{"id":19542,"date":"2021-06-08T07:34:39","date_gmt":"2021-06-08T05:34:39","guid":{"rendered":"https:\/\/donnexdiritti.com\/?p=19542"},"modified":"2023-12-18T07:08:08","modified_gmt":"2023-12-18T06:08:08","slug":"trattamento-imposto-dai-tribunali-su-affidi-una-forma-di-tortura-sui-bambini-il-caso-di-laura","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/donnexdiritti.com\/2021\/06\/08\/trattamento-imposto-dai-tribunali-su-affidi-una-forma-di-tortura-sui-bambini-il-caso-di-laura\/","title":{"rendered":"“Trattamento imposto dai tribunali per gli affidi: una forma di tortura sui bambini”. Il caso di Laura"},"content":{"rendered":"

\u201cCi sentiamo braccati, come gli ebrei che attendevano i rastrellamenti dalle SS. Mi dispiace per il paragone, non me ne voglia nessuno, lo faccio solo per far capire come ci sentiamo\u201d. A parlare \u00e8 Laura<\/strong> che parla della sua situazione.<\/p>\n

La storia di Laura e di suo figlio<\/strong><\/h4>\n

\"\"\u201cNoi ci sentiamo insicuri in ogni luogo \u2013 continua Laura \u2013 perch\u00e9 il nuovo decreto prevede che la forza pubblica, che dovrebbe prelevare mio figlio per portarlo in casa famiglia, sia in borghese<\/strong> in modo tale che non sia riconoscibile\u201d. Il decreto \u00e8 quello del Tribunale dei minori, l\u2019ennesimo che decide di prelevare un bambino dalla sua casa, dai suoi affetti, da sua madre<\/strong>, per imporre un rapporto con un genitore che lui stesso rifiuta.<\/p>\n

Uno strappo che non rispetta in alcun modo la tanto citata bigenitorialit\u00e0, e che colloca il bambino in una struttura interrompendo il rapporto con la mamma perch\u00e9 giudicata ostativa, malevola, simbiotica, alienante<\/p><\/blockquote>\n

\"\"Una sentenza basata sulla diagnosi di Alienazione parentale, fatta dalla Consulenza Tecnica d’ufficio (CTU), malgrado la recente Ordinanza di Cassazione abbia chiaramente bollato questo costrutto come \u201cnazista\u201d. <\/strong>Un ricatto che nel caso di Laura dura da 8 anni, con udienze, denunce, sentenze, Consulenze tecniche d\u2019ufficio, tutori, assistenti sociali, psicologi, psichiatri e naturalmente giudici. Una vicenda in cui Laura ha pagato di tasca sua non solo in termini morali e di vita<\/strong>, ma anche in moneta sonante:<\/p>\n

“Avr\u00f2 speso fino adesso pi\u00f9 di 200mila euro di spese legali, perizie, visite mediche, e non solo – spiega Laura – e ho anche dovuto vendere una casa”<\/p><\/blockquote>\n

Il tribunale dei minori e la madre malevola<\/strong><\/h4>\n

\"\"<\/p>\n

Un decreto che viene emesso dal Tribunale malgrado lo stop dato dalla Corte d\u2019appello che aveva sospeso il precedente decreto (identico) non solo per la situazione di salute del bambino<\/strong>, che prende la pasticca per l\u2019ipertensione da quando aveva 4 anni e che \u00e8 stato ricoverato per mesi in ospedale quando era piccolo a seguito della vicenda, ma anche perch\u00e9 non \u00e8 possibile imporre un rapporto in modo coercitivo.<\/strong><\/p>\n

\"\"Giudizio della Corte d\u2019appello che \u00e8 passato come acqua fresca sulle orecchie dei giudici che hanno tolto definitivamente la responsabilit\u00e0 genitoriale alla madre, dipingendola come non collaborativa e dannosa per il figlio stesso<\/strong>, riaffermando la necessit\u00e0 di un prelevamento del bambino anche con l\u2019uso della forza pubblica<\/strong>, questa volta in borghese, ledendo la\u00a0 stessa volont\u00e0 del minore. Una decisione azzardata, dato che il minore ha 11 anni e pu\u00f2 esprimere in maniera compiuta quale sia il suo desiderio. <\/strong><\/p>\n

Una \u201cterapia della minaccia\u201d, ci tiene a precisare Laura in quanto \u201cnon si \u00e8 mai vista la creazione di un rapporto d\u2019amore e d\u2019affetto con la violenza e la coercizione\u201d<\/p><\/blockquote>\n

\"\"Senza quindi dare valore alla volont\u00e0 del bambino e senza indagare in maniera oggettiva le cause di questo rifiuto<\/strong>, il tribunale mostra di sposare completamente, come sempre succede in tutti i casi di affido post separativi. Tesi senza alcun fondamento di psicologi e psichiatri che, formati alla scuola della \u201cmadre malevola\u201d e \u201cdell\u2019alienazione parentale\u201d, condannano a prescindere la madre<\/strong> in quanto colpevole di tutta la situazione.<\/p>\n

Il trattamento sanitario imposto \u00e8 una forma di tortura<\/strong><\/h4>\n
\"\"
Elvira Reale<\/figcaption><\/figure>\n

Paure davanti alle quali la maggior parte delle volte, la reazione dei giudici e delle Ctu \u00e8 di rigetto, scherno, non presa in considerazione, rifiuto<\/strong> anche quando esiste una sentenza penale a riguardo. E questo senza considerare che proprio all\u2019articolo 31 la Convenzione di Istanbul, <\/strong>ratificata dall\u2019Italia, prevede che gli episodi di violenza intrafamiliare siano presi in seria considerazione nelle decisioni di affido. <\/strong>Per Elvira Reale<\/strong>, psicologa e consulente della Commissione femminicidio al Senato:<\/p>\n

il giudice in questi casi si arroga un diritto che travalica le sue competenze, imponendo un trattamento sanitario che va al di l\u00e0 delle aule di tribunale e davanti alle quali si pu\u00f2 parlare di tortura<\/p><\/blockquote>\n

\"\"\u201cSpesso l\u2019alienazione parentale \u00e8 nascosta dice Reale – non viene nominata, ma gli psicologi indicano comportamenti di alienazione parentale andando anche a pescare nell\u2019inconscio<\/strong>, tanto che sembra di stare sul lettino di Freud e non in un tribunale\u201d. \u00c8 necessario quindi mettere uno stop e togliere ai tribunali una competenza che \u00e8 sanitaria dato che i giudici \u201cnon si fermano alla diagnostica <\/strong>\u2013 continua Reale \u2013 ma arrivano a dare indicazioni di un trattamento sanitario che confligge con l\u2019articolo 32 della Costituzione\u201d<\/strong>. Un trattamento che deve essere fermato in ogni modo qualsiasi sia la causa e sia se si \u00e8 in presenza di violenza domestica sia che non sia stata riscontrata.<\/p>\n

Secondo Reale \u00e8 un \u201ctrattamento simil-carcerario, simil-tortura\u201d che avviene sulle spalle di un bambino che avviene con la forze dell\u2019ordine \u201cprecettate per rimuovere ostacoli mobili e immobili, che significa buttar fuori e picchiare le persone che sono intorno, sfondare le porte”<\/p><\/blockquote>\n

\"\"“Dopodich\u00e9 – continua – il bambino viene isolato, in un luogo sconosciuto, con persone sconosciute <\/strong>e messo solo a confronto con la persona con cui lui non vuole avere rapporti. Un bambino che in quel momento \u00e8 assolutamente disperato<\/strong>\u201d. Ma la cosa pi\u00f9 grave \u00e8 che \u201ci giudici sono consapevoli di infliggere una sofferenza perch\u00e9 nella loro testa \u00e8 previsto che la sofferenza futura di separazione dal padre sia superiore<\/strong> a questo tipo di trattamento\u201d, conclude Elvira Reale.<\/p>\n

Che fine fanno i minori? Il business sulla pelle dei bambini<\/strong><\/h4>\n

Minori che vengono presi e messi in case famiglia senza un motivo valido e in presenza di un genitore accudente con cui loro vogliono stare, dato che, secondo i dati di un monitoraggio del ministero della Giustizia<\/strong> presso gli uffici giudiziari minorili, tra il gennaio 2018 e il giugno 2019 siano stati allontanati dalle proprie famiglie di origine 12.338 minori in Italia<\/strong> e di questi:<\/p>\n

l’88% (9 su 10) “non \u00e8 dato sapere con certezza la destinazione”, o meglio la maggior parte viene dimenticato nelle 3.300 strutture di accoglienza<\/p><\/blockquote>\n

\"\"Un business, quello che riguarda l\u2019alienazione parentale, le madri malevoli, gli affidi coatti e il trattamento sanitario costrittivo da parte dello Stato, che coinvolge legali, psicologi, psichiatri, assistenti sociali, tutori, curatori del minori, educatori e case famiglia in cui un bambino costa dai 3.000 ai 6.000 euro al mese<\/strong> e dove una Consulenza tecnica d\u2019ufficio pu\u00f2 arrivare a 6.000 euro<\/strong> mentre una Consulenza di parte<\/strong> fatta dai \u201cmaestri\u201d della Pas pu\u00f2 arrivare anche a 30.000 euro.<\/strong><\/p>\n

L’inventore dell’Alienazione parentale che sosteneva la pedofilia<\/strong><\/h4>\n
\"\"
Richard Gardner<\/figcaption><\/figure>\n

E questo grazie all\u2019adozione da parte dello Stato italiano, nei fatti, di principi e comportamenti che nella totalit\u00e0 si richiamano a una sindrome non riconosciuta e ascientifica, inventata dallo psichiatra Richard Gardner<\/strong>, secondo cui se un figlio rifiuta un genitore la colpa \u00e8 dell\u2019altro che aliena il bambino a prescindere da tutto, anche di eventuali possibili violenze che saranno di sicuro false e inventate<\/strong>. Un disturbo diventato prassi ma mai entrato nel DSM (The Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders<\/em>), e applicato da giudici che probabilmente non conoscono le dinamiche di abusi e violenza domestica, ma che soprattutto non sanno che Gardner era un teorico della pedofilia<\/strong> (R. Gardner, \u201cL\u2019isteria collettiva dell\u2019abuso sessuale\u201d, ed. Quattro Venti, Urbino 2013, p. 59):<\/p>\n

“Se un padre abusa della figlia \u2013 scriveva Gardner nei suoi libri \u2013 la colpa \u00e8 della madre inibita che non vuole fare sesso con suo marito e che, al fine di evitare scappatelle extra familiari, le offre la figlia”<\/p><\/blockquote>\n

Le proposte di legge alla Camera per mettere uno stop<\/strong><\/h4>\n
\"\"
Stefania Ascari<\/figcaption><\/figure>\n

Per mettere un freno a una violazione dei diritti umani degna del giudizio della Corte Penale Internazionale, sono sul piatto almeno tre proposte di legge interessanti in discussione alla Camera: una sulla riforma dei procedimenti per la tutela e l\u2019affidamento dei minori, presentata dalla deputata 5S Stefania Ascari,<\/strong> una sulla modifica in materia di responsabilit\u00e0 genitoriale, affidamento dei minori e ascolto del minore (legge n.184 e n. 54 ) dell\u2019onorevole Veronica Giannone di Forza Italia.<\/strong><\/p>\n

\"\"
Veronica Giannone<\/figcaption><\/figure>\n

E un’altra presentata tre giorni fa da Laura Boldrini, deputata Pd gi\u00e0 presidente della camera, che ha dichiarato come davanti al caso di Laura “non possiamo rimanere indifferenti”. <\/strong>“La proposta vuole rafforzare ascolto e protezione dei minori – dice Boldrini – e intervenire per contrastare l’uso giudiziario di teorie ascientifiche come appunto l’alienazione parentale<\/strong> in tutte le svariate definizioni dietro cui essa viene nascosta e dunque applicata”.<\/p>\n

\"\"
Laura Boldrini<\/figcaption><\/figure>\n

La sua proposta di legge dispone \u201cModifiche al codice civile e altre disposizioni in materia di affidamento e ascolto del minore e di protezione da abusi e atti di violenza domestica\u201d<\/strong> (3148). Una proposta, quest’ultima, che indica modifiche al codice civile in cui viene messa come priorit\u00e0 la necessit\u00e0 che il giudice indaghi, in caso del rifiuto del bambino verso un genitore, circostanze legate a violenza domestica o abusi<\/strong> \u201cove siano riferiti (in sede di ascolto del minore ma anche altrimenti)\u201d affinch\u00e9:<\/p>\n

\u201cil giudice accerti autonomamente i fatti riferiti con pienezza di cognizione, tramite gli ordinari mezzi istruttori\u201d, relegando cos\u00ec le CTU a mere consulenze che non si possono trasformare in sentenze vere e proprie come tutt\u2019oggi succede<\/p><\/blockquote>\n

\"\"Ctu che devono avere \u201crequisiti di professionalita\u0300\u201d e \u201copportune garanzie della loro imparzialita\u0300\u201d<\/strong>. Mettendo al centro il \u201cminore nelle operazioni di ascolto e la piena autonomia del giudice\u201d<\/strong>, con \u201cl\u2019obbligo di ascolto del minore maggiore di anni dieci (e anche di eta\u0300 inferiore, se capace di discernimento)\u201d, questa proposta esclude la possibilit\u00e0 di motivare la decadenza dalla responsabilit\u00e0 genitoriale \u201csulla base di sindromi prive delle necessarie evidenze scientifiche<\/strong>, anche ove risultanti da patologie o disturbi comportamentali scientificamente rilevabili\u201d, con ovvio riferimento non solo all’alienazione parentale, molto spesso celata nelle CTU in quanto contestabile, ma anche a tutti i suoi derivati.<\/p>\n

Ci si assicura che \u201cla presenza del genitore indicato come violento o maltrattante non possa essere imposta con l\u2019uso della forza o con provvedimenti coercitivi contro la volont\u00e0 del minore\u201d<\/p><\/blockquote>\n

\"\"(come abbiamo visto fare tante volte con i trattamenti di cui sopra), escludendo anche come causa di affidamento esclusivo, quelle stesse \u201csindromi prive delle necessarie evidenze scientifiche\u201d. <\/strong>Senza dimenticare, in materia di formazione<\/strong> di magistrati, avvocati, medici, psicologi e assistenti sociali, \u201cl\u2019integrazione di conoscenze e competenze relative alla violenza domestica e di genere e all\u2019ascolto e trattamento dei minori in giudizio\u201d<\/strong>.<\/p>\n

\"\"Nonch\u00e9 la modifica del quarto comma dell\u2019art. 250 c.c. in cui \u201cnell\u2019ipotesi di rifiuto del consenso, da parte del genitore, al riconoscimento successivo del figlio da parte dell\u2019altro genitore<\/strong>, la sentenza che tiene luogo del consenso non possa essere pronunciata ove contrasti con l\u2019interesse del minore\u201d, e in cui \u201cil giudice valuti anche l\u2019eventuale condotta pregiudizievole al figlio\u201d nel caso anche che sia avvenuta \u201cantecedentemente alla domanda\u201d<\/strong> del genitore che chiede di riconoscerlo.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

\u201cCi sentiamo braccati, come gli ebrei che attendevano i rastrellamenti dalle SS. Mi dispiace per il paragone, non me ne voglia nessuno, lo faccio solo per far capire come ci sentiamo\u201d. A parlare \u00e8 Laura che parla della sua situazione. La storia di Laura e di suo figlio \u201cNoi ci sentiamo insicuri in ogni luogo […]<\/p>\n","protected":false},"author":2,"featured_media":19578,"comment_status":"closed","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[8],"tags":[],"yoast_head":"\n"Trattamento imposto dai tribunali per gli affidi: una forma di tortura sui bambini". 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