Elena Bonetti<\/figcaption><\/figure>\nDifficolt\u00e0 oggettive che aspettano risposte non solo dalla ministra della Giustizia Catarbia, ma anche da quella degli interni, Luciana Lamorgese.<\/strong> Ma soprattutto dalla ministra delle Pari opportunit\u00e0, Elena Bonetti<\/strong>, che \u00e8 il collante di queste azioni politiche. Tre donne su un argomento che le riguarda in prima persona, diciamo anche solo per empatia con le sopravvissute. La Ministra Bonetti per\u00f2 non \u00e8 stata con le mani e oltre a firmare il finanziamento del 2 aprile scorso<\/strong>, ha messo su una task force che ha elaborato un documento (\u201cDonne per un nuovo Rinascimento\u201d), che oggi si aprir\u00e0 al mondo con una web conference dal titolo \u201cVerso una strategia nazionale sulla parit\u00e0 di genere\u201d<\/strong> dove troveremo un messaggio del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ma anche interventi di Emma Marcegaglia, Lella Golfo e Linda Laura Sabbadini. Un compito difficile se pensiamo che solo quest’anno sono andati in fumo 444 mila posti di lavoro, di cui 312 mila occupati dalle donne<\/strong>.<\/p>\nMa la prevenzione alla violenza di genere \u00e8 prima di tutto il cambiamento di una cultura legata a un reale e strutturale squilibrio di forza tra i sessi, e in Italia la battaglia \u00e8 ardua e durissima<\/p><\/blockquote>\n
Cosa succede in Europa<\/strong><\/h4>\nUrsula von der Leyen<\/figcaption><\/figure>\nPerch\u00e9 se da una parte la presidente della Commissione europea,<\/strong>\u00a0grida alle ragazze di occupare posizioni di leadership, \u00e8 indubbio che la promessa del nuovo governo Draghi, con 8 ministre donne su 23 dicasteri, non \u00e8 molto credibile. Ma non \u00e8 finita perch\u00e9 in questo 8 marzo 2021, oltre al Covid, c\u2019\u00e8 un altro spettro che si aggira per l\u2019Europa e che torna a farsi sentire anche in Italia<\/strong>. Quello che pensavamo di esserci lasciate alle spalle, agli sproloqui sulla famiglia naturale e sul diritto alla vita di Pillon e Salvini<\/strong>, e che invece sono pronti a tornare e che stanno gi\u00e0 riaffilando i denti con il riaffacciarsi della destra al governo. Sono gli amici del presidente Orban che in Ungheria ha respinto la ratifica della Convenzione di Istanbul, e della Polonia dove sono riusciti a togliere l\u2019aborto<\/strong> in caso di malformazioni con un evidente colpo di mano della Corte Costituzionale.<\/p>\nPolonia, aborto e Ordo Iuris<\/em><\/strong><\/h4>\nUn gioco di potere politico orchestrato dall\u2019attuale Partito al governo, il PiS (Legge e Giustizia), che ha estromesso i giudici precedenti per rimpiazzarli con altri pi\u00f9 malleabili. Ma chi \u00e8 stato a scrivere il disegno di legge 2016 per vietare l\u2019aborto su cui si \u00e8 basata la Corte, e altri testi legislativi per l\u2019abbandono della Convenzione di Istanbul<\/strong> o le restrizioni sulla fecondazione in vitro e una carta che ha creato le zone \u201clibere da LGBT\u201d in Polonia?<\/p>\nEbbene sono stati gli avvocati del potente Ordo Iuris, istituto religioso ultraconservatore con una rete che si sta allargando in tutta Europa con risorse e contatti, infiltrandosi nelle classi dirigenti e politiche<\/p><\/blockquote>\nStemma di Ordo Iuris<\/figcaption><\/figure>\ncome in Croazia contro la Convenzione di Istanbul, in Estonia con un referendum sui diritti LGBT e in Lituania sull\u2019aborto. \u201cOggi \u00e8 in Polonia che i diritti delle donne sono pi\u00f9 sotto attacco \u2013 dicono le deputate polacche contro la decisione della Corte – ma se non ci mobilitiamo, se non ci ribelliamo, domani potrebbe toccare ad altri Paesi\u201d (senza dimenticare che anche negli States si stanno organizzando il post-Trump).<\/strong> Per questo anche l\u2019European Parliamentary Forum for sexual and reproductive rights (EPF), di cui fanno parte anche le deputate Laura Boldrini e Lia Quartapelle,<\/strong> ha promosso\u00a0flash-mob in tutte le capitali d\u2019Europa davanti alle ambasciate polacche,<\/strong> compresa Roma, in contemporanea con Varsavia con Strajk Kobiet.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"Non siamo ancora uscite dalla polemica di Sanremo sul \u201cdirettore d\u2019orchestra\u201d Beatrice Venezi, che nella Giornata internazionale delle donne ad arrivarci in faccia sono i dati del Viminale sulla violenza basata sul genere. La mimosa per l\u20198 marzo quest\u2019anno va ai femminicidi che aumentano del 5% a fronte di una diminuzione del 6% degli omicidi, […]<\/p>\n","protected":false},"author":2,"featured_media":16167,"comment_status":"closed","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[8],"tags":[],"yoast_head":"\n
Giornata internazionale delle donne: uno spettro si aggira per l'Europa e viene da destra - DonnexDiritti<\/title>\n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n\t \n\t \n\t \n \n \n \n\t \n\t \n\t \n