{"id":10735,"date":"2019-11-24T11:06:37","date_gmt":"2019-11-24T11:06:37","guid":{"rendered":"http:\/\/donnexdiritti.com\/?p=9160"},"modified":"2020-03-02T21:09:48","modified_gmt":"2020-03-02T20:09:48","slug":"non-solo-sardine-le-100mila-femministe-in-piazza-contro-la-violenza-fanno-ancora-paura","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/donnexdiritti.com\/2019\/11\/24\/non-solo-sardine-le-100mila-femministe-in-piazza-contro-la-violenza-fanno-ancora-paura\/","title":{"rendered":"Non solo sardine: le 100mila femministe in piazza contro la violenza fanno ancora paura"},"content":{"rendered":"
Di sicuro non avranno la ribalta mediatica del movimento delle sardine, ma anche quest\u2019anno Non una di meno, i centri antiviolenza e tutte le realt\u00e0 femministe del territorio, sono riuscite a portare in piazza a Roma pi\u00f9 di 100mila persone a due giorni dalla Giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne del 25 novembre.<\/strong><\/p>\n Ieri pomeriggio carri, musica, slogan gridati a squarcia gola hanno invaso le strade bloccate di Roma, per ribadire ancora una volta che il primo passo per il contrasto a questa violenza, \u00e8 sostenere e non chiudere quei centri antiviolenza che sono la vera, unica speranza per uscire dall\u2019incubo per moltissime donne. Una violenza che si scontra con soldi promessi e mai arrivati, come nel caso del centro antiviolenza Thamaia di Catania, spazi minacciati dallo sfratto che rischiano di chiudere per sempre, come la Casa internazionale delle donne di Roma o come Lucha Y Siesta che ospita donne e bambini fuggiti all\u2019inferno. Per Non una di meno<\/p>\n \u201cLa violenza non ha passaporto n\u00e9 classe sociale ma spesso ha le chiavi di casa e si ripete nei tribunali e nelle istituzioni<\/p><\/blockquote>\n ed \u00e8 per questo che il lavoro dei centri antiviolenza femministi va riconosciuto, garantito e valorizzato\u201d ma per farlo \u201cservono atti concreti\u201d. Soprattutto se a ricordare l\u2019incapacit\u00e0 delle istituzioni sono i corpi delle donne uccise anche in questi giorni: come quello di Ana Maria Lacramioara ammazzata in provincia di Palermo a bastonate dall\u2019amante perch\u00e9 rimasta incinta, quello di Chiara Corrado, 40 anni di Pisa colpita in testa dal compagno a Torre del Lago, e quello di Barbara Grandi, colpita dal marito nel novarese con 40 coltellate.<\/p>\n