{"id":1879,"date":"2012-12-14T02:59:27","date_gmt":"2012-12-14T01:59:27","guid":{"rendered":"http:\/\/blog.ilmanifesto.it\/antiviolenza\/?p=1879"},"modified":"2020-03-04T08:26:33","modified_gmt":"2020-03-04T07:26:33","slug":"afghanistan-200-minori-nelle-prigioni-usa-di-bagram","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/donnexdiritti.com\/2012\/12\/14\/afghanistan-200-minori-nelle-prigioni-usa-di-bagram\/","title":{"rendered":"Afghanistan: per Human Rights Watch 200 minori nelle prigioni Usa di Bagram in cella con adulti"},"content":{"rendered":"
\u201cGli Stati Uniti hanno ammesso che ci sono oltre 200 bambini afgani detenuti a Bagram e questi sono bambini sono stati arrestati dalle forze degli Stati Uniti\u201d ha detto in una intervista Heather Barr di Human Rights Watch in Afghanistan, \u201ce Human Rights Watch \u2013 ha aggiunto – ha sottoposto questo problema specifico alle Nazioni Unite\u201d. Oltre alla preoccupazione per la detenzione dei bambini all’interno del carcere militare, Barr parlato di un trattamento verso i minori che vanno contro le regole internazionali.<\/strong> \u201cAbbiamo visitato Bagram nel marzo dell’anno scorso e siamo stati molto preoccupati per questo problema \u2013ha continuato – perch\u00e9<\/p>\n i bambini sono tenuti nelle stesse cellule insieme agli adulti, un fatto non accettabile secondo gli standard internazionali<\/p><\/blockquote>\n I minori nel carcere \u2013 ha concluso – non hanno accesso ai servizi specializzati per i servizi educativi per bambini e adolescenti, e ad altri programmi che dovrebbero essere loro forniti secondo il diritto che gli spetta\u201d. Nella prigione della base aerea statunitense di Bagram, a nord di Kabul, almeno 200 ragazzini sono trattenuti quindi in una detenzione che viola tutte le norme internazionali.<\/strong> Georgette Gagnon, responsabile per i Diritti Umani dell\u2019UNAMA, la\u00a0Missione di assistenza delle Nazioni Unite in Afghanistan ha assicurato che la questione verr\u00e0 analizzata con attenzione e che la denuncia di Human Rights Watch non cadr\u00e0 nel vuoto.<\/p>\n <\/p>\n Durante la conferenza stampa che si \u00e8 svolta giorni fa a Kabul, Georgette Gagnon ha anche parlato del Rapporto delle Nazioni Unite riguardo <\/strong><\/p>\n le donne afghane che continuano a subire violenza, nonostante le leggi di tutela varate nel 2009<\/p><\/blockquote>\n fatta per contrastare le diverse forme di violenza tra cui i matrimoni forzati, la vendita di donne, la pratica di\u00a0ba’ad<\/em> – che richiede il prezzo di una ragazza per risolvere una controversia \u2013 e l’auto-immolazione. Nel nuovo rapporto pubblicato dalla Missione delle Nazioni Unite in Afghanistan (Still a Long Way to Go: Implementation of the Law on Elimination of Violence again Women in Afghanistan<\/a><\/em>), si sottolinea \u201cla mancata denuncia della violenza, nonch\u00e9 la mancanza di indagini anche dopo una segnalazione\u201d. \u201cL’insicurezza che domina e la debolezza dello<\/p>\n