Media Usa: consolano i due giovani stupratori condannati e svelano il nome della vittima minorenne

Hanno violentato e deriso una ragazzina pubblicando il video su YT ma per i giornali è stata distrutta la carriera da giocatori

Luisa Betti Dakli
Luisa Betti Dakli
Direttrice di DonnexDiritti Network e International Women



Lo scorso 11 agosto fu postato su Youtube un video in cui alcuni ragazzi si vantavano di uno stupro di gruppo su una minorenne ridendo mentre descrivevano il fatto. Nello specifico si trattò di un caso che fece il giro del mondo perché i ragazzi, appartenenti al gruppo “Knight Sec”, erano giocatori di football americano del liceo di Steubenville dell’Ohio, negli Stati Uniti, che furono così facilmente identificati e fermati con l’accusa di stupro nei confronti di una ragazza di 16 anni. La giovane, che era in stato di incoscienza durante la violenza, fu trascinata in uno scantinato, fu stuprata a turno per sei ore, e una volta ripresi i sensi, si ritrovò nuda, circondata dai ragazzi, e senza sapere dove fosse e come fosse arrivata lì.

Le indagini della polizia hanno condotto all’arresto per stupro e sequestro di persona i due giocatori, T. M. e M.R., e dalle ricostruzioni sembra anche che i due avessero fatto pressione sulla ragazza affinché evitasse di travolgerli in uno scandalo che avrebbe rovinato la loro carriera. Due giorni fa, dopo un processo che ha ricostruito i fatti attraverso quattro giorni di testimonianze e centinaia sms da più di una dozzina di cellulari, è arrivata la sentenza con cui

il giudice Thomas Lipps ha dichiarato colpevoli i ragazzi di aver violentato una minorenne mentre lei era incosciente e aver prodotto e divulgato materiale

reati per cui  R. è stato condannato a un minimo di un anno in un centro di riabilitazione giovanile, in cui però potrebbe rimanere fino a che compie 21 anni, e M. è stato condannato a un minimo di due anni in un carcere minorile, dove potrebbe restare anche fino al suo 24esimo anno di età. Ma la notizia vera non è questa, bensì come le news dei vari network hanno divulgato la sentenza che  è stata data dai media americani con diverse sottolineature più sulla vita rovinata dei due promettenti giocatori, che non di quella distrutta della minore stuprata per sei ore, fotografata nuda, e derisa con un video pubblico su youtube.

Un esempio è quello della Cnn che ha aperto sulla condanna dello stupro a Steubenville, con le giornaliste (donne), Candy Crowley e Poppy Harlow, che hanno posto subito l’attenzione su quanto le vite dei due “promettenti” giovani giocatori fossero ormai irrimediabilmente danneggiate, senza minimamente preoccuparsi di quanto invece possa essere stata annientata quella della minore stuprata. Durante il collegamento con il tribunale, l’inviata ha messo subito l’accento su quanto fosse stato “emotivamente” forte l’impatto della condanna sui due giovani, spiegando come fosse stato “molto difficile” guardare questi giocatori con un futuro da star nonché ottimi studenti, rovinati dal crollo totale delle loro vite.
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La giornalista ha descritto come uno dei giovani al pronunciamento del giudice, fosse crollato in lacrime, abbracciando l’avvocato e sussurrando: “la mia vita è finita, nessuno mi vorrà più adesso”, una scena che la Cnn ha mandato in video, sottolinenando che essendo molto vicino, la stessa inviata ha avuto difficoltà a sostenere la scena. A quel punto, la CNN ha anche chiesto all’avvocato Paul Callan cosa significasse una sentenza del genere per i due ragazzi, e a questa domanda il legale ha risposto che in questo modo

i due giovani sarebbero stati marchiati a vita ed etichettati come criminali sessuali dalla legge dell’Ohio, una cosa che “li perseguiterà per il resto della loro vita”, ha detto Callan.

Ma la Cnn non è stato il solo network a dare la notizia in questo modo, e nella lista si aggiungono anche Abc, Nbc, Usa Today, e altri. ma siccome al peggio non c’è mai fine, Cnn, Fox News e MSNBC hanno fatto il “pieno” divulgando anche il nome della minorenne stuprata, dicendo poi che purtroppo per sbaglio si erano dimenticati di ometterlo nel nastro di registrazione in cui uno dei due ragazzi chiedeva scusa alla famiglia, un fatto deontologicamente gravissimo perché viene data possibilità di identificare la vittima della violenza che oltretutto è anche una minorenne, e su cui la madre della ragazza chiede il rispetto della privacy.

 

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