Usa: per Santorum la gravidanza frutto dello stupro è un dono di dio

Lì'ultraconservatore cattolico corre per la nomination repubblicana nelle prossime presidenziali negli Stati Uniti

Luisa Betti Dakli
Luisa Betti Dakli
Direttrice di DonnexDiritti Network e International Women



Leggere alcune cose mi inorridisce, altre mi fanno proprio vomitare: come nel caso delle affermazioni dell’ultraconservatore ultracattolico Rick Santorum alla nomination repubblicana per le prossime presidenziali Usa, che pur di dare sostanza ai suoi deliri vorrebbe costringere le donne a non interrompere una gravidanza anche in caso di stupro:

“Le donne violentate non devono interrompere la gravidanza”

Manifestazione contro l’aborto

ha detto Santorum  alla Cnn durante una intervista – perché quel bambino è comunque un dono, terribile, di Dio”. Santorum, che vorrebbe mettere al bando l’aborto con un emendamento costituzionale. Ha aggiunto senza battere ciglio: “Anche a mia figlia consiglierei di tenere il bambino frutto di uno stupro”. Un duro e puro venuto dal nulla che non è solo anti-abortista, ma anche anti-gay e sostenitore della vita “oltre la morte”: lui è l’uomo che durante il caso di Terri Schiavo, la donna della Florida tenuta in vita in uno stato vegetativo con accanimento terapeutico, per sostenere a oltranza le sue convinzioni “pro-vita”, invocò un intervento giudiziario perché la donna fosse intubata a oltranza. Lo pagò alle urne, ma forse la lezione non gli è bastata.

 

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