{"id":17565,"date":"2021-04-13T07:56:25","date_gmt":"2021-04-13T05:56:25","guid":{"rendered":"https:\/\/donnexdiritti.com\/?p=17565"},"modified":"2021-04-19T02:32:28","modified_gmt":"2021-04-19T00:32:28","slug":"il-rinascimento-della-destra-in-europa-per-il-ripristino-dellordine-naturale-dio-patria-e-famiglia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/donnexdiritti.com\/2021\/04\/13\/il-rinascimento-della-destra-in-europa-per-il-ripristino-dellordine-naturale-dio-patria-e-famiglia\/","title":{"rendered":"L’Europa va a destra con un unico obiettivo: fine dei diritti umani e “Ripristino dell\u2019ordine naturale”"},"content":{"rendered":"

Quando Matteo Salvini, Viktor Orb\u00e1n e Mateusz Morawiecki si sono incontrati 10 giorni fa a Budapest con l’obiettivo di fondare un nuovo \u201cRinascimento europeo\u201d, nessuno si \u00e8 soffermato troppo su cosa volessero dire esattamente.<\/strong> E malgrado non sia ancora chiaro se sar\u00e0 una federazione di partiti o un gruppo al Parlamento europeo<\/strong>, il progetto di costruire un\u2019Unione Europea pi\u00f9 vicina ai loro valori, nasconde un disegno sui cui le destre in Europa lavorano da tempo unite.<\/p>\n

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Matteo Salvini, Viktor Orb\u00e1n e Mateusz Morawiecki all’incontro di Budapest<\/figcaption><\/figure>\n

Matteo Salvini, leader della Lega,<\/strong> dice che \u201cil predominio culturale e ideologico di sinistra nel Parlamento e nelle altre istituzioni europee, rimette in discussione valori fondanti come la famiglia\u201d, in quanto il Ppe \u00e8 troppo subalterno alla sinistra. Il premier polacco Morawiecki<\/strong> ribadisce il desiderio di avere un’Europa fondata su \u201cvalori tradizionali e il cristianesimo\u201d, e il presidente ungherese Victor Orb\u00e1n<\/strong> ha sulla necessit\u00e0 di fare muro contro l\u2019ondata migratoria per preservare la famiglia bianca europea.<\/p>\n

L\u2019obiettivo quindi \u00e8 niente intromissione di Bruxelles sulle competenze nazionali. Ma basta solo questo o c\u2019\u00e8 qualcosa di pi\u00f9?<\/p><\/blockquote>\n

Il network anonimo Agenda Europa<\/strong><\/h4>\n

In realt\u00e0 quello che si sta muovendo nella destra ultracattolica \u00e8 un progetto politico molto pi\u00f9 complesso e ambizioso, che mira a spianare i diritti umani in tutta Europa ripristinando quello che la rete di numerosi gruppi di destra<\/strong>, Agenda Europa, chiama \u201cil ripristino dell\u2019ordine naturale\u201d.<\/strong> Creata nel 2013 a Londra, Agenda Europa \u00e8 una rete paneuropea, cristiano-estremista, creata in maniera anonima e segreta,<\/strong> che convoca ogni anno un summit che riunisce le pi\u00f9 importanti organizzazioni omofobiche e pro-vita in rappresentanza di movimenti di ultra destra.<\/p>\n

I documenti rivelano che Agenda Europa \u00e8 composta da circa 100\/150 individui di almeno 50 organizzazioni conservatrici non governative europee che lavorano contro vari aspetti dei diritti umani<\/p><\/blockquote>\n

\"\"Organizzazioni divise in \u201cpro vita\u201d e \u201cpro famiglia\u201d<\/strong>\u00a0che coinvolgono pi\u00f9 di 30 paesi europei. Compaiono molte categorie: gli organizzatori, i membri interni, gli ideologi, gli esecutori e i finanziatori. E c’\u00e8 un blog in cui i membri si confrontano sugli sviluppi da una prospettiva ultra-conservatrice, e condividono il manifesto intitolato \u201cRestoring the Natural Order\u201d<\/a> che promuove una visione del mondo radicalmente reazionaria che, se attuata, rimuoverebbe i diritti umani dalla faccia della Terra, soprattutto per alcune categorie come le donne, i giovani e la comunit\u00e0 LGBTQI.<\/strong> Un documento composto da 134 pagine, anonimo, non datato e senza marchio che per\u00f2 fornisce una prospettiva legale dettagliata. Basata su rigidi criteri di severa segretezza, Agenda Europa nasce da una riunione con 20 leader antiabortisti Nord Americani ed Europei che avevano a cuore \u201csviluppare un gruppo di pensiero europeo di ispirazione cristiana\u201d<\/strong> per \u201cideare nuove strategie riguardo i movimenti antiabortisti europei\u201d.<\/p>\n

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Gudrun Kugler<\/figcaption><\/figure>\n

Organizzato dalla conservatrice austriaca e attivista cattolica Gudrun Kugler, e dallo statunitense Terrence McKeegan, la riunione londinese doveva essere \u201cstrettamente riservata\u201d,<\/strong> e quando appare il blog \u201cAgenda Europa\u201d che critica aspramente ogni progresso in materia di salute riproduttiva, diventa un punto di riferimento per molti altri. Tra le sue fila si contano molti leader politici e funzionari governativi di tutta Europa<\/strong>, e ha il supporto di alti prelati cattolici. I suoi metodi di propaganda sono:<\/p>\n

imputare a chi appoggia i diritti delle donne e i diritti civili di essere discriminatori e intolleranti verso i cristiani (cristianofobici), e soprattutto chiamare le restrizioni e i divieti che loro vogliono imporre, come \u201cdiritti\u201d da rivendicare<\/p><\/blockquote>\n

Ma anche etichettare gli avversari come violenti e se stessi come vittime che lottano contro un sistema totalizzante e discriminatorio, <\/strong>per cui il\u00a0motto quindi \u00e8: \u201cUsiamo le armi dei nostri avversari e rivolgiamole contro di loro\u201d.<\/p>\n

Ramificazioni nelle istituzioni<\/strong><\/h4>\n

Nel 2014 il summit si svolge nel castello di F\u00fcrstenried nei dintorni di Monaco, quello del 2015 \u00e8 a Dublino mentre quello del 2016 viene ospitato dall\u2019organizzazione polacca Ordo Iuris a Varsavia<\/strong>. La maggioranza \u00e8 cattolica ma sono coinvolti anche i principali rappresentanti dei tradizionalisti protestanti e ortodossi. Agenda Europa si \u00e8 evoluta ed \u00e8 diventata il principale centro organizzativo in Europa contro i diritti umani.<\/p>\n

L\u2019unica rete europea che coordina le principali Ong per portare avanti i “veri diritti”, includendo politici e leader di partiti di centro destra, e con una rete di fedeli all\u2019interno sia dei parlamenti nazionali nonch\u00e9 dello stesso Parlamento Europeo<\/p><\/blockquote>\n

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Luca Volonte\u0300<\/figcaption><\/figure>\n

Come Luca Volont\u00e8 della Fondazione Novae Terrae (la stessa a cui ha partecipato il senatore della Lega Simone Pillon)<\/strong>, ex parlamentare Udc condannato a 4 anni di carcere per corruzione internazionale; il senatore irlandese Ronald Mullen<\/strong>; il vice ministro per gli Affari Esteri polacco Konrad Szymanski<\/strong>; Zejlka Markic<\/strong>, fondatrice del partito politico Croato HRAST; Paul Moynan<\/strong>, consulente politico per il Partito Europeo Conservatore e Riformista (ECR); e Jakob Cornides<\/strong>, funzionario della Direzione Generale per il Commercio alla Commissione Europea. Tra i big delle Ong di destra troviamo Ignacio Arsuaga<\/strong> di Hazte Or, Brian Brown<\/strong> dell\u2019Organizzazione Nazionale per il Matrimonio (NOM), Lila Rose<\/strong> di Live Action, Marie Smith<\/strong> di Priests for Life.<\/p>\n

Ma i loro scopi principali quali sono? <\/strong><\/h4>\n
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Castello di Fu\u0308rstenried vicino Monaco<\/figcaption><\/figure>\n

Obiettivi: cancellare il diritto al divorzio e l\u2019accesso ai contraccettivi, alle tecniche di riproduzione assistita e all\u2019aborto<\/strong>, togliere dalla faccia della Terra lesbiche, gay, bisessuali, transgender o intersessuali (LGBTI), la necessit\u00e0 di difendere il matrimonio sempre (anche davanti alla violenza domestica)<\/strong>, la pressione da esercitare contro la legislazione sulla parit\u00e0<\/strong>, impedire la ratifica della Convenzione di Istanbul<\/strong> sulla violenza contro le donne, contrastare le minacce derivanti dalle leggi contro la discriminazione, sensibilizzare l\u2019opinione pubblica sulla persecuzione dei cristiani e naturalmente rimettere la donna al centro della sua reale funzione: madre di famiglia sottomessa al proprio marito<\/strong> padre-padrone, ristabilendo cos\u00ec l\u2019ordine naturale delle cose.<\/strong><\/p>\n

Sul matrimonio \u201cil primo passo essenziale \u00e8 riconoscere il suo scopo procreativo\u201d: un\u2019istituzione \u201cche esiste nell\u2019interesse dei bambini e, in una certa misura, nell\u2019interesse delle madri che crescono i figli\u201d<\/p><\/blockquote>\n

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Terrence McKeegan<\/figcaption><\/figure>\n

Il matrimonio (tra un uomo e una donna) \u00e8 \u201cnon solo una delle tante opzioni per due persone che vogliono fondare una famiglia, ma \u00e8 l\u2019unica opzione moralmente accettabile\u201d.<\/strong> Mentre sul divorzio, il manifesto dice che non esistono diritti umani internazionali che obblighino i paesi a consentire il divorzio<\/strong>, e\u00a0 che \u201cla legislazione che consente a una persona di ottenere il divorzio con troppa facilit\u00e0 potrebbe essere considerata una violazione del diritto al matrimonio\u201d. Mentre \u201cl\u2019uso di tecniche contraccettive artificiali \u00e8 per natura un atto intrinsecamente immorale\u201d, e l’aborto \u00e8 vietato in caso di stupro, incesto, anomalia fetale o rischio per la salute della madre,<\/strong> in quanto \u201cse interpretati liberamente, di fatto si avvicinano a permettere l\u2019aborto su richiesta\u201d.<\/p>\n

I metodi di pressione<\/strong><\/h4>\n

\"\"Uno dei metodi per ristabilire questo ordine \u00e8 entrare nei governi e nelle istituzioni, nelle organizzazioni nazionali e internazionali (inclusa l\u2019UE),<\/strong> cercando di creare leggi ad hoc o comunque influenzandone profondamente il contenuto e l\u2019iter. Una strategia che sta producendo risultati concreti. Alcuni esempi? La legge polacca del 2016 per vietare l\u2019aborto redatta da Ordo Iuris, il divieto di matrimonio omosessuale in diversi paesi dell\u2019Europa centrale<\/strong> e oltre una dozzina di azioni simili a livello nazionale e in istituzioni europee, con la finalit\u00e0 precisa di limitare i diritti delle donne e delle persone LGBTI.<\/p>\n

\"\"Ristabilire l\u2019Ordine Naturale propone una cornice normativa basata sul concetto unificante di \u201cLegge Naturale\u201d,<\/strong> trascendendo cos\u00ec le considerazioni teologiche e confessionali specifiche dei membri. Un\u2019azione che sta dando i suoi frutti, come dimostra l\u2019esperimento polacco che forse pi\u00f9 tutti pu\u00f2 essere preso come punto di riferimento su quello che potrebbe diventare l\u2019Europa del \u201cRinascimento\u201d<\/strong> auspicato da Salvini, Orban e Morawiecki, sul disegno del network Agenda Europa, che avvicina molto alla distopia del “Racconto dell’ancella” di Margaret Atwood.<\/p>\n

Il laboratorio della destra reazionaria di Agenda Europa: la Polonia<\/strong><\/h4>\n

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Dopo l\u2019uscita dalla Convenzione di Istanbul per il contrasto alla violenza sulle donne da parte dell\u2019Ungheria di Orban, che ha preso i pieni poteri lo scorso anno, la Polonia di Morawiecki non solo \u00e8 riuscita con un colpo di mano del Tribunale Costituzionale a vietare l\u2019aborto anche in caso di malformazione fetale<\/strong>, ma sta lavorando alacremente anche lei per l\u2019uscita dalla Convenzione di Istanbul, proponendo a sua volta un Trattato sulla famiglia da far adottare a tutti quei paesi<\/strong> che sono favorevoli. Circa 20 giorni fa il Sejm (Camera bassa del Parlamento polacco) ha votato la proposta di legge \u201cS\u00ec alla famiglia, no al Gender\u201d, che autorizza il Presidente della Repubblica, Andrzej Duda, a uscire dalla Convenzione di Istanbul proponendo misure pi\u00f9 adatte e chiedendo al governo di creare una squadra per scrivere una “Convenzione sui diritti della famiglia”<\/strong>. Disegno che ora \u00e8 in commissione e che ha buone probabilit\u00e0 di passare attraverso modifiche.<\/p>\n

Al posto della Convenzione firmata da 45 Paesi, la bozza polacca mette sullo stesso piano violenza su donne, uomini, bambini, anziani, disabili, e cancella la nozione base della Convenzione di Istanbul Per cui la violenza maschile non \u00e8 pi\u00f9 un fenomeno strutturale derivante da uno sbilanciamento tra i sessi in una societ\u00e0 sessista<\/p><\/blockquote>\n

Tesi condivise dall\u2019Episcopato polacco, in quanto la Convenzione attaccherebbe la religione malgrado dica solo che non pu\u00f2 essere invocata per giustificare abusi e molestie.<\/p>\n

Convenzione sui diritti della famiglia contro Convenzione di Istanbul<\/strong><\/h4>\n
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Mateusz Jakub Morawiecki<\/figcaption><\/figure>\n

Una proposta di legge che a sua volta \u00e8 alla base del Trattato sui diritti della famiglia che la Polonia ha gi\u00e0 proposto, attraverso una lettera ufficiale inviata dal Primo Ministro Morawiecki a Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia e Croazia.<\/strong> Lettera che introduce concetti di \u201cdelitto contro la famiglia\u201d, diritto del bambino al concepimento, protezione del matrimonio tra donne e uomini<\/strong>. Iniziativa che ha suscitato l\u2019interesse di Ungheria, Slovacchia, Bulgaria, Lettonia e Lituania, e che potrebbe creare un\u2019alleanza nell\u2019Europa centro-orientale, bloccando l\u2019espansione dei diritti <\/strong>e\u00a0mettendo in grossa difficolt\u00e0 la stessa Convenzione di Istanbul. Un Trattato in realt\u00e0 gi\u00e0 confezionato, in cui in cui si indica l\u2019indebolimento della famiglia tradizionale come causa della violenza domestica che pu\u00f2 essere risolta riducendo l\u2019interferenza dello Stato nella vita familiare<\/strong> e dando ai genitori un maggior controllo sui figli, rifiutando le relazioni omosessuali e l\u2019aborto.<\/p>\n

Il potente istituto giuridico di Ordo Iuris<\/strong><\/h4>\n
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Joanna Banasiuk<\/figcaption><\/figure>\n

A lavorare sulla redazione di questa \u201cConvenzione sui diritti della famiglia\u201d auspicata dal governo di destra del PiS (Prawo i Sprawiedliwo\u015b\u0107 \u2013 Legge e giustizia), \u00e8 Ordo Juris, il potente istituto giuridico che con il suo gruppo di avvocati ha scritto anche il progetto di legge, ora in commissione, contro la Convenzione di Istanbul: \u201cS\u00ec alla famiglia, no al Gender\u201d.<\/strong> A sostenere la tesi che la Convenzione di Istanbul sia dannosa, c\u2019\u00e8 Joanna Banasiuk, vice-presidente di Ordo Iuris<\/strong>: \u201cUna ricerca dell\u2019Agenzia dell\u2019UE per i diritti fondamentali mostra che la Polonia ha una delle percentuali di violenza contro le donne pi\u00f9 basse in Europa. Studi che dimostrano come paradossalmente la violenza contro le donne si riscontri maggiormente in quei paesi in cui \u00e8 stata introdotta una politica di genere e che hanno il pi\u00f9 alto livello di cosiddetta Parit\u00e0 dei sessi<\/em>.<\/strong> Si tratta di Svezia, Finlandia e Danimarca, dove la percentuale di casi di violenza raggiunge il 50%. La pratica dimostra che le soluzioni di genere sono contro-efficaci\u201d. Un ragionamento che non fa una piega se non si aggiunge che i Paesi citati da Banasiuk hanno un livello molto basso di sommerso a differenza degli altri, tra cui la Polonia, in cui le donne non denunciano<\/strong> per paura di non essere protette dalle istituzioni.<\/p>\n

Cosa c’\u00e8 scritto nella Convenzione “alternativa”<\/b><\/h4>\n

Il Trattato regionale promosso da Ordo Iuris e sposato dal governo del Pis, \u00e8 invece ben diverso, ed \u00e8 gi\u00e0 stato sottoscritto da molte organizzazioni di estrema destra in Europa convinte che la violenza domestica sia causata proprio dalla mancanza di una forte concezione dell\u2019unit\u00e0 familiare<\/strong> corrispondente al modello tradizionale (quello dell\u2019ordine naturale): padre, madre e figli.<\/p>\n

Gli autori affermano che le cause della violenza non sono legate alla disuguaglianza di genere strutturale ma a \u201cpatologie\u201d come pornografia, alcool, droghe e sessualizzazione delle donne nei media e nel pubblico, e che \u00e8 fondamentale estirpare queste deviazioni, compreso per\u00f2 anche aborto e omosessualit\u00e0<\/p><\/blockquote>\n

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Ignacio Arsuaga<\/figcaption><\/figure>\n

L\u2019articolo 37 chiede ai paesi di cooperare per garantire la responsabilit\u00e0 penale per coloro che eseguono aborti illegali<\/strong> e l\u2019articolo 14 chiede alle autorit\u00e0 pubbliche di \u201cnon influenzare, in alcun modo, la riduzione della fertilit\u00e0<\/strong> o rendere difficile per le famiglie avere figli\u201d. Convenzione sui diritti della famiglia \u00e8 stata appoggiata e sottoscritta gi\u00e0 da diversi attivisti ultra-conservatori come lo spagnolo Ignacio Arsuaga (HazteOir e CitizenGO) , Gregor Puppinck del Centro europeo per Law and Justice e altri attivisti dell\u2019Europa centrale e orientale<\/strong>. Convenzione alternativa presentata gi\u00e0 al Parlamento europeo e in molti paesi come Ungheria, Slovacchia, Bulgaria e Croazia e Slovacchia, che hanno accolto con interesse la proposta<\/strong>. Ma l\u2019Istituto giuridico polacco sta anche guidando una campagna che chiede alla Commissione europea di interrompere gli sforzi per ratificare la Convenzione di Istanbul<\/strong>: la paura pi\u00f9 grossa infatti \u00e8 che se l\u2019UE ratificasse la Convenzione per il contrasto alla violenza sulle donne, anche gli Stati membri che non l\u2019hanno ratificata autonomamente, dovrebbero attuarla.<\/p>\n

Contro l\u2019aborto: le organizzazioni che hanno formato l\u2019amici curiae <\/em><\/strong><\/h4>\n
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Agata Bzdyn\u0301<\/figcaption><\/figure>\n

Ordo Iuris per\u00f2 non ha lavorato solo per arginare la Convenzione di Istanbul, in quanto ha redatto anche la proposta di legge del 2016 (\u201cProtezione Universale della Vita\u201d) per azzerare l\u2019aborto in Polonia<\/strong> e nel dicembre 2020 ha presentato al Tribunale Costituzionale polacco la chiave per bandire l\u2019interruzione di gravidanza: la amici curiae<\/em> (argomentazioni giuridiche)<\/strong>. Ma che cos\u2019\u00e8 amici curiae<\/em>? Agata Bzdy\u0144, avvocata della Corte europea dei diritti umani a Strasburgo<\/strong>, spiega: \u201c\u00c8 un\u2019opinione utilizzata per fornire a un tribunale argomenti su cui si dovrebbe basare la sua decisione. L’istituto giuridico Ordo Iuris segue da tempo questa prassi, anche a Strasburgo, dove chiede molto spesso che venga depositato il proprio parere redatto ad hoc dai suoi avvocati.<\/p>\n

Ho esaminato una serie di richieste di questo tipo e conosco i metodi di manipolazione verbale che Ordo Iuris usa a sostegno delle sue affermazioni\u201d<\/p><\/blockquote>\n

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Bogdan Chazan<\/figcaption><\/figure>\n

A sostegno della amici curiae<\/em> contro l\u2019aborto hanno firmato una rete internazionale di attivisti di estrema destra: 31 organizzazioni<\/strong>. Tra le firme ci sono il professor Bogdan Chazan<\/strong>, direttore di MaterCare<\/strong> (organizzazione internazionale di ginecologi cattolici registrata in Canada); Patrik Daniska<\/strong>, presidente dell\u2019Human Rights and Family Policy Institute (HFI); la Fondazione Slovakia Christiana<\/strong>, creata dalla Fondazione Padre Piotr Skarga dell\u2019Istituto di Educazione Sociale e Religiosa di Cracovia<\/strong>; la croata In the Name of the Family<\/strong>; Vigilare Foundation<\/strong>, fondazione sussidiaria dell\u2019Associazione Piotr Skarga; la rete Voice of the Family<\/strong>, che rappresenta un\u2019opposizione organizzata a Papa Francesco e propone l\u2019obbedienza e la verginit\u00e0 di Santa Maria come modello per le donne; il lituano Free Society Institute<\/strong>; Alix Lejard<\/strong> dell\u2019organizzazione francese Femina Europa<\/strong>.<\/p>\n

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Francesca Romana Poleggi<\/figcaption><\/figure>\n

Ma anche Francesca Romana Poleggi<\/strong>\u00a0della Pro Vita & Famiglia italiana<\/strong> (tra gli organizzatrici del Congresso mondiale delle famiglie legata a Forza Nuova; Sharon Slater di Family Watch International<\/strong> (organizzazione che in Uganda che ha condotto una campagna per punire gli omosessuali con l\u2019ergastolo, come riportato da Open Democracy); gli americani Population Research Institute<\/strong> e la Personhood Alliance<\/strong> (ala radicale del movimento anti-aborto negli Usa che si batte per escludere l\u2019aborto anche a seguito di stupro o incesto); Stefano Gennarini, direttore dell\u2019American Catholic Family & Human Rights Institute<\/strong> (potente lobbista dietro le quinte delle Nazioni Unite). Ordo Iuris che \u00e8 anche alleata di ADF International, l\u2019Alliance Defending Freedom che sostiene gli oppositori dei diritti sessuali e riproduttivi in tutto il mondo<\/strong>, e che nel 2017 ha ottenuto lo \u201cstatus consultivo speciale\u201d presso il Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite<\/strong> (ECOSOC).<\/p>\n

Come nasce Ordo Iuris?<\/strong><\/h4>\n
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Aleksander St\u0119pkowski<\/figcaption><\/figure>\n

Un Istituto che \u00e8 in grado di sviluppare pacchetti legislativi complessi da sottoporre al Parlamento, con membri che sono in grado di infiltrarsi nei contesti decisionali in quanto strettamente legati al Partito Legge e Giustizia (PiS)<\/strong> al governo dal 2015<\/strong>. Un esempio \u00e8 Aleksander St\u0119pkowski<\/strong>: avvocato, docente all\u2019Universit\u00e0 di Varsavia, co-fondatore e primo presidente dell\u2019Istituto Ordo Iuris, \u00e8 stato Sottosegretario al Ministero degli Esteri tra il 2015 e il 2016, e poi nominato giudice della Corte suprema nel 2019, primo presidente della Corte suprema nel 2020 e portavoce della Corte suprema<\/strong> nello stesso anno.<\/p>\n

Ordo Iuris quindi non \u00e8 solo un istituto appartenente a Agenda Europa ma \u00e8 una potente organizzazione dell\u2019ultra destra cattolica che lavora con una larga schiera di organizzazioni affini nel mondo e oltre ad avere ramificazioni in Estonia, Slovacchia, Svizzera, Croazia e Paesi Bassi, si sta espandendo nel resto d\u2019Europa<\/p><\/blockquote>\n

Come dimostrano le transazioni finanziarie verso la Lituania e la Slovacchia di circa 100.000 euro in un anno.<\/strong> Nato nel 2013 dalla Fondazione Padre Piotr Skarga con un un finanziamento iniziale di 50.000 zloty polacchi (10.000 sterline), Ordo Iuris in realt\u00e0 ha il suo battesimo in Brasile sotto l\u2019ala protettiva della Tradition, Family and Property (TFP)<\/strong>: una rete transnazionale di ultraconservatori fondata nel 1960 da Plinio Corr\u00eaa de Oliveira, che riunisce 40 organizzazioni cattoliche e che da anni collabora con l\u2019estrema destra, a partire dai regimi dell\u2019America Latina<\/strong>.<\/p>\n

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La Tradition, Family and Property<\/strong><\/h4>\n

\u201cLa TFP non \u00e8 una normale organizzazione non governativa ma \u00e8 un motore politico che idealizza uno stile di vita medievale,<\/strong> e aspira a infliggere la propria ideologia a tutti gli altri\u201d, dice Neil Datta, segretario del Forum parlamentare europeo per i diritti sessuali e riproduttivi.<\/strong><\/p>\n

\"\"Fondata come movimento ultra-cattolico caratterizzato dalla fusione di conservatorismo sociale e iper-liberalismo economico, la TFP (che ha come simbolo il leone rampante dorato come Ordo Iuris) \u00e8 partita dall\u2019America Latina alla conquista dell\u2019Europa alla fine degli anni \u201890 dopo la morte del suo fondatore,<\/strong> diventando una delle reti pi\u00f9 attive contro i diritti sessuali e riproduttivi delle donne e contro le persone LGBTQI. Rete a cui sono legate anche la croata Vigilare e la Fondazione SPTK per la protezione della famiglia e della tradizione in Estonia. Negli anni \u201880, la TFP \u00e8 stata accusata di essere coinvolta nell\u2019attentato a Papa Giovanni Paolo II<\/strong>: accuse che sono state respinte, anche se in rapporto del 1985 i vescovi brasiliani la descrivono pericolosa per il suo \u201ccarattere esoterico\u201d e per il \u201cfanatismo\u201d.<\/strong> Dopo la morte di de Oliviera nel 1995, il gruppo sembra essersi diviso in due: quello critico verso Papa Francesco<\/strong>, che ha mantenuto il nome della TFP, mentre l\u2019altro, Araldi del Vangelo (Heralds), sono stati indagati dal Vaticano nel 2017 per presunte pratiche di culto ed esorcismo<\/strong>.<\/p>\n

Ma dove prendono i soldi?<\/strong><\/h4>\n

A finanziare queste organizzazioni della destra ultraconservatrice sono miliardari, aristocratici e oligarchi.\u00a0Per quanto riguarda il \u201cRestoring Natural Order: an Agenda for Europe\u201d, che raggruppa un po\u2019 tutti,<\/strong> \u00e8 difficile sapere da dove vengono i soldi perch\u00e9 molti dei loro donatori vogliono rimanere anonimi.<\/p>\n

D\u2019altro canto Open Democracy avrebbe dimostrato che gran parte del denaro proviene dalla destra cristiana negli Stati Uniti: miliardari molto vicini al Partito Repubblicano<\/p><\/blockquote>\n

\"\"Famiglie che creano fondazioni negli Stati Uniti, che a loro volta danno soldi ai a ONG che li investono in Europa<\/strong> collaborando con organizzazioni europee o creando i propri uffici in Europa, come il Centro europeo per il diritto e la giustizia (ECLJ) e l\u2019Alleanza per la difesa della libert\u00e0 (ADF), entrambi con sede a Bruxelles. Per\u00f2 sappiamo che al primo incontro di Londra erano presenti: Vincente Segu<\/strong>, a capo dell\u2019organizzazione messicana Incluyendo Mexico con salde relazioni con il miliardario Patrick Slim Domit<\/strong> (figlio di Carlos Slim, uno degli uomini pi\u00f9 ricchi del mondo<\/strong>); l\u2019Arciduca Imre e sua moglie, l\u2019Arciduchessa Kathleen<\/strong>, della famiglia Asburgo Lorena; Oliver Hylton<\/strong> ex gestore patrimoniale di Sir Michel Hintze, finanziatore del Partito Conservatore in UK.<\/p>\n

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Mentre nel 2014 c’erano anche Alexey Komov<\/strong>, responsabile della Grande Fondazione di Carit\u00e0 di San Basilio in Russia vicino al ricchissimo oligarca di estrema destra Konstantin Malofeev<\/strong>, e Luca Volont\u00e8<\/strong> ex parlamentare fondatore di Novae Terrae (FNT). Una risorsa di fondi inesauribile \u00e8 infatti la Russia, con oligarchi vicini al Cremlino<\/strong> che hanno creato fondazioni investendo in Russia e in altri paesi europei.<\/p>\n

Tra i pi\u00f9 importanti ci sono Vladimir Yakunin, con la fondazione Istoki che finanzia il movimento anti-aborto Sanctity of Motherhood Program. Ma parecchie di queste organizzazioni europee ricevono anche finanziamenti pubblici<\/p><\/blockquote>\n

\u00c8 stato El Pa\u00eds che ha mostrato come alcune organizzazioni spagnole hanno ricevuto fondi direttamente dallo stato spagnolo o dalle regioni autonome,<\/strong> per il cosiddetto Crisis gravidanza counseling (CPC). Cosa che succede regolarmente in Polonia,<\/strong> dove il governo finanzia organizzazioni anti-genere e anti-diritti umani, ma anche in Italia<\/strong> con i finanziamenti di Regioni o Comuni ad associazioni pro-life.<\/strong><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

Quando Matteo Salvini, Viktor Orb\u00e1n e Mateusz Morawiecki si sono incontrati 10 giorni fa a Budapest con l’obiettivo di fondare un nuovo \u201cRinascimento europeo\u201d, nessuno si \u00e8 soffermato troppo su cosa volessero dire esattamente. 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