{"id":14738,"date":"2020-04-10T13:50:30","date_gmt":"2020-04-10T11:50:30","guid":{"rendered":"https:\/\/donnexdiritti.com\/?p=14738"},"modified":"2021-03-03T04:48:49","modified_gmt":"2021-03-03T03:48:49","slug":"come-il-lockdown-imposto-nellemergenza-covid-19-occulta-la-violenza-domestica","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/donnexdiritti.com\/2020\/04\/10\/come-il-lockdown-imposto-nellemergenza-covid-19-occulta-la-violenza-domestica\/","title":{"rendered":"In che modo il lockdown imposto dall\u2019emergenza Coronavirus pu\u00f2 occultare la violenza intrafamiliare"},"content":{"rendered":"

Da quando sono scattate le misure di contenimento dell\u2019epidemia CoVid-19 con la chiusura di attivit\u00e0 e l\u2019invito a svolgere smart working, le richieste di aiuto ai Centri anti-violenza sono calate del 40%: segno che l\u2019epidemia ha reso difficile l\u2019emersione del fenomeno della violenza contro le donne <\/strong>come gi\u00e0 aveva i primi gironi di marzo D.i.Re donne in rete.<\/p>\n

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Dubravka S\u030cimonovic\u0301, United Nations Special Rapporteur<\/figcaption><\/figure>\n

Un timore espresso recentemente anche da Dubravka S\u030cimonovic\u0301, relatrice speciale<\/strong> per la violenza contro le donne delle Nazioni Unite:<\/strong> \u201c\u00c8 altamente probabile che il livello della gi\u00e0 diffusa violenza domestica aumenti, come gi\u00e0 suggerito da indicazioni preliminari di polizia e operatori perch\u00e9 per fin troppe donne e bambini la casa pu\u00f2 essere un luogo di paura e abuso. Una situazione che si aggrava in maniera considerevole in casi di isolamento come il lockdown imposto nell\u2019emergenza CoVid-19 e questo potrebbe aumentare ad un aumento di casi di femminicidi perpetrati dal partner\u201d.<\/p>\n

I Centri antiviolenza si sono organizzati per affrontare una situazione che potrebbe prolungarsi e per informare tutte le donne che i luoghi per accoglierle sono aperti e continuano a offrire supporto, consulenze legali e ospitalit\u00e0 alle donne che subiscono violenza e che oggi sono costrette a casa a stretto contatto con autori di maltrattamento e senza la possibilit\u00e0 di allontanarsi facilmente.<\/p>\n

Il calo delle richieste di aiuto \u00e8 legato probabilmente alla paura di esporre i figli al contagio lasciando la propria abitazione, o alla errata convinzione che anche i Centri antiviolenza possano essere chiusi come il resto<\/p><\/blockquote>\n

\"\"oppure l\u2019obbligo di uscire con l\u2019autocertificazione pu\u00f2 mettere in difficolt\u00e0 perch\u00e9 le donne non possono certo scrivere che si allontanano per violenza e potrebbero provare imbarazzo a dirlo qualora venissero fermate. Per questo D.i.Re ha organizzato una campagna di comunicazione a pi\u00f9 livelli con spot che sono stati trasmessi in televisione o sono stati fatti circolare su whatsapp o pubblicati sui social per informare le donne che i Centri antiviolenza della rete D.i.Re<\/strong> hanno mantenuto lo stesso orario di apertura e che rispondono al telefono.<\/strong><\/p>\n

I colloqui personali infatti sono stati sospesi per rispettare le direttive volte alla prevenzione del contagio e sono svolti solo nel caso di emergenza ovvero in tutte quelle situazioni in cui le donne devono scappare di casa perch\u00e9 \u00e8 esplosa la violenza. Eppure restano ancora molti problemi da affrontare. Alcuni Centri antiviolenza li hanno risolti con difficolt\u00e0 e sostenendo ulteriori spese.<\/p>\n

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