{"id":14043,"date":"2020-05-03T08:00:43","date_gmt":"2020-05-03T06:00:43","guid":{"rendered":"https:\/\/donnexdiritti.com\/?p=14043"},"modified":"2021-03-13T01:44:41","modified_gmt":"2021-03-13T00:44:41","slug":"laumento-della-temperatura-rallentera-lepidemia-del-coronavirus-gia-da-aprile","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/donnexdiritti.com\/2020\/05\/03\/laumento-della-temperatura-rallentera-lepidemia-del-coronavirus-gia-da-aprile\/","title":{"rendered":"L\u2019aumento della temperatura pu\u00f2 davvero rallentare la pandemia?"},"content":{"rendered":"
Se il Coronavirus, che si sta diffondendo rapidamente in tutto il mondo, seguir\u00e0 l\u2019andamento dell\u2019influenza stagionale e rallenter\u00e0 con l\u2019arrivo della primavera, \u00e8 ancora incerto e molti scienziati affermano che sia ancora troppo presto per capire come si comporter\u00e0 il virus con l\u2019aumentare delle temperature. Esistono dozzine di virus nella famiglia del coronavirus, ma solamente sette colpiscono gli esseri umani.<\/strong> Quattro causano nelle persone lievi raffreddori, mentre altri sono nuovi e anche letali, e si pensa che vengano trasmessi da animali come pipistrelli e cammelli. I funzionari sanitari hanno etichettato questo nuovo virus come SARS-CoV-2 e lo sviluppo della sua malattia come COVID-19<\/strong>.<\/p>\n La prospettiva che l\u2019arrivo dell\u2019estate potrebbe evitare la pandemia sembrerebbe allettante<\/p><\/blockquote>\n Il mese scorso, il presidente Donald Trump in un tweet ha affermato che gli sforzi della Cina avrebbero avuto successo, \u201cspecialmente con l\u2019innalzamento delle temperature\u201d. I virus che causano influenza o raffreddori pi\u00f9 lievi da coronavirus, tendono a regredire nei mesi pi\u00f9 caldi, a causa di quella che gli scienziati definiscono \u201cstagionalit\u00e0\u201d, che caratterizza questi tipi di virus,<\/strong> quindi i commenti del presidente americano hanno effettivamente un supporto scientifico. Ma \u00e8 ancora incerto se SARS-CoV-2 si comporter\u00e0 allo stesso modo: coloro che stanno ne stanno studiando i comportamenti, affermano che \u00e8 ancora troppo presto per prevedere in che modo il virus risponder\u00e0 al cambiamento delle condizioni climatiche.<\/p>\n \u201cSpero che sia un virus stagionale, ma \u00e8 difficile da sapere\u201d, afferma Stuart Weston, presso la School of Medicine dell’Universit\u00e0 del Maryland, dove si svolgono continue ricerche sul virus<\/p><\/blockquote>\n Al 6 marzo, oltre 88.000 casi di coronavirus erano stati confermati in 88 paesi, con esperti che affermano che la malattia continuer\u00e0 a diffondersi. In generale, cosa sappiamo dei virus? Al livello pi\u00f9 elementare, \u00e8 possibile pensare all\u2019influenza e ai coronavirus come una raccolta di proteine \u200b\u200be lipidi. Si passano da persona a persona attraverso il contatto fisico, ma possono anche resistere sulle superfici o tramite le goccioline diffuse dalla tosse di una persona contagiata.<\/strong><\/p>\n Una volta fuori da un corpo umano, forze esterne causano il deterioramento del virus. L’alcool contenuto nel disinfettante per le mani, ad esempio, scompone queste proteine \u200b\u200be questi lipidi, rendendo il virus meno stabile e meno capace di causare un’infezione.<\/strong> La ricerca sul perch\u00e9 alcuni virus sono stagionali \u00e8 stata in gran parte incentrata su quelli che causano l’influenza, una malattia che lungo \u00e8 stata associata ai mesi invernali. L\u2019influenza stagionale dura generalmente da ottobre ad aprile e gli scienziati hanno alcune spiegazioni su come sia possibile. <\/strong>Alcuni suggeriscono che sia a causa della vicinanza che le persone ricercano per sfuggire al freddo: in genere si raggruppano in luoghi chiusi, dove la trasmissione da uomo a uomo diventa pi\u00f9 probabile. Per capire come mai nei paesi settentrionali c\u2019\u00e8 un aumento dell\u2019influenza durante l\u2019inverno,<\/strong> i ricercatori hanno esaminato il comportamento e la diffusione del virus a diversi livelli di temperatura e umidit\u00e0.<\/p>\n Studi recenti suggeriscono che l\u2019aria freddo-secca possa anche aiutare i virus a rimanere intatti nell\u2019aria o a viaggiare pi\u00f9 lontano tramite essa.<\/strong> Uno dei primi studi per testare come le condizioni ambientali influenzano la trasmissione virale \u00e8 stato pubblicato nel 2007 e ha esaminato il modo in cui l’influenza si diffonde attraverso cavie di porcellini d\u2019india. Le alte temperature e l’umidit\u00e0 elevata hanno rallentato la diffusione dell’influenza e, a livelli di umidit\u00e0 ancora pi\u00f9 alta, il virus ha smesso di diffondersi completamente.<\/strong> L’aria calda trattiene pi\u00f9 umidit\u00e0, impedendo ai virus di viaggiare come farebbero nell\u2019aria secca.<\/p>\n In condizioni umide, le piccole goccioline liquide in una tosse o uno starnuto raccolgono pi\u00f9 umidit\u00e0 mentre vengono espulse. Alla fine, troppo pesanti per rimanere in volo, cadono a terra<\/p><\/blockquote>\n Studi fuori dal laboratorio mostrano risultati simili, sebbene alcune regioni tropicali abbiano pi\u00f9 casi di influenza durante la stagione delle piogge, quando le persone si raggruppano anche in ambienti chiusi. Gli scienziati ipotizzano che la bassa umidit\u00e0, che si verifica spesso in inverno, potrebbe compromettere la funzione del muco nel naso, che il corpo utilizza per intrappolare ed espellere corpi estranei come virus o batteri.<\/strong> L’aria fredda e secca pu\u00f2 rendere quel muco normalmente appiccicoso pi\u00f9 secco.<\/p>\n