{"id":15813,"date":"2021-03-04T06:00:00","date_gmt":"2021-03-04T05:00:00","guid":{"rendered":"https:\/\/donnexdiritti.com\/?p=15813"},"modified":"2022-02-25T18:28:50","modified_gmt":"2022-02-25T17:28:50","slug":"a-un-anno-di-pandemia-la-mazzata-in-arrivo-e-sui-diritti-delle-donne","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/donnexdiritti.com\/2021\/03\/04\/a-un-anno-di-pandemia-la-mazzata-in-arrivo-e-sui-diritti-delle-donne\/","title":{"rendered":"Un anno di pandemia: il Covid travolge i diritti delle donne"},"content":{"rendered":"
\u00c8 vero, il Covid ha stravolto le nostre vite ma non in maniera equa. Senza dubbio la pandemia ha aumentato disparit\u00e0 gi\u00e0 esistenti, allargando la forbice tra ricchi e poveri, ma sta mettendo a rischio anche diritti conquistati nel tempo<\/strong> che potrebbero sparire sotto i nostri occhi come per magia. Prima di tutto diciamo che dall\u2019inizio della pandemia<\/p>\n i 10 uomini pi\u00f9 ricchi del Pianeta hanno gi\u00e0\u00a0 incrementato i loro patrimoni di 540 miliardi di dollari<\/p><\/blockquote>\n senza alzare un dito (\u201cIl virus della disuguaglianza\u201d, Rapporto Oxfam), e che le 1.000 persone pi\u00f9 ricche del mondo hanno gi\u00e0 recuperato le loro perdite.<\/strong> E questo a fronte di un patatr\u00e0c che potrebbe ridurre in povert\u00e0 oltre mezzo miliardo di persone entro il 2030.<\/p>\n A oggi nel mondo si contano 115 milioni di contagiati e 2 milioni 96 mila morti<\/strong>: una crisi che pu\u00f2 essere considerata la pi\u00f9 grave degli ultimi 90 anni in termini di disoccupazione e impoverimento, anticamera all\u2019erosione di diritti fondamentali dove i primi soggetti a essere colpiti sono proprio le donne,<\/strong> cio\u00e8 la met\u00e0 della popolazione, anzi qualcosina di pi\u00f9. Andiamo a vedere come. A livello globale le lavoratrici precarie sono il 58%<\/strong> e solo nel primo mese di emergenza virale avevano perso gi\u00e0 il 60% del loro reddito. 11 milioni di ragazze rischiano la descolarizzazione<\/strong> e senza una sicurezza economica anche minima, possono essere pi\u00f9 facilmente vittime di matrimoni imposti e di violenza domestica. Non solo, perch\u00e9<\/p>\n in questa pandemia 243 milioni di donne e ragazze hanno subito una forma di violenza domestica<\/p><\/blockquote>\n e le richieste di aiuto durante il lockdown sono aumentate ovunque: 30% in Francia, 25% in Argentina, 30% a Singapore, 18% in Inghilterra, 50% in Cina e Somalia, 79% in Colombia e il 400% in Tunisia<\/strong>, per dare solo qualche numero. In Italia i contagi sono arrivati a 2 milioni e 96 mila, mentre i decessi sono 98.288.<\/strong> Ma questi non sono i soli numeri da tener presente, perch\u00e9 nel giro di un anno, secondo l\u2019Istat, sono stati fatti fuori 444 mila posti di cui 312 mila occupati da donne<\/strong>. Dati che diventano allarmanti se pensiamo che solo nel nostro paese 1 milione e 300 mila donne rischiano di rimanere disoccupate in breve tempo<\/strong>, e che solo nel mese di dicembre il 98% dei 101 mila posti spariti nel nulla, era occupazione femminile. Numeri che potrebbero far implodere il gi\u00e0 pessimo 48,5% (la media europea \u00e8 il 62%), che rappresenta il tasso di lavoro delle italiane (tra i pi\u00f9 bassi d\u2019Europa),<\/strong> rendendo le donne ancora pi\u00f9 dipendenti dai propri partner: una dipendenza, quella economica, che rende ancora pi\u00f9 difficile denunciare un maltrattamento in famiglia per paura di ritrovarsi in mezzo a una strada e magari anche privata dei figli.<\/p>\n <\/strong>Un impiego che di solito \u00e8 part-time, precario, sottopagato e al nero, e che con lockdown \u00e8 diventato smartwork a cui si aggiunge l\u2019immancabile peso del lavoro di cura, che si aggira gi\u00e0 sul 67% per le donne costrette a casa dove potrebbero anche ritrovarsi a essere picchiate e uccise<\/strong>, visto l\u2019aumento esponenziale della violenza domestica legata all\u2019impossibilit\u00e0 di uscire per cercare aiuto. Lo sorso anno il Viminale ha infatti reso noto che a fronte di un calo degli omicidi, c\u2019\u00e8 stato<\/p>\n un aumento di femminicidi principalmente avvenuti in relazioni intime (90% nel primo semestre 2020) e da parte di partner o ex (61%), con una donna uccisa ogni tre giorni<\/p><\/blockquote>\n