{"id":16368,"date":"2021-03-16T08:45:32","date_gmt":"2021-03-16T07:45:32","guid":{"rendered":"https:\/\/donnexdiritti.com\/?p=16368"},"modified":"2021-03-16T10:11:18","modified_gmt":"2021-03-16T09:11:18","slug":"le-donne-yazide-si-ricongiungono-con-i-figli-nati-dagli-stupri-dellisis","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/donnexdiritti.com\/2021\/03\/16\/le-donne-yazide-si-ricongiungono-con-i-figli-nati-dagli-stupri-dellisis\/","title":{"rendered":"Le Yazide si ricongiungono con i figli nati dagli stupri dell’Isis"},"content":{"rendered":"
Infagottati in sciarpe e cappotti troppo grandi, ammassati sulle sedie a sdraio, i dodici bambini sembrano spaventati quando nove donne sconosciute si precipitano verso di loro con le braccia tese. Alcune di loro singhiozzano mentre abbracciano i bambini disorientati che le fissano con aria assente, non riconoscendo le loro madri, o forse non capendo il motivo di tutto questo trambusto.<\/strong> Una madre rimane ferma con la testa tra le mani, mentre un’altra fissa intensamente gli occhi della sua piccola figlia.<\/p>\n Le nove madri della comunit\u00e0 Yazidi, e i loro bambini, nati dai terroristi che le hanno ridotte in schiavit\u00f9, si sono riuniti per la prima volta da quando si \u00e8 verificata la caduta dello Stato Islamico all\u2019inizio del 2019<\/p><\/blockquote>\n E dopo circa due anni di attesa per queste donne sono in procinto di prendere una delle decisioni pi\u00f9 sofferte della loro vita. Le incredibili scene al valico della frontiera tra Iraq e Siria gioved\u00ec scorso sono state il culmine di mesi di pressioni fatte da funzionari, compresa l’amministrazione Biden<\/strong>, di dibattiti prolungati tra la comunit\u00e0 Yazidi e della determinazione di giovani madri che sono state private dei loro figli, ma che erano pronte a reclamarli a qualsiasi costo.<\/p>\n Ognuna delle donne aveva dovuto usare una scusa per fuggire dalla propria famiglia.<\/strong> L’ultima volta che la maggior parte di loro si era trovata a Samalka, era stata salvata dal gigantesco campo profughi di al-Hol<\/strong>, nella Siria orientale, dove erano si erano raccolti i resti del cosiddetto califfato dell’Isis, ormai caduto. Alle Yazidi \u00e8 stato permesso di tornare in Iraq, ma i loro bambini sono stati sequestrati poco prima del confine e portati in un orfanotrofio.<\/strong><\/p>\n <\/p>\n Gli anziani Yazidi si sono poi rifiutati di permettere ai bambini di raggiungere le loro madri, dato che per la comunit\u00e0 sono considerati dei reietti che non possono essere accolti nella societ\u00e0 Yazidi<\/p><\/blockquote>\n E se le madri dovessero scegliere i loro figli, dovranno rinunciare alla loro comunit\u00e0. Fino alla settimana scorsa, sembrava improbabile che le donne, tutte di et\u00e0 compresa tra i 19 e i 26 anni, sarebbero state in grado di prendere una tale decisione. Ai bambini era stato vietato l’ingresso in Iraq e solo alcune madri erano potute entrare in Siria con pass giornalieri per visitare l’orfanotrofio.<\/strong> Poi sono arrivate una serie di circostanze, che ha reso l’apparentemente impossibile improvvisamente fattibile.<\/p>\nI bambini rifiutati<\/strong><\/h4>\n