che le violenze diventano pi\u00f9 pesanti. Non lancia solo oggetti, non rompe tutto, non aggredisce solo verbalmente: <\/strong>“Qui cominciano le botte, violenze fisiche sui bambini – dice la mamma – e lo fa quando io non ci sono”. Poi, in agosto, arrivano gli abusi sessuali su uno dei figli, abusi in cui nel giro di un mese viene coinvolto anche il pi\u00f9 grande, e sono loro che cominciano a parlare, a raccontare.<\/strong><\/p>\n

Fino a quando la figlia piccola dice alla madre che il padre con lei vuole sempre fare \u201cil gioco della patata\u201d<\/p><\/blockquote>\n

\"\"A quel punto la mamma parte con una denuncia nei confronti del marito, e la fa alla Procura per abusi sui minori. Azione che condurr\u00e0 la storia lontano con due consulenze tecniche d\u2019ufficio (Ctu): una per il penale che ha il compito di valutare l\u2019attendibilit\u00e0 delle dichiarazioni dei quattro figli,<\/strong> gi\u00e0 ascoltati dalla polizia e ritenuti idonei, l\u2019altra perch\u00e9 la signora si vuole separare e il tribunale ordinario chiede una sua Ctu che, sulla base di test della personalit\u00e0 probabilmente alterati, dichiara la signora psichiatrica e lui succube della donna<\/strong>.<\/p>\n

Nessuna delle due perizie per\u00f2 tiene conto dei fatti, dei riferiti di violenza e di abusi sia dei bambini che della madre, e nel dicembre di due anni fa i minori vengono allontanati dalla madre e trasferiti dai nonni paterni<\/p><\/blockquote>\n

Allontanamento e pressioni sui minori che hanno riferito gli abusi<\/strong><\/h4>\n

\"\"Le pressioni verso i bambini sono fortissime: i nonni, i servizi sociali, l\u2019avvocato curatore, e anche uno dei carabinieri, vogliono che i minori ritrattino le loro confessioni modificando la versione dei fatti che hanno riferito. Loro che pi\u00f9 tardi, riferiranno che a casa dei nonni hanno ricevuto cibi scaduti e cibo non sufficiente per la loro crescita, documentando tutto con delle foto fatte dal cellulare<\/strong>. Un trattamento che culmina con la denuncia del figlio pi\u00f9 grande che si ribella alle minacce. A marzo 2020 i minori si trovano in un gravissimo disagio, e si chiede di avviare un progetto di rientro a casa, proposta che per\u00f2 non viene subito approvata e a luglio dello stesso anno vengono prelevati con la forza e messi in quattro comunit\u00e0 diverse, separati l\u2019uno dall\u2019altra senza poter comunicare neanche con la mamma.<\/strong><\/p>\n

Ai due pi\u00f9 grandi vengono sequestrati il computer e il cellulare, e la figlia pi\u00f9 piccola di 6 anni, viene portata in una famiglia affidataria secretata<\/p><\/blockquote>\n

\"\"Con lei, pur essendo piccola, la mamma non avr\u00e0 contatti se non una volta a settimana per un’ora. Affidatari che per giunta iniziano subito a farsi chiamare \u201cmamma e pap\u00e0\u201d come la piccola non avesse i genitori con la responsabilit\u00e0 genitoriale intatta. <\/strong>La salute psicofisica dei minori non \u00e8 accertabile da nessuna parte, la mamma sente i figli pi\u00f9 grandi ogni tre giorni e per un\u2019ora soltanto in cui riferivano di dormire male, di essere sottopeso, e di avere sempre lo stomaco chiuso<\/strong>, ma soprattutto di non andare a scuola.<\/p>\n

La lotta per la liberazione<\/strong><\/h4>\n

La madre chiede aiuto e dopo lunghe estenuanti lotte legali a colpi di istanze ed esposti, i due figli pi\u00f9 grandi tornano a casa dopo 9 mesi di comunit\u00e0 in cui raccontano di aver avuto traumi, disagi e sofferenza.<\/strong> Il legale della mamma chiede il rientro anche dei pi\u00f9 piccoli ma a tornare sar\u00e0 solo il terzo figlio perch\u00e9 la pi\u00f9 piccola viene trattenuta nella famiglia affidataria lontana dai fratelli, dalla sorella e dalla madre.<\/p>\n

Per i servizi sociali la piccola fanno una relazione in cui incolpano la mamma del fallimento di un progetto di rientro mai esistito n\u00e9 proposto<\/p><\/blockquote>\n

\"\"Una bimba tenuta lontana dalla sua famiglia e che soffre di dermatiti per micosi, che non cresce, e che i servizi e il tribunale continuano a tenere lontana dalla sua famiglia senza una ragione valida,<\/strong> se per punire la madre che ha denunciato il padre per i loro stessi riferiti di abusi. Bambina che far\u00e0 anche questo Natale lontana dalla famiglia contro il suo stesso diritto di stare con i fratelli, la sorella e la madre<\/strong> che non ha commesso nessun reato per essere trattata come una madre indegna.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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