{"id":19375,"date":"2021-06-08T07:15:37","date_gmt":"2021-06-08T05:15:37","guid":{"rendered":"https:\/\/donnexdiritti.com\/?p=19375"},"modified":"2021-06-14T06:41:14","modified_gmt":"2021-06-14T04:41:14","slug":"la-storia-della-violenza-sulle-donne-nel-cambio-del-linguaggio-giuridico","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/donnexdiritti.com\/2021\/06\/08\/la-storia-della-violenza-sulle-donne-nel-cambio-del-linguaggio-giuridico\/","title":{"rendered":"La storia della violenza sulle donne nel cambio del linguaggio giuridico"},"content":{"rendered":"
Poco prima dell\u2019entrata in vigore del Codice Rosso (L. 19 luglio 2019, n. 69), alcune pronunce giurisprudenziali, intervenute in Italia nell\u2019anno precedente, hanno prodotto una crescente mobilitazione. Tra tutti sono interessanti ancora oggi i contenuti emersi in due incontri pubblici: \u201cLe parole giuste. Violenza di genere e linguaggi giuridici\u201d, organizzati da Magistratura Democratica, la rivista “Questione di Giustizia” e D.i.Re (Donne in Rete contro la violenza).<\/strong> Chi scrive \u00e8 intervenuta a Firenze come avvocata della rete\u00a0 D.i.Re, mentre a Cosenza \u00e8 stata Elena Biaggioni, attuale referente del gruppo delle penaliste della rete nazionale.<\/p>\n Sono convinta che per scongiurare il rischio di affrontare il tema in chiave emergenziale il fenomeno della violenza maschile sulle donne,<\/strong> occorra esaminare la tutela della donna nelle aule di giustizia in una prospettiva storica.<\/p>\n Anche per comprendere le ricadute del linguaggio, in particolare del linguaggio giuridico, sulle politiche del diritto e sulla cultura di un Paese, in un certo momento storico<\/p><\/blockquote>\n A questo proposito mi vorrei soffermare sul libro \u201cParole, discorsi, scenari\u201d nel libro \u201cLa violenza contro le donne nella storia. Contesti, linguaggi, politiche del diritto (secoli XV-XXI) a cura di\u00a0Simona Feci e Laura Schettini (Viella)<\/strong>: punto di partenza per la definizione e la concettualizzazione della violenza, a partire da quella sessuale, nel corso del tempo in Italia. Parole contenute anche in sentenze come: \u201cLa soverchiante tempesta emotiva e passionale\u201d<\/strong> (Ass. App. Bologna, 14.11.2018); \u201cLa vittima mascolina e scaltra\u201d<\/strong> (App. Ancona, 23.11.2017, in materia di violenza sessuale, annullata dalla Corte di Cassazione); \u201cIl comportamento della donna che l\u2019ha illuso e disilluso<\/strong> nello stesso tempo il sentimento forte improvviso\u201d <\/strong>(GUP Genova, 5.12.2018), riaccendono il dibattito pubblico.<\/p>\n Nel nominare la violenza \u00e8 importante tenere conto su come sia avvenuto il passaggio da \u201cstupro\u201d a “violenza carnale e atti di libidine violenta\u201d, \u201cviolenza sessuale\u201d<\/strong> (L. \u201896\/66), e \u201cviolenza maschile contro le donne\u201d: costruzioni che evidenziano l\u2019attenzione rivolta agli autori e non alle vittime, sottolineando che la violenza di genere \u00e8 agita prevalentemente da uomini nei confronti di donne. Fino a \u201cfemminicidio\u201d (le donne colpite in quanto donne), e \u201cviolenza di genere\u201d,<\/strong> che evidenziano le diseguaglianze uomo-donna: cosa che la Convenzione di Istanbul definisce come \u201cqualunque violenza contro una donna in quanto tale e che colpisce le donne in modo sproporzionato\u201d.<\/p>\n Una qualificazione di genere che chiama in causa la dimensione politica della violenza maschile<\/p><\/blockquote>\n La prospettiva storica ci consente di approfondire l\u2019analisi. Ieri come oggi costa dolore e fatica alle donne, anche nei Paesi in cui esistono leggi per tutelarle, denunciare le violenze che subiscono<\/strong>.<\/p>\n Esaminando gli atti processuali si nota come, con la denuncia, la violenza coniugale entra nello spazio pubblico e diventi cio\u00e8 fatto politico. Indicativo appare, esaminando atti processuali a sostegno dello sviluppo di ragionamento intrapreso, quanto si rintraccia per esempio al\u00a0tribunale criminale di Bologna nel 1606, per il caso di Antonia Sanvitale contro Aurelio Dall\u2019Armi<\/strong> (si pensi allo ius corrigendi<\/em> che rendeva la violenza maritale legittima e legittimata nel nostro codice Rocco). Per cui \u201cDimostrando l\u2019inadeguatezza di Antonia nella sfera privata, si distrugge la sua credibilit\u00e0 nella sfera pubblica e si struttura una narrazione della vicenda secondo un modello di rovesciamento della responsabilit\u00e0<\/strong> che avr\u00e0 grandissimo successo nei secoli a venire\u201d (estratto da \u201cLa violenza contro le donne nella storia\u201d, Ferrante L., pag. 55 ). Che \u00e8 in fondo quello che accadeva e che accade ancora oggi: quello che si tenta di continuo di far accadere nelle nostre aule di giustizia<\/p>\n Nella societ\u00e0 ottocentesca la violenza non \u00e8 ripudiata, ma \u00e8 affidata ai mariti per riaffermare la propria mascolinit\u00e0. Diviene oggetto di riprovazione solo se pubblica, ma lecita se \u00e8 solo privata<\/p><\/blockquote>\n Le donne possono resistere alla violenza, solo se possiedono un proprio patrimonio, hanno cio\u00e8 una forza economica autonoma.<\/strong> Procedendo nell\u2019analisi, si giunge alle battaglie del movimento femminista e, dunque, alla mia\/alla nostra storia.+<\/p>\n Il femminismo pone la libert\u00e0 al centro della sua riflessione e dal progetto delle donne di sessuare il diritto giunge a quello di essere libere di produrre diritto. Alla proposta di legge di iniziativa popolare per modificare la disciplina della violenza segue l\u2019iter parlamentare, durato vent\u2019anni,<\/strong> per approvare la legge contro la violenza sessuale come delitto contro la persona e non contro la morale (L. 15 febbraio 1996, n. 66). Importantissimo l\u2019apporto del femminismo radicale e separatista.<\/p>\n Conoscere la storia dello stupro come strumento per perpetrare la condizione di subalternit\u00e0 delle donne rispetto agli uomini, consente di prendere coscienza dei processi che lo rendono possibile per destrutturarli<\/p><\/blockquote>\nIl linguaggio giuridico<\/strong><\/h4>\n
Decisivo \u00e8 interrogarsi sulle \u201cparole per dirla\u201d<\/strong><\/h4>\n
Il processo si configura come fatto politico<\/strong><\/h4>\n
Come il femminismo ha cambiato il diritto<\/strong><\/h4>\n